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Bello come una prigione che bruciagiovedì 9 ottobre 2025

SIONISMO: RETI DI INTERDIPENDEZA BELLICA – META E ANTISEMITISMO – SOLIDALIRIETÀ CON MIGUEL PERALTA

Estratti dalla puntata del 6 ottobre 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia

MOBILITAZIONI IN CARCERE

Apprendiamo dell’inizio dello sciopero della fame del prigioniero palestinese Anan Yaeesh nel carcere di Melfi e della giornata di astensione dal lavoro dei detenuti della FID nel carcere della Dozza in solidarietà con la Freedom Flotilla e contro il genocidio:

DIPLOMAZIA TECNO-MILITARE ISRAELIANA: IL CASO ELBIT

Abbiamo più volte cercato di analizzare i legami tra l’apparato militare-sorvegliante sionista e i colossi dell’economia digitale, ma il consolidamento della legittimazione internazionale di Israele si fonda anche sui capillari rapporti intessuti all’interno dell’industria bellica tradizionale.

Prendiamo in esame il caso di Elbit Systems e della diplomazia costruita attorno al mercato e alla produzione del suo lanciamissili PULS: un sistema in grado di sparare tanto missili quanto loitering munitions (droni kamikaze basati su AI), ma soprattutto un filo che lega l’industria israeliana agli arsenali e agli apparati produttivi di mezzo mondo, dall’India al Peru. (LINK FAME)

META: TRA CENSURA DELL’ANTISIONISMO E PROMOZIONE DELL’ANTISEMITISMO

Grazie a un articolo pubblicato su 404 media cerchiamo di osservare il posizionamento di Meta (Facebook, Instagram, Thread, Whatsapp) all’interno della infowar sionista.

Il colosso statunitense dei social media, con ex-funzionari militari e governativi israeliani presenti nei suoi gangli aziendali deputati alla censura, consente il proliferare di contenuti e merchandise esplicitamente antisemita, mentre comprime le critiche rivolte all’entità sionista.

MESSICO: SOLDIARIETÀ CON MIGUEL PERALTA E LE COMUNITÀ INDIGENE LIBERTARIE

Grazie al contributo di un compagno andiamo a parlare degli attacchi alle comunità autorganizzate Mazatec nell’area di Eloxochitlán de Flores Magón, concentrandoci sulla situazione di Miguel Peralta:

Riceviamo e diffondiamo il testo della chiamata alla mobilitazione:

Chiamata all’agitazione per la libertà assoluta di Miguel Peralta e delpopolo di Eloxochitlán de Flores Magón.

Ai media liberi

A compagnx anarchicx, liberx e autonomx,

Alle collettive e collettivi di arti grafiche e di differenti espressioni artistiche

Da oltre 10 anni, la situazione che si vive nella cittadina di Eloxochitlán de Flores Magón, nella sierra mazateca di Oaxaca, in Messico, ha attirato l’attenzione di coloro che considerano l’autonomia dei popoli e la difesa del loro territorio come legittime e necessarie.

Da oltre un decennio, assistiamo all’instancabile lotta del popolo Mazateco contro i poteri locali, che si sono rafforzati come caciques e come parte integrante della struttura governativa, e che non hanno cessato di saccheggiare e aggredire la comunità. In questa lotta, il nostro fratello Miguel Peralta, mazateco, anarchico e difensore comunitario, è stato uno dei tanti duramente colpiti dalla repressione.


Ha trascorso quasi cinque anni nel carcere di Cuicatlán e attualmente è perseguitato e costretto lontano dalla sua famiglia, dalla sua terra e dalla sua comunità.


Sebbene questo non sia l’unico caso nella la comunità, la sua difesa legale ha seguito un percorso diverso rispetto a quello del resto dex compagnx perseguitatx. Oggi ci troviamo in un momento critico nella lotta per la libertà assoluta di Miguel Peralta. Dopo che il caso è arrivato alla Corte Suprema di Giustizia nel 2023, con una possibilità, annullata, di porre fine alla persecuzione politica e di concedergli la
piena libertà, la Corte Suprema di Giustizia ha semplicemente emesso una risoluzione nel novembre 2024, rinviando il caso alla Prima Corte Collegiale di Oaxaca. Si è limitata a formulare vaghe raccomandazioni alla corte, sostenendo che avrebbe dovuto “esaminare il caso da una prospettiva interculturale e tenere conto delle specificità culturali della comunità indigena mazateca di Eloxochitlán”. Ha inoltre
raccomandato di verificare se fossero stati rispettati in questo caso i diritti alla libera determinazione e all’autonomia .


Tutto ciò, rivolto alle autorità ovviamente coinvolte nella stessa rete che scarica la responsabilità su altre istituzioni, ci ha portato a una parte del processo in cui, sebbene sia vero che tutta questa prospettiva interculturale ora evidenziata sia stata ignorata, ciò non ci garantisce che questa volta il risultato sarà favorevole per il nostro fratello Miguel Peralta.


Oltre al caso di Miguel Peralta, esistono numerosi mandati di arresto contro oltre 50 integranti della comunità di Eloxochitlán de Flores Magón, tra cui Martha Betanzos e Martín Peralta (la madre e il fratello di Miguel), tutti emessi dalla stessa famiglia di caciques e sostenuti dal nefasto sistema giudiziario. Non è stato sufficiente per loro
ricoprire posizioni di potere e usarle per soggiogare la comunità; vogliono continuare a tenere intere famiglie sfollate e sotto l’angoscia di essere un giorno detenute.


Per tutti questi motivi, vi invitiamo a manifestare la vostra solidarietà e a partecipare alla Giornata di Agitazione per la Libertà Assoluta di Miguel Peralta Betanzos. Suggeriamo che le attività si svolgano tra settembre e novembre di quest’anno, 2025.

Ciò significa agitazione e azione nelle sue varie forme e modalità, utilizzando tutto
ciò che la vostra immaginazione e i vostri strumenti consentono: disegni, poesie, musica, striscioni, grafica, danza, lettere, eventi e azioni, il tutto in solidarietà con Miguel Peralta e la comunità di Eloxochitlán de Flores Magón, chiedendo ancora una volta la sua LIBERTÀ ASSOLUTA.


Libertà assoluta per Miguel Peralta!

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