Asti. Decoro e telecamere nel futuro del Bosco dei Partigiani?

Scritto dasu 6 Luglio 2021

Il parco dei Partigiani è finito nel mirino delle associazioni di cittadini, che ad Asti, come ovunque, considerano un luogo sicuro solo quando viene riempito di luci, telecamere e guardie armate.
In
seguito ad un appello dell’ANPI per la risistemazione dell’area, che necessita di alcuni interventi a salvaguardia delle antiche mura, in unassemblea svoltasi il 19 giugno l’aumento dei controlli e la militarizzazione del parco sono state poste all’ordine del giorno. Qualcuno ne ha proposto persino la chiusura notturna.
Ma non sempre le ciambelle riescono con il buco:
all’assemblea c’erano anche i compagn della Miccia, che spesso hanno tenuto iniziative nel parco. I compagni della Miccia hanno rivendicato l’uso politico e sociale del parco, sostenendo che i luoghi sicuri sono quelli attraversati e vissuti liberamente. Non solo: di fronte a “cittadini” che vorrebbero delegare al comune la pulizia e la sistemazione del parco, hanno posto l’accento sull’autogestione e la cura collettiva.
La scorsa domenica hanno fatto una prima iniziativa di pulizia e sfalcio del parco, la prima di tante con cui il
luogo verrà riempito durante l’estate.
Ne
abbiamo parlato con Werther della Miccia
Ascolta la diretta:


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