Riflessioni di genere sulla sentenza NOTAV solidali con Marta

Scritto dasu 4 Aprile 2016

Nella notte tra il 19 e il 20 luglio 2013, durante una passeggiata notturna in Clarea, diverse compagne e compagni venivano fermati subendo violenze da parte delle forze di polizia che militarizzano da anni l’area.

Marta, in particolare, denunciò le violenze e le molestie sessuali subite quella notte. Il 26 luglio di quell’anno compagne e compagni si ritrovarono di fronte al Tribunale per esprimere la propria concreta solidarietà a Marta, chiamata quella mattina dalla Procura sia come accusata che come accusatrice. Quando le compagne tentarono di appendere uno striscione alla cancellata esterna del Tribunale partì subito, pretestuosamente, una carica violenta. Il 24 marzo la sentenza per le/ i solidali rinviate/i a  giudizio: ne abbiamo parlato con Chiara, compagna femminista e redattrice di Radio BlackOut, che ci ha restituito il clima sessista che ha caratterizzato le tre udienze del processo, durante il quale pm e giudice, entrambe donne, hanno riproposto un’immagine stereotipata e vittimistica della donna. Oggi come allora invece, SE TOCCANO UNA, TOCCANO TUTTE/I!

 

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