La storia di Leonarda e le espulsioni della République

Scritto dasu 22 Ottobre 2013

manifestazione_studenti_parigi_getty__6__1La vicenda di Leonarda – la ragazzina Rom kosovara  nata in Italia e residente a Parigi ma espulsa dalla Francia in ottemperanza alle leggi francesi sull’immigrazione che fanno ampio ricorso ai ‘rimpatrii coatti’ – evidenzia tutte le brutture di una sinistra francese stretta tra la rincorsa del securitarismo lepeniano e l’osservanza di un proceduralismo normativo che arriva ad interferire brutalmente nella vita quotidiana.

Per la legislazione francese, Leonarda e la sua famiglia risiedevano illegalmente a Levier, città del sud-est francese vicina al confine con la Svizzera nel quale erano arrivati ormai diverso tempo fa, nel 2009. Tra due mesi avrebbero finalmente ricevuto le pratiche per la ‘regolarizzazione’ dopo anni di infiniti ostacoli burocratici e legislativi che costellano la vita dei migranti che arrivano nella Fortezza Europa.

Nonostante questo il governo ha emesso un mandato di espulsione per Leonarda, i suoi cinque fratelli e la madre e lo scorso 9 ottobre la polizia di Levier si è presentata in casa loro per prelevarli e rendere effettiva l’espulsione e il conseguente rimpatrio forzato in Kosovo. La follia della vicenda si è caricata di tratti ancora più inumani e vergognosi quando gli agenti hanno scoperto che la studentessa non era in casa perché stava partecipando ad una gita assieme alla sua classe: a quel punto la polizia ha immediatamente bloccato il pullman sul quale si trovava la scolaresca e, sotto lo sguardo attonito dei compagni di classe e dell’insegnante che hanno tentato di opporsi in ogni modo, hanno forzatamente scortato Leonarda all’aeroporto per imbarcarla verso Mitrovica.

La notizia ha fatto scalpore solo grazie all’auto-attivazione dei compagni e delle compagne di classe di Leonarda, che si sono autoconvocati indicendo manifestazioni pubbliche a Parigi e nel resto della Francia. Il corpo vivo degli studenti medi francesi scrolla un paese assopito e addormentato, battendosi contro la disumana osservanza repubblicana di leggi nemiche dei più umani e basici sentimenti di solidarietà e amicizia. La manifestazione più grande è stata quella di venerdì 18 ottobre nella capitale, conclusasi con scontri tra studenti e polizia nei pressi della Place de la Nation.

Sulla vicenda abbiamo fatto una chiacchierata con Simona, dottoranda in filosofia politica a Parigi (e anche co-redattrice di una trasmissione radiofonica su blackout momentanemaente sospesa “Interefrenze”).

simona_francia_espuulsione

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