LA FINE DELLA FINE DELLA STORIA #20 – DI LINEA ROSSA IN LINEA ROSSA

La Fine della Fine della Storia

La settimana appena trascorsa ha visto il tour mondiale di Zelensky incassare infine i tanto agognati F16, per i quali i piloti ucraini vengono in realtà addestrati da mesi. Si è appena concluso il G7 di Hiroshima, che pretende di rappresentare un Occidente compatto ma che più che altro appare totalmente isolato dal resto del mondo. Qualcuno addirittura parla di “disgelo” raccogliendo le dichiarazioni di Biden, che se è vero che modera gli accenti di guerra nell’Indo-Pacifico, ben più nettamente affila le armi della guerra commerciale, consegnando forse al Giappone una nuova centralità nell’ottica di sostituire Taiwan, troppo instabile, nella lunga e frammentata supply chain dei semiconduttori.

E’ giunta intanto la notizia ufficiale della caduta di Bakhmut, questa piccola città che è diventata via via il simbolo della resistenza e della possibilità ucraina di una controffensiva che è sempre più chiaro… non ci sarà! Almeno non nei termini di una vera riconquista. Il punto è chiaro, per quante tecnologie possiamo fornire all’Ucraina, e questa guerra è anche diventata un laboratorio irrinunciabile per tutte le potenze in campo, questa guerra continua a essere inevitabilmente novecentesca e cioè un fatto di proiettili e uomini sul campo. Si tratta solo di infliggere alla Russia un numero tale di perdite da far vacillare Putin. Nessuno crede alla vittoria ucraina ed è straordinario come la propaganda abbia sostituito le ragioni dalla guerra anche nella testa dei decisori politici. In ultima istanza gli Usa ci stanno anche mostrando che gli obiettivi delle guerre cambiano e con essa cambiano le tecnologie e che non sono solo le tecnologie russe a mostrarsi obsolete ma, forse, proprio i loro obiettivi.

Per fare qualche ragionamento abbiamo raggiunto ai nostri microfoni Alberto Negri, storico giornalista e corrispondente di guerra.

In chiusura di puntata un nuovo episodio de Il Perno Originario.

Ascolta il podcast:

 

MATERIALI

I generosi samaritani occidentali ai piedi di Zelensky

Chip, il G7 scommette sul Giappone per svincolarsi da Taiwan

“Da esponente del ‘partito unico bellicista’ vi racconto la controffensiva che mi aspetto”. Parsi a 360 gradi sulla guerra (e sugli italiani)

L’uso dei missili ipersonici in Ucraina è stato un azzardo della Russia: ecco perché il loro abbattimento è una vittoria Usa

 




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