16N a Susa:

Scritto dasu 18 Novembre 2013

susa La manifestazione indetta contro la militarizzazione, a Susa dove è più evidente (cantiere/fortino escluso) si è fin da subito trasformata in una forma di partecipazione collettiva capace, ancora una volta, di prendersi in mano il proprio futuro, dimostrandolo con la lotta. La giornata era iniziata con gli asfissianti posti di blocco al casello di Rivoli e per le statali della Valle, dove un nutrito numero di pattuglie della polizia effettuava minuziosi controlli per non far dimenticare a nessuno perchè si andava alla manifestazione. La partenza così come il finale, in piazza d’armi, somigliava ad una festa di paese, mangiare, bere e banchetti lungo cui incontrare amici e notav di ogni parte d’Italia.

Poi la manifestazione da Susa a Susa con gli striscioni e i cartelli autoprodotti capaci con una frase di legare le lotte che ci sono in Italia, parlare dei bisogni del paese e di come spendere i soldi pubblici. In testa i  bambini con il treno di gomma piuma, poi i sindaci notav, gli studenti e tutto il variegato popolo notav, compatto e determinato come sempre, ma anche gioioso e felice della giornata di sole.

Alcune voci dal corteo voci dal corteo


Radio Blackout 105.25

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