Guastovalorizzatore
Scritto dainfosu 4 Settembre 2013
Dal 19 aprile in avanti l’impianto del Gerbido non ha fatto che inanelalre perdite, guasti, blocchi, emissioni, falde inquinate, depositi di veleni… il problema è l’accumulo di diossine e micropolveri. Anche se il vero problema è l’approccio che dovrebbe essere quello del recupero del 95% dei rifiuti, che sono una risorsa e invece diventano fattore inquinante.
Claudio Cavallari ci racconta tutta la via crucis di questi 5 mesi di guasti, dovuti anche alla fretta di dover avviare l’inceneritore entro aprile: forzando l’apertura per non perdere sovvenzioni statali: persino un temporale provoca blackout totali.
Il problema diventerà serio quando si scoprirà la bolletta della Tares moltiplicata, e poi ancora di più se ne accorgeranno le generazioni future; ma tanto i media mainstream censurano ogni comunicato degli oppositori all’affare lucroso dei mafiosi, per incensare Trm e Ato.
Ma il discorso si allarga dall’inceneritore ai siti di compostaggio e all’incapacità o alla volontà di avversare la gestione virtuosa dei rifiuti
Ascoltate il racconto – a tratti molto appassionato – di questa nocività (costata alla collettività 500 milioni) procurata dalla pervicace volontà della solita lobby che governa questo territorio da trent’anni in modo criminale e ossequioso soltanto all’utile dell’impresa.