Passaggi e permessi “democratici” per cementificare Torino
Scritto dainfosu 9 Giugno 2014
Questa mattina abbiamo parlato con Andrea del Comitato Snia Rischiosa di San Paolo della manifestazione che sabato pomeriggio, 7 giugno, ha attraversato le vie del quartiere. Il corteo, molto partecipato, ha visto la la presenza di tanti comitati cittadini e degli abitanti di Cenisia e San Paolo che si oppongono all’ennesimo progetto speculativo nell’area. Punto di partenza la storica fabbrica Ex-Diatto, sgomberata e immediatamente demolita – senza alcuna autorizzazione ufficiale – proprio un anno fa. I lavori sono fermi e la bonifica non è completa. Cosa vorrebbero far sorgere su questo pezzo di Torino distrutto per far spazio a un progetto di palazzinari? “Alloggi di pregio”, spazi commerciali e un parcheggio interrato.
Il corteo non si è fermato qui e nel pomeriggio è andato ad occupare il giardino “Artiglieri di montagna” – in corso Vittorio, vicino alla stazione dei bus – con diverse attività, banchetti informativi ed interventi. Il giardino, abitato da alberi secolari, è un altro spazio verde di Torino che si vuole distruggere. Cosa prevede il piano di “riqualificazione” di quest’area chiamata ex-Westinghouse? Un centro congressi di 5000 posti, l’ennesimo centro commerciale, l’ennesimo parcheggio interrato. Andrea ha inoltre ricordato che oggi ci sarà un presidio alle 15 fuori dal Comune per protestare contro la delibera che svende pezzo dopo pezzo questa città e mercoledì è prevista una mobilitazione per difendere i Giardini Reali da un nuovo parcheggio, naturalmente interrato. Il cemento, tanto, lo offre il “Sistema Torino”.
Ascolta l’intervento di Andrea