Una legge di Stabilità che non accontenta nessuno
Scritto dainfosu 30 Novembre 2016
Nella serata di lunedì è stata approvata alla Camera la legge di stabilità, in attesa dell’approvazione definitiva in Senato prevista per il post-referendum. Molte le misure previste che hanno preoccupato l’Europa, dove la Commissione capeggiata da Juncker aveva già nelle scorse settimane mandato una lettera di avvertimento al governo italiano sull’affidabilità di tale misura e sullo sforamento dei limiti imposti dai patti europei. I dubbi comunitari riguardano soprattutto le voci di entrata, con finanziamenti basati su stime (la voluntary disclosure e la rottamazione di Equitalia) che non hanno basi reali su cui essere calcolate. Dal lato delle voci di spesa, grande attenzione viene data agli sgravi ed alle misure che dovrebbero stimolare gli investimenti da parte delle imprese, che in un momento di stagnazione come quello attuale, tutto sembrano promettere tranne che di operare una promessa sulla crescita, sia del PIL che dell’occupazione.
Abbiamo raggiunto al telefono Andrea Fumagalli, noto economista e spesso corrispondente di Radio Blackout, per un commento: