Le interviste di Frittura mista alias radio fabbrica al festival alta felicità 2025
Scritto dafritturamistasu 18 Settembre 2025
Nella giornata di domenica 28, come redazione di Frittura Mista alias Radio Fabbrica, abbiamo realizzato due approfondimenti all’interno del Festival Alta Felicità 2025, essendo stata Radio Blackout parte integrante di questa edizione del festival.
La seconda intervista la abbiamo realizzata in compagnia di Dario Salvetti, del collettivo di fabbrica ex GKN, presente all’assemblea tenutasi venerdì 26 “LA FUNZIONE SOCIALE DEL LAVORO TRA ZONE DI SACRIFICIO E DI TRANSIZIONE INDUSTRIALE”. Con Dario abbiamo voluto ripercorrere brevemente le tappe che hanno composto la storia di 4 anni di movimento operaio dal basso, ma abbiamo voluto approfondire anche le difficoltà che esso ha trovato sul suo cammino e che continuerà ad incontrare. Infatti le sfide all’orizzonte sono tante, cercare di portare a termine il progetto di fabbrica socialmente integrata per recuperare in autogestione lo stabilimento di Campi Bisenzio, affrontare la minaccia di sgombero dello stesso e continuare a mantenere viva l’attenzione e la rabbia di un collettivo che vuole essere preso per sfinimento da istituzioni e classe padronale. A tal proposito, molto interessante la parte in cui Dario ci spiega cosa vuol dire riuscire a prendersi cura l’un dell’altro, grazie allo strumento della cassa di mutuo aiuto, creata dal collettivo, che però non può essere l’unico modo per tenere unito e determinato un gruppo di operai licenziati e sballottati dalle istituzioni da 4 anni.
Buon ascolto
Per la prima intervista abbiamo parlato due lavorat* della manutenzione ferroviaria: Sara e Massimo, militanti dell’ ANLM (Assemblea Nazionale Ferrovieri Manutentori). Con loro abbiamo approfondito gli aspetti politici e funzionali dell’assemblea che è stata in grado fino ad oggi di organizzare/procalamare/sostenere dal basso gli scioperi. Dai microfoni ci hanno raccontato come è nata l’assemblea, come organizzata/strutturata e come intende continuare la lotta:
“La partecipazione alle iniziative dell’Assemblea, che ci danno anche un interessante riscontro in termini di rappresentatività del settore, è il sintomo di come rigettare l’accordo del 10 gennaio sia un obiettivo dei lavoratori tutti e che quindi sarebbe riduttivo confinarla all’interno del perimetro di una appartenenza sindacale.
Vogliamo rigettare l’accordo del 10 gennaio e sosterremo tutte le iniziative che condividono lo stesso obiettivo.
Premesso che anche come Assemblea promuoveremo inziative di lotta, scioperi compresi, riteniamo naturale cogliere ogni occasione che ci permetta di contrastare la possibile applicazione del 10 gennaio.
Quindi vorremmo ricordare, ai sindacalisti firmatari, ai galoppini dell’azienda e a tutto il ciarpame di detrattori che cercano di avvelenare i pozzi che:
sostenere l’illegittimità dello sciopero per farlocche disquisizioni tecniche, ha come obiettivo sabotare la partecipazione
sostenere che non si possa scioperare, quando chi lo indice è un soggetto (sindacato o aggregazione che sia) a cui non si sia aderito, ha come obiettivo sabotare la partecipazione
sostenere che aderire ad uno sciopero equivalga ad aderire, non alle motivazioni di chi lo ha indetto, ma al promotore stesso (sindacato o aggregazione che sia), ha come obiettivo sabotare la partecipazione
Non ci fermeremo finchè non sarà ritirato l’accordo del 10 gennaio, abbiamo intenzione di non rendere facili le cose a chi sta sputando sulla nostra vita, sulla nostra dignità e sulla nostra sicurezza.
Buon ascolto