A Mambij la Turchia sta giocando la sua carta da mesi, ma il fronte di resistenza sta arginando, sia pure a durissimo prezzo, l'offensiva. A Shengal, le truppe dell'enclave curda in Iraq, addestrate dalla Turchia hanno sferrato un'offensiva per spezzare la resistenza e preparare l'attacco al campo profughi di Makhmur.
Ne abbiamo parlato con Paolo, anarchico torinese che combatte nell'AIT, il battaglione di volontari antifascisti, costituitosi lo scorso 20 novembre, nell'anniversario della morte in combattimento dell'anarchico Buenaventura Durruti.
Di seguito l'appello del Battaglione antifascista uscito in occasione del Newroz
Dalla Rojava al mondo.
In questo momento il Battaglione Antifascista Internazionalista sta combattendo per proteggere la rivoluzione dei popoli confederati della Siria del Nord, facciamo una chiamata alla solidarietà tutte le forze rivoluzionarie del mondo.
Quello che vogliamo è che tali forze siano presenti ora e sempre in questi territori, affermando il nostro totale attaccamento ai valori del Confederalismo Democratico e alle persone che difendono tali valori. Per loro siamo presenti sul campo di battaglia per aumentare le nostre esperienze e le nostre prospettive rivoluzionarie.
Con queste persone abbiamo attivato una rete di mutuo soccorso e di solidarietà perchè in questa lotta non c'è posto per prese di parte o di personalismi, infatti è la lotta di un intero popolo che dal niente si è sollevato per se stesso, per l'umanità e per il futuro di tutti e tutte.
Questo futuro si sta costruendo qui, giorno dopo giorno, sforzo dopo sforzo. Dopo oltre cinque anni di battaglie la rivoluzione sta finalmente vincendo e lontani dall'essere stanchi, vogliamo continuare a crescere ed alimentare questa lotta così da piantare nuovi germogli.
Li proteggeremo ad ogni costo.
Saranno gli alberi che i figli coglieranno, che le madri accudiranno, saranno gli alberi dei nostri fratelli che hanno perso i loro fratelli in battaglia e delle figlie che hanno preso in mano le armi guardandoci tutti negli occhi.
I nostri nemici sono: fascismo, assolutismo, sciovinismo maschilista, oscurantismo e il capitale.
Chiediamo a tutti di rompere il silenzio, di rompere i muri, di sradicare le frontiere e di unirsi a noi nella protezione della vita, della terra e della libertà. Qui abbiamo finalmente trovato un luogo adatto a tutto ciò e siamo in attesa.
Insieme, il domani è nostro!
Biji Berxwadana Rojava!
Lunga vita alla resistenza della Con-federazione Democratica della Siria del Nord!
A.I.T.