frittura mista|radio fabbrica 05/07/2022
Il primo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Aurora, lavoratrice No Green Pass del settore sanitario, per parlare della riconvocazione delle votazioni del bilancio dell’Ordine delle professioni sanitarie. Infatti a fronte della prima bocciatura del bilancio previsionale di 16 giorni fa avvenuta grazie alle mobilitazione di molte e molti professionisti per creare un momento di ripensamento rispetto alle condotte che l’Ordine ha messo in campo nei confronti dei lavoratori e lavoratrici con obbligo vaccinale, per la votazione del bilancio consuntivo l’Ordine TSRM e PSTRP non ha accettato compromessi.
L’incontro è stato riempito di particolari regole di ingaggio per chi avrebbe voluto votare contro, con tanto di minacce di sanzioni civili o penali, uno dei presenti ha poi fatto notare alla presidenza che un signore stava filmando tutta l’assemblea, si è poi scoperto essere un’agente della digos intervenuto per “motivi di sicurezza”. Insomma, questo è il clima che si respira alla votazione di un bilancio di un’ Ordine professionale nel 2022, un momento che dovrebbe essere di concertazione tra lavoratori ridotto ad un ricatto istituzionalizzato e regolamentato.
Con Aurora abbiamo poi approfondito i motivi effettivi che l’Ordine delle professioni aveva nel voler fare passare il bilancio a tutti i costi e altre riflessioni collaterali.
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Il secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Michele Schifone di Faisa-Cisal, sullo sciopero della GTT del 5/7: comunicazione tardiva della concessione delle ferie ai dipendenti, I turni disumani, la mancanza di personale, la mala gestione manageriale… Sono tra le regioni
che hanno spinto RSU del trasporto pubblico locale a scioperare.
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Il terzo approfondimento della puntata è ruotato attorno ad un’intervista che abbiamo realizzato durante la settimana, dopo averla montata e tradotta. Si tratta della viva testimonianza di Ehis, lavoratrice (al momento ex) delle lavanderie industriali Pautass a Leinì.
Il suo racconto ci immerge nei retroscena della vita della candida biancheria utilizzata negli Hotel, fatta di fabbriche che lavorano quasi a ciclo continuo, costringendo chi ci lavora fino a turni di 14 ore giornaliere e contratti non veritieri rispetto appunto alle ore lavorate. La vicenda di Ehis in particolare poi è ancora più amara, dopo che a tutto questo l’azienda ha aggiunto il mancato pagamento di una mensilità di stipendio ha deciso di organizzarsi con i suoi e le sue colleghe interpellando il sindacato SiCobas, col quale hanno organizzato uno sciopero con picchetto ai cancelli dello stabilimento l’1 di Luglio. La risposta della Pautass è stata quella di chi ha deciso di affidarsi a personale ricattabile e a basso costo ed è abituata a trattarlo spietatamente, l’ha licenziata.
Ehis ci racconta anche dei trattamenti discriminatori attuati nei confronti de* lavorat* di origine straniera e al termine dell’intervista c’è una richiesta di aiuto e di solidarietà che speriamo non finisca inascoltata.
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