Contro PATRES e la scuola in guerra, da Carmagnola a Pinerolo
Scritto dainfosu 11 Marzo 2024
Grazie alla lotta di studenti e studentesse, il Rettore dell’Università degli Studi di Bari, Bronzini, ha annunciato le dimissioni dalla Fondazione Med-Or di Leonardo Spa. Se la relazione circolare tra ricerca civile e apparato militare ha finalmente ricevuto una certa attenzione, la penetrazione della guerra nei gradi inferiori di istruzione sembrava passare sotto traccia, finché hanno iniziato a moltiplicarsi momenti di protesta e conflitto in diverse città, in ultimo all’istituto Prever di Pinerolo. In effetti se lo Stato di Israele viene giustamente analizzato come paradigma rispetto al legame tra Università e Difesa, in cui ricerca civile e apparato militare si fondono in rapporti tali da rendere il termine “duale”, basato su una dicotomia tra ricerca buona e cattiva, fuorviante, meno si sa delle sue politiche rispetto ai gradi inferiori di istruzione. Sin dagli albori del sionismo l’educazione ha avuto un ruolo centrale ed oggi le scuole rappresentano un bacino di reclutamento e di indottrinamento fondamentale per sostenere la guerra dello stato coloniale. Non solo insegnamenti volti a cancellare l’idea dell’occupazione e dei palestinesi dall’ordine del pensiero, ma anche, ad esempio, lo scouting bellico nelle scuole, per integrare studenti e studentesse particolarmente “promettenti” in unità militari come la 8200, élite della cyber warfare.
Spostandoci a queste latitudini, mercoledì 13 marzo la scuola superiore “Baldessano-Roccati” di Carmagnola (Torino) ospiterà una conferenza dal titolo “I simboli della patria: la Bandiera e la Costituzione“. Si tratta una delle prime iniziative pubbliche del progetto PATRES, finanziato dalla Regione Piemonte con i fondi per l’invecchiamento attivo. L’obiettivo è quello di portare i veterani combattenti nelle aule ad insegnare l’amor patrio.
In proposito segnaliamo un volantino che sta circolando in questi giorni.
Ne abbiamo parlato con una studentessa di una scuola superiore di Torino:
E’ poi prevista prevista per questo venerdì 15 marzo alle 20 un’iniziativa contro la scuola in guerra organizzata dall’Assemblea antimilitarista di Pinerolo. Dal volantino di lancio si legge: “Fuori dalla scuola il decreto Rave, il decreto Cavano e le manganellate sui manifestanti. Dentro, la scuola precipita in una spirale di autoritarismo e controllo totalitario. Attraverso programmi di repressione del dissenso, attraverso la continua presenza delle forze dell’ordine e dei corpi millitari (perfino in veste di modello educativo), lo Stato investe tutto sull’indottrinamento, sul pensiero unico, sul conformismo e la cieca obbedienza, sulla militarizzazione delle giovani generazioni.”
Ne abbiamo parlato con una compagna dell’assemblea: