Da Porto Tolle a Vado Ligure, dalle Hawaii alla Clarea: “Criminali!”

Scritto dasu 2 Aprile 2014

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A seguito della sentenza di primo grado contro i due ex amministratori delegati dell’Enel, Franco Tatò e Paolo Scaroni (attuale nababbo amministratore di Eni), abbiamo voluto sentire uno dei primi che si sono contrapposti all’impatto ambientale della centrale termoelettrica di Porto Tolle, Vanni Destro si dedica da anni a documentarsi, oltre che a contrapporsi a questo scempio nel parco del Polesine e forse con questa sentenza e quella che si attende da Vado Ligure riuscirà a vedere i risultati della sua lotta che ora si concentra a evitare la riconversione in centrale a carbone di una centrale termoelettrica che ha causato già così tanti morti. Il suo racconto di questi anni di lotte e della situazione attuale e dell’indignazione perché l’attuale amministratore delegato è andato prosciolto perché attentava alla salute a sua insaputa è lucidissimo e si dipana tra orrori e devastazioni.

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Correlato all’argomento e – anzi – proprio a partire dalle centrali a carbone che caratterizzano il paesaggio del mare per noi torinesi quando arriviamo a Vado Ligure in autostrada, abbiamo sentito Massimo Zucchetti, docente al Politecnico di Torino, che ha avuto modo di occuparsi di tutte le nocività che le tecnologie impongono al territorio e alla quotidianità di ciascuno di noi: dall’impatto del Muos a Niscemi, alle polveri di amianto in Val Clarea… e con lui ci siamo intrattenuti sull’argomento, fino a giungere alla conclusione che l’arroganza di ammnistratori e finanza è criminale:

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