","Takouba, una missione senza scrupoli né discussioni","post",1620577747,[62,63,64,65,66,67,68,69,70,71,72,73],"http://radioblackout.org/tag/africomoutofarica/","http://radioblackout.org/tag/nowar2021/","http://radioblackout.org/tag/takouba/","http://radioblackout.org/tag/tchad/","http://radioblackout.org/tag/barkhane/","http://radioblackout.org/tag/eni/","http://radioblackout.org/tag/francafrique/","http://radioblackout.org/tag/leonardo/","http://radioblackout.org/tag/mali/","http://radioblackout.org/tag/niger/","http://radioblackout.org/tag/sahel/","http://radioblackout.org/tag/total/",[75,76,77,78,19,22,79,80,24,17,15,81],"#africomoutofarica","#nowar2021","#takouba","#tchad","Francafrique","leonardo","Total",{"post_content":83,"tags":87},{"matched_tokens":84,"snippet":85,"value":86},[19],"anni ha dislocato la missione \u003Cmark>Barkhane\u003C/mark>, intervenendo in Mali, ora si","Il Sahel è un'area molto importante per l'Occidente, la Francia in particolare, viste le risorse (Uranio, petrolio) e per la collocazione che mette in collegamento il Mediterraneo maghrebino con l'Africa centrale. Ma è anche in subbuglio, perché il jihad ha buon gioco a inquadrare la miseria derivante dalla desertificazione, dalla trasformazione della proprietà della terra (monocultura e controllo delle acque) e dalle predazioni dei paesi colonialisti.\r\nDi qui la necessità di occupare in forze militarmente il territorio: la Francia già da anni ha dislocato la missione \u003Cmark>Barkhane\u003C/mark>, intervenendo in Mali, ora si avvia Takouba, una ancora più mirata missione internazionale, a cui partecipano truppe dell'esercito italiano, con regole d'ingaggio sconosciute, sotto il comando francese, e a seguito di un voto parlamentare datato e approvato su un testo fumoso inserito nel finanziamento delle spese militari all'estero, dalle quali emerge l'impegno di 200 militari, 20 carri armati e 8 elicotteri.\r\nAbbiamo preso spunto da due articoli per affrontare questo spinoso argomento: uno è una ridicola marchetta di Formiche.net, che ha intervistato Giulio Sapelli per spingere il governo italiano a una maggiore intraprendenza nel \"fare affari\", tradotto: vendere armi anche e soprattutto ai \"dittatori\" come al-Sisi, nonostante tutto, per risultare competitivi con l'assenza di scrupoli di Macron, soprattutto in Africa.\r\nInvece l'articolo serio è comparso su \"Pagineesteri.net\", lo ha firmato Antonio Mazzeo: \"Italia in Mali. Assieme ai golpisti per fermare i flussi migratori e 'stabilizzare' il Sahel\". Abbiamo sentito l'estensore di questo secondo articolo per inquadrare meglio questa \"stabilizzazione\" e già dall'inizio ha avuto modo di rassicurare Sapelli, perché ci ha fornito una informazione poco conosciuta e cioè che su quei Rafale venduti dai francesi all'Egitto verranno montati sistemi d'arma di Leonardo-Finmeccanica: cioè le due potenze coloniali collaborano sia attraverso i grossi rami d'azienda (Eni e Leonardo per l'Italia; Total e Dassault per la Francia). Macron ha potenziato enormemente il dispositivo militare dislocato in Sahel, perché la minaccia e forte quanto gli interessi, soprattutto ora che è morto Déby costituendo un nuovo motivo di preoccupazione. E la Francia è solita imporre regimi golpisti laddove vede lesi i suoi interessi da forze insorgenti, come è capitato proprio in Mali, dove si andrà a sostenere con Takouba una giunta militare, instaurata da un anno proprio dai francesi di \u003Cmark>Barkhane\u003C/mark>\r\nVengono legittimate le intrusioni europee in Sahel a difesa degli interessi predatori dalla necessità di contrastare gli uguali interessi energivori di Russia e Cina (e Turchia, che è il vero competitor italo-francese): giustificazioni per imprese militari costosissime e che servono per difendere la presenza africana (Angola, Mozambico, Nigeria) dell'Eni – oltreché per giustificare la spesa in attrezzature militari e dell'intero comparto della Difesa.\r\nI francesi hanno un numero spropositato di cacciabombardieri nell'area, una quantità di uomini che potrebbe contrastare una potenza suo pari nell'area e in quasi un decennio non è riuscita a limitare lo sviluppo di milizie e di gruppi insorgenti: la lotta al jihad è solo la foglia di fico, e dunque la crescita della sfida islamica va mantenuta per poter legittimare le missioni e imporre l'accesso al mercato africano; e non va dimenticato Biden, che ha rilanciato Africom, l'agenzia americana di penetrazione dell'Africa da parte dei militari statunitensi: è in preparazione un'esercitazione che si svolgerà in Marocco, come in finale del suo intervento ci rivela Antonio Mazzeo per illustrare la corsa di tutte le potenze grandi, medie e piccole per trasformare il continente come il più grosso mercato di armi mondiale, soprattutto proprio in Sahel.\r\n \r\n\r\nDi tutto questo e molto altro abbiamo parlato con @mazzeoantonio:\r\n\r\nAscolta \"Missioni coloniali in Sahel: tassello della guerra globale e della spartizione del mercato africano\" su Spreaker.",[88,90,92,94,96,99,101,103,105,107,109,111],{"matched_tokens":89,"snippet":75},[],{"matched_tokens":91,"snippet":76},[],{"matched_tokens":93,"snippet":77},[],{"matched_tokens":95,"snippet":78},[],{"matched_tokens":97,"snippet":98},[19],"\u003Cmark>Barkhane\u003C/mark>",{"matched_tokens":100,"snippet":22},[],{"matched_tokens":102,"snippet":79},[],{"matched_tokens":104,"snippet":80},[],{"matched_tokens":106,"snippet":24},[],{"matched_tokens":108,"snippet":17},[],{"matched_tokens":110,"snippet":15},[],{"matched_tokens":112,"snippet":81},[],[114,119],{"field":36,"indices":115,"matched_tokens":116,"snippets":118},[40],[117],[19],[98],{"field":120,"matched_tokens":121,"snippet":85,"value":86},"post_content",[19],578730123365712000,{"best_field_score":124,"best_field_weight":125,"fields_matched":21,"num_tokens_dropped":48,"score":126,"tokens_matched":30,"typo_prefix_score":48},"1108091339008",13,"578730123365711978",{"document":128,"highlight":155,"highlights":187,"text_match":122,"text_match_info":195},{"cat_link":129,"category":130,"comment_count":48,"id":131,"is_sticky":48,"permalink":132,"post_author":51,"post_content":133,"post_date":134,"post_excerpt":54,"post_id":131,"post_modified":135,"post_thumbnail":136,"post_thumbnail_html":137,"post_title":138,"post_type":59,"sort_by_date":139,"tag_links":140,"tags":150},[45],[47],"57306","http://radioblackout.org/2020/02/2019-moltiplicati-gli-episodi-jihadisti-nel-sahel/","Eserciti di ogni tipo, civili armati per legge in Burkina (gruppi di autodifesa nati come tutela dell'ambiente e poi diventati sostituti di autorità poliziesca e militare, molto simili a quelli che operano in Mexico contro i cartelli), missione Barkhane francese (incapace di risolvere la questione perché l'approccio non può comprendere nemmeno i segnali provenienti dal territorio, se non con l'odierno invio di nuovi 600 militari), minore coinvolgimento americano (e conseguente accentuazione di traffico di armi leggere), sfollati a milioni, migliaia di episodi di violenza jihadista e condizioni che lo esasperano (comprese quelle truppe paramilitari burkinabé che accentuano dissapori tra nomadi e stanziali); tutto converge in un califfato nero in fieri, per ora diviso in molti gruppi, nessuno dei quali probabilmente può prendere il controllo, diventandone il fulcro, alimentato dalle condizioni in cui si vive; ma anche i comitati di autodifesa sono pericolosi gruppi etnici (peule?) che si propongono come stato nello stato, fucine di combattenti mercenari pronti a tutto per le condizioni in cui si vive in Burkina o sulle coste del lago Ciad. E i primi proclami di adesione al Califfato sono stati registrati.\r\nE tutti questi traffici (con l'esempio di Agadez, centro nevralgico di ogni merce) finiranno con l'adottare la nuova moneta Eco, collegata allo yuan, visti gli interessi cinesi nell'area, o alla valuta europea dei francesi, come sostituto del Franc Cfa? Si conierà mai? e con quali partecipanti e sponsor? e quali mercati saranno interessati?\r\n\r\nAbbiamo cercato di fotografare il momento, le fazioni, le organizzazioni, i loro finanziamenti e gli eserciti impegnati; i commerci, i cambiamenti climatici, gli spostamenti di massa e gli esodi forzati; le molte trasformazioni dell'area del Sahel con Marco Cochi, docente ed esperto africanista, curatore del sito AfroFocus:\r\n\r\nCochi Sahel","6 Febbraio 2020","2020-02-06 17:53:16","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/sahel_autodifesa-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"180\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/sahel_autodifesa-300x180.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/sahel_autodifesa-300x180.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/sahel_autodifesa.jpeg 630w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","2019: moltiplicati gli episodi jihadisti nel Sahel",1581011596,[66,141,142,143,70,144,145,146,147,71,72,148,149],"http://radioblackout.org/tag/burkina-faso/","http://radioblackout.org/tag/ciad/","http://radioblackout.org/tag/gruppi-jihadisti/","http://radioblackout.org/tag/merci/","http://radioblackout.org/tag/migranti/","http://radioblackout.org/tag/milizie-burkinabe/","http://radioblackout.org/tag/moneta-africana-eco/","http://radioblackout.org/tag/somalia/","http://radioblackout.org/tag/traffico-di-armi/",[19,151,26,152,24,153,154,33,35,17,15,28,31],"Burkina Faso","gruppi jihadisti","merci","migranti",{"post_content":156,"tags":160},{"matched_tokens":157,"snippet":158,"value":159},[19],"Mexico contro i cartelli), missione \u003Cmark>Barkhane\u003C/mark> francese (incapace di risolvere la","Eserciti di ogni tipo, civili armati per legge in Burkina (gruppi di autodifesa nati come tutela dell'ambiente e poi diventati sostituti di autorità poliziesca e militare, molto simili a quelli che operano in Mexico contro i cartelli), missione \u003Cmark>Barkhane\u003C/mark> francese (incapace di risolvere la questione perché l'approccio non può comprendere nemmeno i segnali provenienti dal territorio, se non con l'odierno invio di nuovi 600 militari), minore coinvolgimento americano (e conseguente accentuazione di traffico di armi leggere), sfollati a milioni, migliaia di episodi di violenza jihadista e condizioni che lo esasperano (comprese quelle truppe paramilitari burkinabé che accentuano dissapori tra nomadi e stanziali); tutto converge in un califfato nero in fieri, per ora diviso in molti gruppi, nessuno dei quali probabilmente può prendere il controllo, diventandone il fulcro, alimentato dalle condizioni in cui si vive; ma anche i comitati di autodifesa sono pericolosi gruppi etnici (peule?) che si propongono come stato nello stato, fucine di combattenti mercenari pronti a tutto per le condizioni in cui si vive in Burkina o sulle coste del lago Ciad. E i primi proclami di adesione al Califfato sono stati registrati.\r\nE tutti questi traffici (con l'esempio di Agadez, centro nevralgico di ogni merce) finiranno con l'adottare la nuova moneta Eco, collegata allo yuan, visti gli interessi cinesi nell'area, o alla valuta europea dei francesi, come sostituto del Franc Cfa? Si conierà mai? e con quali partecipanti e sponsor? e quali mercati saranno interessati?\r\n\r\nAbbiamo cercato di fotografare il momento, le fazioni, le organizzazioni, i loro finanziamenti e gli eserciti impegnati; i commerci, i cambiamenti climatici, gli spostamenti di massa e gli esodi forzati; le molte trasformazioni dell'area del Sahel con Marco Cochi, docente ed esperto africanista, curatore del sito AfroFocus:\r\n\r\nCochi Sahel",[161,163,165,167,169,171,173,175,177,179,181,183,185],{"matched_tokens":162,"snippet":98},[19],{"matched_tokens":164,"snippet":151},[],{"matched_tokens":166,"snippet":26},[],{"matched_tokens":168,"snippet":152},[],{"matched_tokens":170,"snippet":24},[],{"matched_tokens":172,"snippet":153},[],{"matched_tokens":174,"snippet":154},[],{"matched_tokens":176,"snippet":33},[],{"matched_tokens":178,"snippet":35},[],{"matched_tokens":180,"snippet":17},[],{"matched_tokens":182,"snippet":15},[],{"matched_tokens":184,"snippet":28},[],{"matched_tokens":186,"snippet":31},[],[188,193],{"field":36,"indices":189,"matched_tokens":190,"snippets":192},[48],[191],[19],[98],{"field":120,"matched_tokens":194,"snippet":158,"value":159},[19],{"best_field_score":124,"best_field_weight":125,"fields_matched":21,"num_tokens_dropped":48,"score":126,"tokens_matched":30,"typo_prefix_score":48},{"document":197,"highlight":233,"highlights":267,"text_match":122,"text_match_info":273},{"cat_link":198,"category":199,"comment_count":48,"id":200,"is_sticky":48,"permalink":201,"post_author":51,"post_content":202,"post_date":203,"post_excerpt":54,"post_id":200,"post_modified":204,"post_thumbnail":205,"post_thumbnail_html":206,"post_title":207,"post_type":59,"sort_by_date":208,"tag_links":209,"tags":221},[45],[47],"66919","http://radioblackout.org/2021/02/lafrica-tra-aree-colonizzate-e-conflitti-locali-g5-diplomatici-e-diplomazia-vaccinale/","Questo corposo podcast può apparire impegnativo, ma la forma di eloquio di Angelo Ferrari espone gli eventi con una linearità che rende difficile interrompere l’ascolto mentre le notizie trascorrono tra il G5 del Sahel, alle prese con il jihad, e il Corno d’Africa, una zona dove il rischio di espansione del conflitto etnico è assimilabile a quello del covid. Il racconto si dipana tra elezioni centrafricane e il negazionismo di Magufuli in Tanzania, evocando anche l’epilogo delle elezioni ugandesi.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/2021_02_18_africa-tra-Biden_aree-di-guerra_di-elezioni_missioni_covid.mp3\"][/audio]","19 Febbraio 2021","2021-02-19 16:22:16","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/barkhane-takuba-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"129\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/barkhane-takuba-300x129.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/barkhane-takuba-300x129.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/barkhane-takuba-1024x439.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/barkhane-takuba-768x329.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/barkhane-takuba-1536x658.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/barkhane-takuba-2048x878.jpg 2048w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/barkhane-takuba-100x44.jpg 100w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","L’Africa tra aree colonizzate e conflitti locali, G5 diplomatici e diplomazia vaccinale",1613751736,[66,210,211,142,212,213,214,215,216,71,72,148,217,218,219,220],"http://radioblackout.org/tag/biden-in-africa/","http://radioblackout.org/tag/centrafrica/","http://radioblackout.org/tag/covid-in-africa/","http://radioblackout.org/tag/eritrea/","http://radioblackout.org/tag/etiopia/","http://radioblackout.org/tag/magufuli/","http://radioblackout.org/tag/museveni/","http://radioblackout.org/tag/sudan/","http://radioblackout.org/tag/takuba/","http://radioblackout.org/tag/tanzania/","http://radioblackout.org/tag/uganda/",[19,222,223,26,224,225,226,227,228,17,15,28,229,230,231,232],"Biden in Africa","Centrafrica","covid in Africa","Eritrea","etiopia","Magufuli","Museveni","Sudan","Takuba","Tanzania","uganda",{"tags":234},[235,237,239,241,243,245,247,249,251,253,255,257,259,261,263,265],{"matched_tokens":236,"snippet":98},[19],{"matched_tokens":238,"snippet":222},[],{"matched_tokens":240,"snippet":223},[],{"matched_tokens":242,"snippet":26},[],{"matched_tokens":244,"snippet":224},[],{"matched_tokens":246,"snippet":225},[],{"matched_tokens":248,"snippet":226},[],{"matched_tokens":250,"snippet":227},[],{"matched_tokens":252,"snippet":228},[],{"matched_tokens":254,"snippet":17},[],{"matched_tokens":256,"snippet":15},[],{"matched_tokens":258,"snippet":28},[],{"matched_tokens":260,"snippet":229},[],{"matched_tokens":262,"snippet":230},[],{"matched_tokens":264,"snippet":231},[],{"matched_tokens":266,"snippet":232},[],[268],{"field":36,"indices":269,"matched_tokens":270,"snippets":272},[48],[271],[19],[98],{"best_field_score":124,"best_field_weight":125,"fields_matched":30,"num_tokens_dropped":48,"score":274,"tokens_matched":30,"typo_prefix_score":48},"578730123365711977",{"document":276,"highlight":294,"highlights":300,"text_match":303,"text_match_info":304},{"cat_link":277,"category":278,"comment_count":48,"id":279,"is_sticky":48,"permalink":280,"post_author":51,"post_content":281,"post_date":282,"post_excerpt":54,"post_id":279,"post_modified":283,"post_thumbnail":284,"post_thumbnail_html":285,"post_title":286,"post_type":59,"sort_by_date":287,"tag_links":288,"tags":291},[45],[47],"62440","http://radioblackout.org/2020/07/missioni-di-guerra-e-buoni-affari/","Le avventure in armi della banda Conte, dopo il rifinanziamento degli interventi militari.\r\nL’Italia è il secondo paese al mondo per numero di missioni all’estero. Sul campo ci sono 1200 unità in più del 2018.\r\nIl dato saliente per il 2020 è costituito dall’avvio di 5 nuove missioni mentre per i mancati rinnovi ci si ferma a 2: più precisamente, la “Temporary International Presence in Hebron” (TIPH2) in Cisgiordania e il dispositivo “NATO Support to Turkey – Active Fence” a difesa dei confini sud-orientali dell’Alleanza, cioè la batteria SAMP-T schierata in Turchia.\r\n\r\nNe risulta che, sommando quanto previsto per le vecchie e per le nuove si raggiungono le 41 missioni con un impegno complessivo di 8.613 militari come consistenza massima e 6.494 come consistenza media contro i 7.358 e 6.290 militari del 2019.\r\n\r\nLe 5 nuove missioni sono la “European Union Advisory Mission” o EUAM Iraq (con appena 2 militari e 0,3 milioni di euro di spesa) e l’iniziativa NATO “Implementation of the Enhancement of the Framework for the South” (con 6 militari e 0,4 milioni in termini di fabbisogno).\r\nDi ben altro “spessore” invece le altre.\r\n\r\nLa prima è la “European Union Military Operation in the Mediterranean – EUNAVFOR MED Irini”, cioè la forza navale UE subentrata a “EUNAVFOR MED Sophia”.\r\n\r\nQui l’Italia mette a disposizione un mezzo navale, 3 aeromobili e 517 militari per una spesa di 21,3 milioni.\r\n\r\nLa seconda missione è nel Sahel, dove verrà inviato un contingente da schierare nell’ambito della Task Force “Takuba”; una forza multinazionale a guida Francese, composta da Forze Speciali e il cui compito principale sarà quello di fornire attività di consulenza, assistenza, addestramento e “mentorship” a supporto delle Forze Armate e delle Forze Speciali locali. Tale Task Force si inserisce nell’ambito della “Coalizione per il Sahel” che a sua volta comprende l’”Opération Barkhane” e la “Force conjointe du G5 Sahel” (FC-G5S).\r\nPer questa missione, l’Italia mette a disposizione 200 militari, 20 mezzi terrestri e 8 aeromobili per un costo di 15,6 milioni; con lo schieramento previsto a partire da questa estate e raggiungimento della capacità operativa di Task Force nella primavera prossima.\r\n\r\nLa novità più importante è l’invio di un dispositivo aeronavale nel Golfo di Guinea, destinato ad attività di presenza, sorveglianza, e sicurezza. In particolare, per il contrasto di fenomeni di pirateria, delle attività di organizzazioni criminali ma soprattutto per proteggere gli asset estrattivi dell‘ENI presenti nell’area.\r\nD’altra parte se sovrapponete mappa delle missioni a quella degli interessi dell’ENI scoprirete molte notevoli\r\n“coincidenze”.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Daniele Ratti\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/07/2020-07-21-daniele-missiomi-di-guerra.mp3\"][/audio]","21 Luglio 2020","2020-07-21 15:11:01","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/07/4-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"219\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/07/4-1-300x219.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/07/4-1-300x219.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/07/4-1.jpg 640w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Missioni di guerra e buoni affari",1595344183,[67,289,290],"http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/rifinanziamento-missioni-militari/",[22,292,293],"guerra","rifinanziamento missioni militari",{"post_content":295},{"matched_tokens":296,"snippet":298,"value":299},[297],"Barkhane”","a sua volta comprende l’”Opération \u003Cmark>Barkhane”\u003C/mark> e la “Force conjointe du","Le avventure in armi della banda Conte, dopo il rifinanziamento degli interventi militari.\r\nL’Italia è il secondo paese al mondo per numero di missioni all’estero. Sul campo ci sono 1200 unità in più del 2018.\r\nIl dato saliente per il 2020 è costituito dall’avvio di 5 nuove missioni mentre per i mancati rinnovi ci si ferma a 2: più precisamente, la “Temporary International Presence in Hebron” (TIPH2) in Cisgiordania e il dispositivo “NATO Support to Turkey – Active Fence” a difesa dei confini sud-orientali dell’Alleanza, cioè la batteria SAMP-T schierata in Turchia.\r\n\r\nNe risulta che, sommando quanto previsto per le vecchie e per le nuove si raggiungono le 41 missioni con un impegno complessivo di 8.613 militari come consistenza massima e 6.494 come consistenza media contro i 7.358 e 6.290 militari del 2019.\r\n\r\nLe 5 nuove missioni sono la “European Union Advisory Mission” o EUAM Iraq (con appena 2 militari e 0,3 milioni di euro di spesa) e l’iniziativa NATO “Implementation of the Enhancement of the Framework for the South” (con 6 militari e 0,4 milioni in termini di fabbisogno).\r\nDi ben altro “spessore” invece le altre.\r\n\r\nLa prima è la “European Union Military Operation in the Mediterranean – EUNAVFOR MED Irini”, cioè la forza navale UE subentrata a “EUNAVFOR MED Sophia”.\r\n\r\nQui l’Italia mette a disposizione un mezzo navale, 3 aeromobili e 517 militari per una spesa di 21,3 milioni.\r\n\r\nLa seconda missione è nel Sahel, dove verrà inviato un contingente da schierare nell’ambito della Task Force “Takuba”; una forza multinazionale a guida Francese, composta da Forze Speciali e il cui compito principale sarà quello di fornire attività di consulenza, assistenza, addestramento e “mentorship” a supporto delle Forze Armate e delle Forze Speciali locali. Tale Task Force si inserisce nell’ambito della “Coalizione per il Sahel” che a sua volta comprende l’”Opération \u003Cmark>Barkhane”\u003C/mark> e la “Force conjointe du G5 Sahel” (FC-G5S).\r\nPer questa missione, l’Italia mette a disposizione 200 militari, 20 mezzi terrestri e 8 aeromobili per un costo di 15,6 milioni; con lo schieramento previsto a partire da questa estate e raggiungimento della capacità operativa di Task Force nella primavera prossima.\r\n\r\nLa novità più importante è l’invio di un dispositivo aeronavale nel Golfo di Guinea, destinato ad attività di presenza, sorveglianza, e sicurezza. In particolare, per il contrasto di fenomeni di pirateria, delle attività di organizzazioni criminali ma soprattutto per proteggere gli asset estrattivi dell‘ENI presenti nell’area.\r\nD’altra parte se sovrapponete mappa delle missioni a quella degli interessi dell’ENI scoprirete molte notevoli\r\n“coincidenze”.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Daniele Ratti\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/07/2020-07-21-daniele-missiomi-di-guerra.mp3\"][/audio]",[301],{"field":120,"matched_tokens":302,"snippet":298,"value":299},[297],578730123365187700,{"best_field_score":305,"best_field_weight":306,"fields_matched":30,"num_tokens_dropped":48,"score":307,"tokens_matched":30,"typo_prefix_score":48},"1108091338752",14,"578730123365187697",6646,{"collection_name":59,"first_q":19,"per_page":310,"q":19},6,5,{"facet_counts":313,"found":21,"hits":327,"out_of":376,"page":30,"request_params":377,"search_cutoff":37,"search_time_ms":30},[314,320],{"counts":315,"field_name":318,"sampled":37,"stats":319},[316],{"count":21,"highlighted":317,"value":317},"I Bastioni di Orione","podcastfilter",{"total_values":30},{"counts":321,"field_name":36,"sampled":37,"stats":326},[322,324],{"count":21,"highlighted":323,"value":323},"Bastioni di Orione",{"count":30,"highlighted":325,"value":325},"BastioniOrione",{"total_values":21},[328,353],{"document":329,"highlight":344,"highlights":349,"text_match":303,"text_match_info":352},{"comment_count":48,"id":330,"is_sticky":48,"permalink":331,"podcastfilter":332,"post_author":333,"post_content":334,"post_date":335,"post_excerpt":54,"post_id":330,"post_modified":336,"post_thumbnail":337,"post_title":338,"post_type":339,"sort_by_date":340,"tag_links":341,"tags":343},"73722","http://radioblackout.org/podcast/bastioni-di-orione-24-02-2022/",[317],"radiokalakuta"," \r\n\r\nIn questa puntata di Bastioni di Orione approfondiamo gli aspetti legati ai colpi di stato in Sahel e il ruolo dei mercenari della Wagner con Edoardo Baldaro docente universitario e studioso della realtà del Sahel e con Stefano Ruzza dell'università di Torino esperto di sicurezza e privatizzazione della funzione militare ,con loro analizziamo il ruolo dei mercenati russi che si inseriscono nel vuoto lasciato dal disimpegno francese nell'area con la chiusura delle missioni militari Barkhane e Takouba e il riposizionamento delle truppe francesi verso il golfo di Guinea ,la natura dei colpi di stato che si sono susseguiti in Mali ,Bukina Faso e Guinea ,le modalità operative dei mercenari della Wagner e i loro collegamenti con alcuni oligarchi russi ,la crescita del sentimento antifrancesi nella società maliana ,la questione dei Tuareg e la loro identificazione con l'insurrezione jihadista nella narrazione del potere di Bamako .\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/bastioni-24022022-sahel-wagner.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nApprofondiamo con Karim le prospettive del movimento dell'hirak che compie il terzo anno di vita e che ha sconvolto lo scenario politico e sociale dell'Algeria ,ma che ora si trova in una condizione di stallo a causa della repressione ,le divisioni interne e gli effetti della pandemia I militari algerini hanno spostato indietro le lancette della storia sostituendo una nuova casta a quella di Bouteflika ,le tensioni alla frontiera con il Marocco sono alimentate ad arte per distrarre dagli effetti devastanti di una crisi economica profonda ,in questo contesto la questione del Fronte Polisario acuisce le tensioni.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/bastioni-algeria.mp3\"][/audio]","26 Febbraio 2022","2022-02-26 11:51:09","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/blade-1-2-200x110.jpg","Bastioni di Orione 24/02/2022","podcast",1645876269,[342],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[323],{"post_content":345},{"matched_tokens":346,"snippet":347,"value":348},[19],"la chiusura delle missioni militari \u003Cmark>Barkhane\u003C/mark> e Takouba e il riposizionamento"," \r\n\r\nIn questa puntata di Bastioni di Orione approfondiamo gli aspetti legati ai colpi di stato in Sahel e il ruolo dei mercenari della Wagner con Edoardo Baldaro docente universitario e studioso della realtà del Sahel e con Stefano Ruzza dell'università di Torino esperto di sicurezza e privatizzazione della funzione militare ,con loro analizziamo il ruolo dei mercenati russi che si inseriscono nel vuoto lasciato dal disimpegno francese nell'area con la chiusura delle missioni militari \u003Cmark>Barkhane\u003C/mark> e Takouba e il riposizionamento delle truppe francesi verso il golfo di Guinea ,la natura dei colpi di stato che si sono susseguiti in Mali ,Bukina Faso e Guinea ,le modalità operative dei mercenari della Wagner e i loro collegamenti con alcuni oligarchi russi ,la crescita del sentimento antifrancesi nella società maliana ,la questione dei Tuareg e la loro identificazione con l'insurrezione jihadista nella narrazione del potere di Bamako .\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/bastioni-24022022-sahel-wagner.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nApprofondiamo con Karim le prospettive del movimento dell'hirak che compie il terzo anno di vita e che ha sconvolto lo scenario politico e sociale dell'Algeria ,ma che ora si trova in una condizione di stallo a causa della repressione ,le divisioni interne e gli effetti della pandemia I militari algerini hanno spostato indietro le lancette della storia sostituendo una nuova casta a quella di Bouteflika ,le tensioni alla frontiera con il Marocco sono alimentate ad arte per distrarre dagli effetti devastanti di una crisi economica profonda ,in questo contesto la questione del Fronte Polisario acuisce le tensioni.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/bastioni-algeria.mp3\"][/audio]",[350],{"field":120,"matched_tokens":351,"snippet":347,"value":348},[19],{"best_field_score":305,"best_field_weight":306,"fields_matched":30,"num_tokens_dropped":48,"score":307,"tokens_matched":30,"typo_prefix_score":48},{"document":354,"highlight":367,"highlights":372,"text_match":303,"text_match_info":375},{"comment_count":48,"id":355,"is_sticky":48,"permalink":356,"podcastfilter":357,"post_author":333,"post_content":358,"post_date":359,"post_excerpt":54,"post_id":355,"post_modified":360,"post_thumbnail":361,"post_title":362,"post_type":339,"sort_by_date":363,"tag_links":364,"tags":366},"71190","http://radioblackout.org/podcast/bastioni-di-orione-07-10-2021/",[317],"[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/bastioni-07102021.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nNuova puntata di Bastioni di Bastioni di Orione ,trasmissione del giovedi in onda dalle 20 alle 21 dedicata alle questioni internazionali.\r\n\r\nOggi parliamo con Antonio Mazzeo dell'accordo tra Israele e Marocco per la costruzionr e l'impiego di droni kamikaze conseguenza degli accordi di Abramo firmati con Trump che prevedono il riconoscimento reciproco tra i due paesi ,la questione delle tensioni fra Francia e Algeria ,occasione per il Marocco per il sostegno ai propri progetti di espansionismo militare sostenuti anche dalla Turchia .\r\n\r\nApprofondiamo le dinamiche dell'area del Sahel con la polemica tra Francia e Mali sul sostegno all'operazione Barkhane e il ricorso ai mercenari russi della Wagner ,con il coinvolgimento delle truppe di altri stati europei fra cui l'Italia nella nuova missione \"takuba\" .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nApprofondiamo la questione di Taiwan e le rinnovate tensioni con la Cina con Sabrina Moles di china files ,le incursioni cinesi come strumento per distrarre dalle problematiche interne dopo lo scoppio del caso Evergrande ,la presenza militare occidentale nell'area e le politiche dei dazi degli americani che non cambiano la loro strategia .\r\n\r\nL 'attenzione alla produzione dei semiconduttori di cui Taiwan detiene il monopolio ,elemento strategico in questa fase di transizione economica e il sostegno formale all'isola da parte USA.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nInfine con Alice Pistolesi di \"Atlante delle guerre e dei conflitti nel mondo \" analizziamo l'aumento dei prezzi delle materie prime , gas , petrolio ma anche la bauxite in Guinea,con aumento esponenziale di questo componente fondamentale dell'alluminio dopo il colpo di stato. Risorse estratte spesso con lo sfruttamento della manodopera infantile in condizioni disumane e senza alcun ritorno a favore delle popolazioni locali.\r\n\r\nIl taglio della distribuzione del sistema energetico cinese ,l'aumento dei noli portuali ,la crisi del sistema di approvvigionamento globale delle merci ,i colli di bottiglia globali nel trasporto dei container stanno provocando l'aumento dei costi delle materie prime e generando la corsa dell'inflazione .\r\n\r\n\r\n\r\n ","10 Ottobre 2021","2021-10-10 15:11:06","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/blade-1-1-200x110.jpg","Bastioni di Orione 07/10/2021",1633878415,[342,365],"http://radioblackout.org/tag/bastioniorione/",[323,325],{"post_content":368},{"matched_tokens":369,"snippet":370,"value":371},[19],"e Mali sul sostegno all'operazione \u003Cmark>Barkhane\u003C/mark> e il ricorso ai mercenari ","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/bastioni-07102021.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nNuova puntata di Bastioni di Bastioni di Orione ,trasmissione del giovedi in onda dalle 20 alle 21 dedicata alle questioni internazionali.\r\n\r\nOggi parliamo con Antonio Mazzeo dell'accordo tra Israele e Marocco per la costruzionr e l'impiego di droni kamikaze conseguenza degli accordi di Abramo firmati con Trump che prevedono il riconoscimento reciproco tra i due paesi ,la questione delle tensioni fra Francia e Algeria ,occasione per il Marocco per il sostegno ai propri progetti di espansionismo militare sostenuti anche dalla Turchia .\r\n\r\nApprofondiamo le dinamiche dell'area del Sahel con la polemica tra Francia e Mali sul sostegno all'operazione \u003Cmark>Barkhane\u003C/mark> e il ricorso ai mercenari russi della Wagner ,con il coinvolgimento delle truppe di altri stati europei fra cui l'Italia nella nuova missione \"takuba\" .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nApprofondiamo la questione di Taiwan e le rinnovate tensioni con la Cina con Sabrina Moles di china files ,le incursioni cinesi come strumento per distrarre dalle problematiche interne dopo lo scoppio del caso Evergrande ,la presenza militare occidentale nell'area e le politiche dei dazi degli americani che non cambiano la loro strategia .\r\n\r\nL 'attenzione alla produzione dei semiconduttori di cui Taiwan detiene il monopolio ,elemento strategico in questa fase di transizione economica e il sostegno formale all'isola da parte USA.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nInfine con Alice Pistolesi di \"Atlante delle guerre e dei conflitti nel mondo \" analizziamo l'aumento dei prezzi delle materie prime , gas , petrolio ma anche la bauxite in Guinea,con aumento esponenziale di questo componente fondamentale dell'alluminio dopo il colpo di stato. Risorse estratte spesso con lo sfruttamento della manodopera infantile in condizioni disumane e senza alcun ritorno a favore delle popolazioni locali.\r\n\r\nIl taglio della distribuzione del sistema energetico cinese ,l'aumento dei noli portuali ,la crisi del sistema di approvvigionamento globale delle merci ,i colli di bottiglia globali nel trasporto dei container stanno provocando l'aumento dei costi delle materie prime e generando la corsa dell'inflazione .\r\n\r\n\r\n\r\n ",[373],{"field":120,"matched_tokens":374,"snippet":370,"value":371},[19],{"best_field_score":305,"best_field_weight":306,"fields_matched":30,"num_tokens_dropped":48,"score":307,"tokens_matched":30,"typo_prefix_score":48},6637,{"collection_name":339,"first_q":19,"per_page":310,"q":19},["Reactive",379],{},["Set"],["ShallowReactive",382],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$f_cXLKOkAXmOmFVAg0-JFeCQTcrmNEKfmxV-kauJkOL8":-1},true,"/search?query=Barkhane"]