LA FINE DELLA FINE DELLA STORIA S.2 #7 – MASSACRO IN PALESTINA, IMPASSE IN UCRAINA

La Fine della Fine della Storia

Osserviamo l’impotenza dell’Occidente nel fermare o attenuare la reazione di Israele, quando è chiaro che Netanhyau considera qualche decina di morti come il costo umano che i Palestinesi devono sopportare per l’eliminazione di ogni singolo miliziano di Hamas e la distruzione di mezza Striscia come il terreno necessario su cui dispiegare azioni più puntuali. Impotenza contingente, dal momento che come per la guerra in Ucraina non c’è spazio per alcuna mediazione, ma anche impotenza che si dà in un quadro strategico più ampio, quello della terza guerra mondiale strisciante, in cui certo gli Usa non possono voltare le spalle a Israele e di fatti mandano l’ammiraglia delle loro portaerei in zona. Gli Usa, a parte predicare una moderazione smentita ogni ora nei fatti e ventilare soluzioni politiche già morte, si preparano per il possibile allargamento del conflitto mentre l’Europa dalla guerra in Ucraina continua a parlare con la voce della Nato.
Contemporaneamente registriamo l’allineamento tattico tra le due principali forze del mondo musulmano Iran e Turchia, che chiedono di dare respiro alla popolazione di Gaza, minacciano l’allargamento regionale del conflitto, fanno intravedere un appianamento delle tensioni tra sciiti e sunniti in funzione anti occidentale, di cui è difficile prevedere la durata.

Intanto sul fronte ucraino nel giro di tre giorni escono su due grandi magazine della classe dirigente bianca globale, Time e The Economist, due articoli che rompono la narrazione dominante sul conflitto in corso e ammettono che si è arrivati a una fase di stallo, dove gli avanzamenti russi sono lenti e difficoltosi mentre l’Ucraina non è assolutamente in grado di prendere l’iniziativa. Si direbbe che i venti di guerra mediorientali abbiano portato almeno buoni consigli da queste parti. La Von der Layen vola in Ucraina per la terza volta ma questa volta lascia a casa la retorica bellicista e parla del futuro dell’Ucraina (mutilata?) in Europa. Ne parliamo ai nostri microfoni con Francesco Dall’Aglio,

Ascolta il podcast:

 

MATERIALI

Adam Tooze – Israel’s national security neoliberalism put to the test

Arie Krampf – The Israeli Path to Neoliberalism: The State, Continuity and Change

Adam Tooze – Gaza, oltre la negazione di ogni sviluppo, verso l’annichilimento e la distruzione

Simon Shuster – ‘Nobody Believes in Our Victory Like I Do.’ Inside Volodymyr Zelensky’s Struggle to Keep Ukraine in the Fight

The Economist – Ukraine’s commander-in-chief on the breakthrough he needs to beat Russia




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