Bello come una prigione che brucia: la puntata del 29 ottobre
Nella puntata di oggi oltre ad alcune notizie dall’Italia cercheremo di dare spazio all’approfondimento di una tendenza osservabile su scala globale che riguarda un prepotente ritorno sullo scenario politico di istanze ultra-autoritarie che sul piano repressivo e punitivo rimandano ad un approccio di violenza statale da regime dittatoriale, come in Brasile che elegge come presidente il candidato nazi-evangelico Bolsonaro, ma che in realtà si può sovrapporre ad altre opzioni politiche, seppur con gradi di intensità diversi, che possiamo osservare negli USA di Trump, nell’India di Modi, nell’Egitto di Al Sisi e nella Turchia di Erdogan o le Filippine di Duterte e via dicendo.
In tutti i paesi elencati, e in modo meno evidente ma anche in Italia, la propaganda incentrata sulla Tolleranza Zero e su temi securitari, in qualche modo seduce e stordisce (a seconda dei casi) pezzi di elettorato e di popolazione, ma allo stesso tempo distrae dalle politiche economiche incentrate su massicce privatizzazioni, detassazioni, deregolamentazioni e via dicendo, insomma, quelle politiche che tanto piacciono ai mercati e che sono riconducibili alla dottrina neoliberista che prevede un riduzione massiccia delle funzioni dello stato e la progressiva privatizzazione di tutte le sue componenti.
Ma intanto inizieremo da varie notizie dall’Italia e in particolare dalla minaccia di sgombero di uno spazio liberato storico, la Villa di Milano.