Da Lampedusa, uno sguardo sulle politiche repressive di Italia ed Europa

Scritto dasu 21 Settembre 2023

Riprendono a fare notizia gli arrivi di migranti a Lampedusa, alimentando il tema feticcio della destra italiana ed europea della cosiddetta invasione.  La scorsa settimana a Lampedusa sono sbarcati più migranti di quanti siano i residenti, circa 8.500 persone, arrivate soprattutto dalla Tunisia. Numeri rilevanti, ma sempre da contestualizzare quando si urla all’invasione, molto lontani dalle cifre del 2015 per esempio. La realtà è che l’ultradestra italiana si gioca tutto su questo tema: la promessa della Meloni di fermare gli arrivi si scontra coi dati: dall’ottobre 2022 infatti il numero di migranti approdati sulle coste italiane è decuplicato.

L’isola di Lampedusa è stata tirata a lucido per la visita il 17 Settembre della Meloni e della Von der Leyen, i migranti trasferiti in massa a Porto Empedocle. Nel centro di accoglienza ne sono rimasti un migliaio, anche se la settimana precedente il centro era letteralmente saturato di persone, e poche ore dalla partenza del convoglio ufficiale, gli sbarchi sono ricominciati. L’ennesima passerella di rappresentanti istituzionali in una lunga storia di promesse non mantenute che va avanti da trent’anni.

La Meloni, come risposta emergenziale, ha annunciato l’estensione a diciotto mesi dei termini per trattenere i migranti “illegali” all’interno dei Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr). Una misura che non avrà alcun effetto se non prolungare la sofferenza subita di chi è recluso in questi lager moderni istituzionalizzati. Spesso chi finisce nei Cpr è già in Italia da anni e non è rimpatriabile perché mancano gli accordi con i paesi d’origine, mantentendo il numero dei rimpatri in linea con quegli degli anni passati. A questo, si aggiunge un piano governativo per la costruzione di nuovi CPR in tutt’Italia, che già crea malumori tra Governo centrale e Regioni.

Tutto ciò, assieme agli accordi presunti e falliti con il governo tunisino di Saied per esempio, avviene sui corpi e sulle vite di chi migra: a Lampedusa il sovraffollamento ormai costante dell’hotspot crea delle situazioni disumane, in cui le persone sono lasciate in mezzo al nulla, con un solo recinto attorno.

Proviamo a fare tutti questi ragionamenti assieme ad un compagno ed attivitsta noborder che sta a Lampedusa, facendoci raccontare le sue impressioni dall’isola. Qui la diretta:

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