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Nelle campagne piemontesi i braccianti, migranti e non, stagionali e stanziali, vivono spesso situazioni di sfruttamento lavorativo e di grave disagio abitativo, costretti a vivere in baraccopoli o in sistemazioni precarie. Il tema dell'abitare, del poter vivere in condizioni dignitose quando ci si sposta per il lavoro stagionale o si sceglie di stabilirsi in un luogo, non può essere dissociato dal tema del lavoro, dal momento che lo sfruttamento di manodopera, soprattutto migrante, in agricoltura, è un fenomeno dilagante in molte regioni italiane e in altri paesi europei. Nelle prossime settimane, nel saluzzese inizierà la stagione di raccolta della frutta, che coinciderà con l'arrivo sul territorio di centinaia e centinaia di persone in cerca di lavoro. Persone che spesso si spostano da una condizione di disoccupazione forzata all'altra e da un \"campo\" all'altro, senza alcuna prospettiva di uscire da una condizione di devastante precarietà di vita e di lavoro.\r\n\r\nL'iniziativa di ieri, 27 aprile, si è svolta in aperta contrapposizione alle logiche dell'emergenzialità e dell'assisitenza con cui le istituzioni e le amministrazioni locali si ostinano a voler \"gestire\" la mobilità, spesso forzata, di migrant* e rifugiat* in cerca di lavoro nelle campagne piemontesi. E' molto importante sottolineare come anche in Piemonte - dove le condizioni di vita e sfruttamento sembrano molto distanti dalle situazioni di Nardò, Foggia, Rosarno o San Ferdinando - persone migranti, rifugiate, richiedenti asilo, rappresentano un comodo bacino di manodoopera \"eccedente\" per le aziende agricole, anche laddove i processi di sfruttamento ed accumulazione non passano necessariamente attraverso lo \"strumento\" del caporalato visibile e identificabile.\r\n\r\nAl termine del 4^ incontro - strutturato in tre tavoli tematici: lavoro / auto-organizzazione; casa / abitare; comunicazione/ boiccottaggio - è nato il Coordinamento Lavoro Bracciantile Piemontese.\r\n\r\nQuesta mattina abbiamo parlato di questa iniziativa con con Luca, del Comitato di solidarietà dell'Ex Moi di Torino, l'occupazione più grande della città in cui hanno trovato casa moltissmi rifugiati e rifugiate al termine dell'Emergenza Nord Africa e da cui molti si spostano nelle campagne piemontesi in cerca di lavoro.\r\n\r\nluca\r\n\r\n ","28 Aprile 2014","2014-05-02 14:35:24","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/04/1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"199\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/04/1-300x199.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/04/1-300x199.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/04/1-768x510.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/04/1-1024x680.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/04/1.jpg 2000w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Abitare e lavoro stagionale migrante in Piemonte",1398691323,[165,166,167,168,169,170,69],"http://radioblackout.org/tag/campi/","http://radioblackout.org/tag/diritto-allabitare/","http://radioblackout.org/tag/lavoro-stagionale/","http://radioblackout.org/tag/migranti/","http://radioblackout.org/tag/migranti-castelnuovo-scrivia/","http://radioblackout.org/tag/rifugiati-ex-moi/",[18,172,173,174,34,28,15],"diritto all'abitare","lavoro stagionale","migranti",{"post_content":176},{"matched_tokens":177,"snippet":178,"value":179},[139],"le realtà in movimento di \u003Cmark>Canelli\u003C/mark> (Asti), Castelnuovo Scrivia (Alessandria), Saluzzo","Nella giornata di ieri, in un'azienda agricola biologica di Castellar, vicino a Saluzzo, si è svolto il 4^ Incontro \"Abitare e Lavoro Stagionale Migrante in Piemonte\": un percorso di confronto - iniziato nel dicembre scorso al CSOA Gabrio di Torino in occasione dell'assemblea nazionale della rete Abitare nella CrisI - tra le realtà in movimento di \u003Cmark>Canelli\u003C/mark> (Asti), Castelnuovo Scrivia (Alessandria), Saluzzo (Cuneo) ed Ex Moi Occupata di Torino. 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Si mostrano sotto forma di animale, di spiriti o anche con sembianze umane. Sono esseri liminali, si incontrano nel buio delle foreste, o nel sottosuolo o nel mondo dei sogni e degli spettri, insomma nell'oscurità e nel torbido. Sono falsi, ammaliatori, ingannevoli, veraci, sanguinari, bugiardi, promiscui, furbissimi, usano i giochi di parole o il trasformismo per ingannare e creare il caos, rovesciando l'ordine costituito e morale delle comunità. Da sempre vengono usati come minaccia per i bambini, ma anche come esempio di chi non si lascia sottomettere. Qui ne facciamo una disamina degli aspetti comuni, dei personaggi più celebri e quelli che ancora sopravvivono nel mondo moderno.\r\nAscolta o scarica\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/trickster.mp3\"][/audio]\r\n\r\nAlcuni esempi di leggende trickster.\r\nLoki e i capelli dorati di Sif\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/leggendaloki.mp3\"][/audio]\r\n\r\nRaynard la volpe\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/favolaanimali.mp3\"][/audio]","21 Maggio 2025","2025-05-21 18:47:56","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/pulcinella-200x110.jpg","trickster","podcast",1747853276,[257],"http://radioblackout.org/tag/leggende/",[259],"leggende",{"post_content":261},{"matched_tokens":262,"snippet":264,"value":265},[263],"capelli","leggende trickster.\r\nLoki e i \u003Cmark>capelli\u003C/mark> dorati di Sif\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/leggendaloki.mp3\"][/audio]\r","I trickster sono figure appartenenti alle mitologie e cosmologie delle culture popolari di tutto il mondo. 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Partendo proprio dalle motivazioni che hanno portato ad indire questo presidio, siamo andati a ripercorre le principali delle vicende capitate a queste donne che hanno iniziato ad operare in un'associazione che si dichiara nel proprio statuto trans-femminista, decisa a combattere le discriminazioni di razza e di genere, ma che a chi ci lavora somministra contratti di collaborazione, quando si richiede invece una presenza costante, de facto full time; oppure che per bocca di alcune dirigenti, si permette di infantilizzare le persone a cui presta servizio, anche su base razziale; fino ad arrivare all'episodio scatenante di questo primo licenziamento di una lavoratrice, (tra le nostre intervistate) che ha preso le difese della cuoca della mensa durante una lite con un'amministratrice dell'associazione ed è stata da quest'ultima aggredita verbalmente e fisicamente.\r\n\r\nLa reazione di chi ha subito questa aggressione è stata molto meno scomposta, ha mandato una lettera alle socie dell'amministrazione per chiedere che venisse indetto un momento di discussione collettiva su quello che era successo e la risposta da parte di Almaterra è stato il licenziamento della ragazza in questione. Certamente con questa storia non stiamo descrivendo l'atteggiamento meschino di una singola amministratrice o di una sola associazione, ma quello di un sistema che prima lentamente (e poi negli ultimi anni, sempre più velocemente) si è tramutato da ambito di cura alla persona a settore strategico di profitto per fondazioni bancarie, con l'approccio dirigenziale che ne consegue, come ci hanno raccontato per tanti altri vari risvolti le nostre ospiti intervistate.\r\n\r\nProprio per questo era stato chiamata anche un'assemblea tenutasi nel cortile del Cecchi Point a giugno 2024 con l'intento di unire le voci e le forze tra chi opera in questo ambito e riscontra problematiche molto simili l'un l'altra, cosa che sta lentamente avvendendo.\r\n\r\nPer informarvi a riguardo se lavorate nel sociale e non, vi invitiamo perciò ad unirvi al loro canale telegram Lottiamo nel sociale!\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/F_m_04_02_Ex-lavoratrici-Almaterra-su-condizioni-nel-lavoro-sociale-e-presidio-11febbraio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nVi rimandiamo anche ad una puntata della trasmissione Ricongiunzioni sempre a riguardo delle lavoratrici di Almaterra\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in collegamento telefonico con Mimì Ercolano, coordinatrice del SiCobas Napoli, sulle lotte dei lavoratori GLS di Napoli e provincia. Continua infatti incessante da mesi,la mobilitazione in risposta alla pessime situazioni lavorative, contrattuali e repressive di chi lavora in subappalto per questo colosso delle consegne. Vi proponiamo degli estratti da un loro comunicato stampa uscito a seguito delle violenze poliziesche subite, oltre che dai lavoratori stessi, anche nel fermo di Giuseppe D'Alesio, altro coordinatore del sindacato:\r\n\r\n\"Quella in corso alla GLS di Napoli non è una semplice \"vertenza per il reintegro dei licenziati\", bensì un grimaldello fondamentale per rilanciare un serio e credibile processo di emancipazione di migliaia di lavoratori e proletari, i quali soprattutto al sud sono alla mercé di sfruttatori senza scrupoli e sono costretti ad abbassare la testa e ad accettare salari da fame e condizioni di lavoro umilianti sotto perenne il ricatto dei licenziamenti e della disoccupazione dilagante.\r\n\r\nLo sciopero che tra ieri e oggi ha bloccato per quasi 20 ore consecutive i 2 principali magazzini TEMI-GLS di Napoli (Gianturco e Frattamaggiore) nel contesto di un riuscitissimo sciopero nazionale che ha visto fermarsi decine e decine di magazzini in tutte e 3 le filiere Fedit (GLS, SDA e BRT) ha inferto un colpo durissimo ai padroni e soprattutto alla TEMI di Francesco Tavassi, già da tempo smascherata a tutti gli effetti come la vera responsabile dei 58 licenziamenti ritorsivi e antisindacali e soprattutto come uno dei principali avamposti di precarietà e sfruttamento in Campania col beneplacito dei sindacati complici e collaborazionisti (su tutti la UIL).\r\n Fin dall'inizio di questa dura vertenza non avevamo alcun dubbio sul fatto che non appena questo sistema avesse iniziato a vacillare, sarebbe puntualmente giunta in suo soccorso la repressione dello stato e delle forze dell'ordine, tanto solerti nel tentare di fermare gli scioperi e salvare i profitti di Tavassi, quanto inerti e omertosi di fronte alle palesi illegalità e alle condotte antisindacali perpetrate nei magazzini TEMI. \r\n\r\n\r\nMa è stato proprio in queste ultime ore che stato e padroni hanno perso ogni \"freno inibitorio\": lo dimostrano le barricate di bancali \"anti-sciopero\" erette da Tavassi sulla strada d'accesso al magazzino di Gianturco (a proposito di blocchi stradali...), le identificazioni mirate nei confronti dei solidali provenienti dal presidio così come compiute dalla polizia la notte scorsa nei viali adiacenti al magazzino, la chiusura di tutti i cancelli di entrata per impedire ogni forma di sostegno agli scioperanti.\r\n\r\nGrazie a un mese e mezzo di lotta, il muro di connivenze che finora ha permesso a Temi di poter imporre in maniera indisturbata il proprio sistema di dumping salariale, inizia chiaramente a scricchiolare!\r\n\r\n\r\nE non sará di certo la repressione, ne tantomeno le misure anti-sciopero di Questura e governo a fermare la lotta!\r\n\r\n\r\nDa questa straordinaria giornata di mobilitazione i licenziati escono chiaramente rafforzati grazie al sostegno di migliaia di loro colleghi del SI Cobas che hanno scioperato in tutta Italia e grazie alla simpatia che va crescendo e diffondendosi nei loro confronti anche al di fuori dei luoghi di lavoro.\r\n\r\n\r\nL'unica lotta che si perde è quella che si abbandona!\r\n\r\n\r\nReintegro immediato per tutti i lavoratori TEMI-GLS licenziati!\"\r\n\r\n\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/F_m_04_02_Mimì-Ercolano-Coord.-Sicobas-Napoli-su-lotte-GLS.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto i compagnia di Carlo Pallavicini Sicobas Piacenza sul sequestro di 46 milioni di euro da parte della procura di Milano ai danni di FedEx che, nel settore malato della logistica, ha usato contratti illeciti per avere manodopera a buon mercato evadendo le tasse.\r\nCon l'aiuto di Carlo abbiamo analizzato il caso dal punto di vista dei lavoratori che hanno preso consapevolezza da tempo sulle condizioni misere contrattuali e con la lotta in svariate occasioni hanno fatto la differenza.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/F_m_04_02_Carlo-SiCobas-Piacenza-su-sequestri-FedEx-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n ","6 Febbraio 2025","2025-02-06 22:26:37","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/photo_2025-01-16_18-38-14-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 04/02/2025",1738880605,[286],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[288],"frittura mista radio fabbrica",{"post_content":290},{"matched_tokens":291,"snippet":293,"value":294},[292],"cancelli","la chiusura di tutti i \u003Cmark>cancelli\u003C/mark> di entrata per impedire ogni","Il primo argomento della trasmissione è stato quello delle lotte nel sociale, in particolare abbiamo avuto ospiti al telefono due ex lavoratrici dell'associazione Almaterra.\r\n\r\nTorniamo a parlare di questo settore, in occasione dell'invito ad un presidio che si terrà davanti al palagiustizia di Torino martedì 11 Febbraio, fatto girare in rete dalle stesse lavoratrici auto organizzate. Partendo proprio dalle motivazioni che hanno portato ad indire questo presidio, siamo andati a ripercorre le principali delle vicende capitate a queste donne che hanno iniziato ad operare in un'associazione che si dichiara nel proprio statuto trans-femminista, decisa a combattere le discriminazioni di razza e di genere, ma che a chi ci lavora somministra contratti di collaborazione, quando si richiede invece una presenza costante, de facto full time; oppure che per bocca di alcune dirigenti, si permette di infantilizzare le persone a cui presta servizio, anche su base razziale; fino ad arrivare all'episodio scatenante di questo primo licenziamento di una lavoratrice, (tra le nostre intervistate) che ha preso le difese della cuoca della mensa durante una lite con un'amministratrice dell'associazione ed è stata da quest'ultima aggredita verbalmente e fisicamente.\r\n\r\nLa reazione di chi ha subito questa aggressione è stata molto meno scomposta, ha mandato una lettera alle socie dell'amministrazione per chiedere che venisse indetto un momento di discussione collettiva su quello che era successo e la risposta da parte di Almaterra è stato il licenziamento della ragazza in questione. Certamente con questa storia non stiamo descrivendo l'atteggiamento meschino di una singola amministratrice o di una sola associazione, ma quello di un sistema che prima lentamente (e poi negli ultimi anni, sempre più velocemente) si è tramutato da ambito di cura alla persona a settore strategico di profitto per fondazioni bancarie, con l'approccio dirigenziale che ne consegue, come ci hanno raccontato per tanti altri vari risvolti le nostre ospiti intervistate.\r\n\r\nProprio per questo era stato chiamata anche un'assemblea tenutasi nel cortile del Cecchi Point a giugno 2024 con l'intento di unire le voci e le forze tra chi opera in questo ambito e riscontra problematiche molto simili l'un l'altra, cosa che sta lentamente avvendendo.\r\n\r\nPer informarvi a riguardo se lavorate nel sociale e non, vi invitiamo perciò ad unirvi al loro canale telegram Lottiamo nel sociale!\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/F_m_04_02_Ex-lavoratrici-Almaterra-su-condizioni-nel-lavoro-sociale-e-presidio-11febbraio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nVi rimandiamo anche ad una puntata della trasmissione Ricongiunzioni sempre a riguardo delle lavoratrici di Almaterra\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in collegamento telefonico con Mimì Ercolano, coordinatrice del SiCobas Napoli, sulle lotte dei lavoratori GLS di Napoli e provincia. Continua infatti incessante da mesi,la mobilitazione in risposta alla pessime situazioni lavorative, contrattuali e repressive di chi lavora in subappalto per questo colosso delle consegne. Vi proponiamo degli estratti da un loro comunicato stampa uscito a seguito delle violenze poliziesche subite, oltre che dai lavoratori stessi, anche nel fermo di Giuseppe D'Alesio, altro coordinatore del sindacato:\r\n\r\n\"Quella in corso alla GLS di Napoli non è una semplice \"vertenza per il reintegro dei licenziati\", bensì un grimaldello fondamentale per rilanciare un serio e credibile processo di emancipazione di migliaia di lavoratori e proletari, i quali soprattutto al sud sono alla mercé di sfruttatori senza scrupoli e sono costretti ad abbassare la testa e ad accettare salari da fame e condizioni di lavoro umilianti sotto perenne il ricatto dei licenziamenti e della disoccupazione dilagante.\r\n\r\nLo sciopero che tra ieri e oggi ha bloccato per quasi 20 ore consecutive i 2 principali magazzini TEMI-GLS di Napoli (Gianturco e Frattamaggiore) nel contesto di un riuscitissimo sciopero nazionale che ha visto fermarsi decine e decine di magazzini in tutte e 3 le filiere Fedit (GLS, SDA e BRT) ha inferto un colpo durissimo ai padroni e soprattutto alla TEMI di Francesco Tavassi, già da tempo smascherata a tutti gli effetti come la vera responsabile dei 58 licenziamenti ritorsivi e antisindacali e soprattutto come uno dei principali avamposti di precarietà e sfruttamento in Campania col beneplacito dei sindacati complici e collaborazionisti (su tutti la UIL).\r\n Fin dall'inizio di questa dura vertenza non avevamo alcun dubbio sul fatto che non appena questo sistema avesse iniziato a vacillare, sarebbe puntualmente giunta in suo soccorso la repressione dello stato e delle forze dell'ordine, tanto solerti nel tentare di fermare gli scioperi e salvare i profitti di Tavassi, quanto inerti e omertosi di fronte alle palesi illegalità e alle condotte antisindacali perpetrate nei magazzini TEMI. \r\n\r\n\r\nMa è stato proprio in queste ultime ore che stato e padroni hanno perso ogni \"freno inibitorio\": lo dimostrano le barricate di bancali \"anti-sciopero\" erette 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al di fuori dei luoghi di lavoro.\r\n\r\n\r\nL'unica lotta che si perde è quella che si abbandona!\r\n\r\n\r\nReintegro immediato per tutti i lavoratori TEMI-GLS licenziati!\"\r\n\r\n\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/F_m_04_02_Mimì-Ercolano-Coord.-Sicobas-Napoli-su-lotte-GLS.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto i compagnia di Carlo Pallavicini Sicobas Piacenza sul sequestro di 46 milioni di euro da parte della procura di Milano ai danni di FedEx che, nel settore malato della logistica, ha usato contratti illeciti per avere manodopera a buon mercato evadendo le tasse.\r\nCon l'aiuto di Carlo abbiamo analizzato il caso dal punto di vista dei lavoratori che hanno preso consapevolezza da tempo sulle condizioni misere contrattuali e con la lotta in svariate occasioni hanno fatto la differenza.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio 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nello stabilimento GLS di Poggioreale nel napoletano.\r\n\r\nGrazie alla sua testimonianza ci siamo addentrati negli ambienti di lavoro gestiti in subappalto da Nextlog (una delle tante facce dell'impero di Francesco Tavassi), magazzini in cui si entra e non si sa a che ora si finisce di lavorare, si lavora un numero di ore ma nella busta paga è segnato tutt'altro, con contributi che in realtà non vengono mai percepiti. Esausti facchini e corrieri hanno iniziato ad alzare la testa, iniziando ad organizzarsi tra loro e convincendosi a rivolgersi prima a vari sindacati di base, al momento principalmente al Sicobas, con i quali hanno iniziato scioperi ed un picchetto tutt'ora attivo ai cancelli dei magazzini.\r\n\r\nQuesto ha portato al licenziamento di 60 lavoratori, tra cui Mohamed, una risposta veloce e violenta come una frustata, con chi aveva lavorato anni per queste aziende della logistica campana; accettando paghe da fame, e proprio come è successo al nostro intervistato, infortuni sul lavoro non pagati con conseguenti mesi di degenza a proprio carico.\r\n\r\nNonostante le accuse pubbliche uscite agli imprenditori della logistica campani e i loro sistemi societari di scatole cinesi, che gli permettavano di operare queste forme di schiavismo alla luce del sole, loro rilanciano all'ultimo tavolo (il terzo oramai) condizioni ulteriormente peggiorative rispetto alle prospettive iniziali. Promettendo non il reintegro, ma la ricollocazione per soli 9 lavoratori su 58, e due mensilità pagate ai lavoratori a contratto temporaneo e otto a quelli con l'indeterminato, per risolvere il tutto.\r\n\r\nUna risposta irricevibile per i lavoratori in appalto per GLS che hanno deciso di continuare lo stato d'agitazione, con il picchetto ad oltranza ai cancelli dello stabilimento di Gianturco - Poggioreale, come ci dice Mohamed al telefono, ormai non c'è niente da perdere.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/F_m_31_12_Mohamed-GLS-Napoli-su-mobilitazioni.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo argomento della puntata è stato ancora quello delle ritorsioni antisindacali attuate dalle aziende e anche in questo caso abbiamo parlato con chi le ha subite in prima persona: Delio Fantasia, segretario del sindacato di base FLM-CUB nonchè storico militante. L'azienda di cui stiamo parlando non è una a caso, bensì Stellantis, la sua quale \"nonna\" FIAT ha dato lezioni la mondo di meccanismi di spionaggio interno e creazioni di reparto confino già in tempi non sospetti. Pure al giorno d'oggi siamo di fronte all'ennesimo momento di crisi, fatto di \"ridimensionamenti aziendali\" che si traducono in molti lavoratori in più a casa e sempre più utilizzati solo durante picchi produttivi e conseguenti tensioni; così oggi come allora, per prepararsi una strada pacificata dal conflitto, in azienda, come nello Stato (vedasi il ddl 1660), si decide di epurare le teste calde.\r\n\r\nPeccato però, che la proposta di trasferimento sia totalmente contraria allo Statuto dei lavoratori, che giudica illecito da parte delle aziende trasferire di sede rappresentanti sindacali, proprio come pratica che palesa di arginare il diritto di esercizio sindacale stesso. Ad aggiungere elementi inquietanti in questa vicenda c'è il fatto che il tribunale di Cassino non ha accolto il rifiuto di Delio al trasferimento nonostante lui abbia un genitore invalido a carico, non riconoscendogli dei diritti fondamentali. Ma ci vorrà di più per allontanare lo storico sindacalista dalle lotte, infatti nonostante al momento non sia più materialmente in fabbrica la sua pratica continua, e sicuramente seguiranno ulteriori mobilitazioni in risposta a questo tentativo di epurazione.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/F_m_31_12_Delio-Fantasia-su-licenziamento-e-atteggiamenti-antisindacali-Stellantis.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","3 Gennaio 2025","2025-01-03 15:13:10","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/photo_2025-01-03_14-56-41-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 31/12/2024",1735917190,[286],[288],{"post_content":313},{"matched_tokens":314,"snippet":315,"value":316},[292],"un picchetto tutt'ora attivo ai \u003Cmark>cancelli\u003C/mark> dei magazzini.\r\n\r\nQuesto ha portato"," \r\n\r\nIl primo approfondimento lo abbiamo fatto con un'intervista registrata in differita in compagnia di Najil Mohamed, facchino nello stabilimento GLS di Poggioreale nel napoletano.\r\n\r\nGrazie alla sua testimonianza ci siamo addentrati negli ambienti di lavoro gestiti in subappalto da Nextlog (una delle tante facce dell'impero di Francesco Tavassi), magazzini in cui si entra e non si sa a che ora si finisce di lavorare, si lavora un numero di ore ma nella busta paga è segnato tutt'altro, con contributi che in realtà non vengono mai percepiti. 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Puntata ricca, soprattutto di confusione, stronzate e tentativi malriusciti di serietà. Provando a restituire un po' di ordine in questo caos la scaletta è presto fatta. Dopo i saluti iniziali e la carrellata dei risultati delle squadre della rete Sport Popolare Torino, abbiamo ospitato ai microfoni di Radio Blackout i Materazzi Future Club: trio musicale post-punk produttore di canzoni i cui protagonisti sono diversi calciatori estrosi e biricchini degli anni Duemila. Da qui si è passati subito al momento strappa lacrime, strappa capelli e strappa mutande della puntata con la lettura e il commento della meravigliosa lettera dedicata dal calciatore Adriano, l’imperatore, alla favela di Villa De Cruzeiro, luogo dove è nato e tutt’ora vive. Oltre a questo si è parlato di calcio popolare ma soprattutto di nulla. Ringraziamo comunque i numerosi ospiti della puntata per la collaborazione e la pazienza, dai Materazzi Future Club fino a Zdeněk Zeman e soprattutto Giorginho (in arte Giorgio Nieloud, giovane cantautore torinese specializzato in canzoni sull’Aurora Vanchiglia) che ha ceduto alle nostre innumerevoli pressioni per la messa in onda INEDITA di due suoi capolavori, in attesa dell’album completo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/Puntata-1.mp3.La-lettera-di-Adriano.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","4 Dicembre 2024","2024-12-04 11:37:27","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/immagine.puntata1-200x110.jpg","SPOT- 27/11/2024 ai microfoni Adriano, Leite e Ribeiro - AV maschile",1733312169,[334,335],"http://radioblackout.org/tag/sport-popolare/","http://radioblackout.org/tag/trasmissione-informativa/",[337,338],"sport popolare","trasmissione informativa",{"post_content":340},{"matched_tokens":341,"snippet":342,"value":343},[263],"al momento strappa lacrime, strappa \u003Cmark>capelli\u003C/mark> e strappa mutande della puntata","Prima puntata, all’interno del programma radiofonico SPOT, prodotta dal tridente da tribuna dell’Aurora Vanchiglia maschile. Puntata ricca, soprattutto di confusione, stronzate e tentativi malriusciti di serietà. Provando a restituire un po' di ordine in questo caos la scaletta è presto fatta. Dopo i saluti iniziali e la carrellata dei risultati delle squadre della rete Sport Popolare Torino, abbiamo ospitato ai microfoni di Radio Blackout i Materazzi Future Club: trio musicale post-punk produttore di canzoni i cui protagonisti sono diversi calciatori estrosi e biricchini degli anni Duemila. Da qui si è passati subito al momento strappa lacrime, strappa \u003Cmark>capelli\u003C/mark> e strappa mutande della puntata con la lettura e il commento della meravigliosa lettera dedicata dal calciatore Adriano, l’imperatore, alla favela di Villa De Cruzeiro, luogo dove è nato e tutt’ora vive. Oltre a questo si è parlato di calcio popolare ma soprattutto di nulla. Ringraziamo comunque i numerosi ospiti della puntata per la collaborazione e la pazienza, dai Materazzi Future Club fino a Zdeněk Zeman e soprattutto Giorginho (in arte Giorgio Nieloud, giovane cantautore torinese specializzato in canzoni sull’Aurora Vanchiglia) che ha ceduto alle nostre innumerevoli pressioni per la messa in onda INEDITA di due suoi capolavori, in attesa dell’album completo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/Puntata-1.mp3.La-lettera-di-Adriano.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",[345],{"field":144,"matched_tokens":346,"snippet":342,"value":343},[263],{"best_field_score":271,"best_field_weight":149,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":47,"score":272,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":14},{"document":349,"highlight":365,"highlights":371,"text_match":269,"text_match_info":374},{"comment_count":47,"id":350,"is_sticky":47,"permalink":351,"podcastfilter":352,"post_author":354,"post_content":355,"post_date":356,"post_excerpt":53,"post_id":350,"post_modified":357,"post_thumbnail":358,"post_title":359,"post_type":254,"sort_by_date":360,"tag_links":361,"tags":363},"91152","http://radioblackout.org/podcast/matinee-xxl-45-22-07-2024/",[353],"matinée xxl","Adriano","[audio ogg=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/MatinéeXXL-22-07-2024-8.ogg\"][/audio]\r\n\r\nTra il nulla e il niente di questa estate 2024 Matinée XXL suggerisce possibili vie di fuga dagli ingorghi del traffico e quelli psichici, riassunte in una tracklist bordeline-nostalgica assemblata in pieno spleen estivo.\r\n\r\nTracklist\r\n\r\nla canzone dell'ingorgo\r\nlucio dalla - l'ingorgo\r\ndonald byrd - cristo redentor\r\nornella vanoni - la rosa spogliata\r\nelis regina - chovendo na roseira\r\ngal costa - india\r\nkazu & marc ribot - i cover the waterfront\r\nambitious lovers - dora\r\ncaetano veloso - cralice\r\nkool the gang - summer madness\r\ndisbanded - seu verao\r\naddioaddio - io sono il vento\r\ndelacave - the way of nothing\r\nbroadcast - lights out\r\nadriano cava - digital lines I\r\ntout bleu - ere de rien\r\ntout bleu - baleine\r\nfumaça preta - impuros fanaticos\r\nradio hito - sole\r\nsonic youth - kool thing\r\nstereolab - pack yr romantic mind\r\nsilver apples - i have know love\r\nmovie star junkies - opium\r\nblonde redhead - luv machine\r\nbrandamaria - pane e panelli\r\nviolenza tropicale - bloody mary\r\nfuje - la famiglia\r\nkinlaw - kinchasa (feat Flow Tha Key)\r\npufuleti - plebis\r\nkinlaw & francofranco - tetsuo\r\n\r\n ","22 Luglio 2024","2024-07-22 21:13:15","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/IMG-20240721-WA00111-200x110.jpg","Matinée XXL #45 - 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3000 db/h\r\n**Forma farmaceutica**: Compresse rivestite\r\n\r\n### COMPOSIZIONE\r\nOgni compressa rivestita di ARSIDER contiene:\r\n- **Eccipienti Polisucco**: Captagon, Etere metilico, Mithri in Aqua Regia, distillato di Vibranio, Semi di Oricalco (tostati), Fluido di Klein, Fenilcicloesilpiperidina (PCP), lacca blu brillante, ossido di titanio, Cicuta, Tetracloruro di carbonio, Ambrosia, Belladonna, Pino Bellachioma per la ricrescita capillare, Arsenico in polvere da naso, Pozione del sonno, blister di Mandragora\r\n\r\n### INDICAZIONI TERAPEUTICHE\r\nARSIDER è un bibitone progettato per indurre scompensi profondi e esperienze sensoriali durante l'ascolto a volumi superiori ai 90 decibel (dB), con una compressione di +40 loudness units relative to full scale (LUFS).\r\n### POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE\r\n- **Posologia**: La dose raccomandata è di 90 minuti a settimana, da assumere circa un'ora prima dell'attività sessuale. In base all'efficacia e alla tollerabilità, la dose può essere aumentata a 189 min o ridotta fino allo zero \r\n### EFFETTI INDESIDERATI\r\nCome tutti i medicinali, ARSIDER può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino. Gli effetti indesiderati comuni (≥1/10) includono:\r\nCrescita di penne e piume temporanee**\r\nRonzio costante**\r\nTendenza a parlare in rime involontarie**\r\nSensazione di cagare a pochi centimetri dal suolo**\r\nVisione monocromatica (bianco e nero) per 24 ore**\r\nCapelli che cambiano colore ogni ora**\r\nOdore di ferro battuto persistente emanato dalla pelle**\r\nRicordi di vite passate affiorano casualmente**\r\nConversazioni telepatiche con piante**\r\nRonzio visibile (aura luminosa) attorno agli oggetti**\r\nSapore di bamba permanente in bocca**\r\nRiconoscimento automatico di lingue antiche**\r\nFormicolio alle dita in presenza di metalli preziosi**\r\nProiezione di ombre animate durante il crepuscolo**\r\nSensibilità estesa con lacrime involontarie durante l'ascolto**\r\nDispepsia\r\nIn caso di effetti indesiderati gravi, interrompere l'assunzione di ARSIDER e consultare immediatamente un medico.","15 Luglio 2024","2024-07-15 12:29:33","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Arsider-200x110.png","11/7/24 GENTE CHE NON CE LA FA - farmacopea edition",1721046573,[388,389,390,391],"http://radioblackout.org/tag/bordate-di-rumore/","http://radioblackout.org/tag/captagon/","http://radioblackout.org/tag/droga/","http://radioblackout.org/tag/noise/",[393,394,395,396],"bordate di rumore","captagon","droga","noise",{"post_content":398},{"matched_tokens":399,"snippet":401,"value":402},[400],"Capelli","e nero) per 24 ore**\r\n\u003Cmark>Capelli\u003C/mark> che cambiano colore ogni ora**\r","## FOGLIETTO ILLUSTRATIVO: INFORMAZIONI PER L'UTILIZZATORE\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/LUGLIO24_TESTMIC_FULL.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n### ARSIDER (droga pura)\r\n**Principio attivo**: emissione sonora non incapsulata 150 mg - 3000 db/h\r\n**Forma farmaceutica**: Compresse rivestite\r\n\r\n### COMPOSIZIONE\r\nOgni compressa rivestita di ARSIDER contiene:\r\n- **Eccipienti Polisucco**: Captagon, Etere metilico, Mithri in Aqua Regia, distillato di Vibranio, Semi di Oricalco (tostati), Fluido di Klein, Fenilcicloesilpiperidina (PCP), lacca blu brillante, ossido di titanio, Cicuta, Tetracloruro di carbonio, Ambrosia, Belladonna, Pino Bellachioma per la ricrescita capillare, Arsenico in polvere da naso, Pozione del sonno, blister di Mandragora\r\n\r\n### INDICAZIONI TERAPEUTICHE\r\nARSIDER è un bibitone progettato per indurre scompensi profondi e esperienze sensoriali durante l'ascolto a volumi superiori ai 90 decibel (dB), con una compressione di +40 loudness units relative to full scale (LUFS).\r\n### POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE\r\n- **Posologia**: La dose raccomandata è di 90 minuti a settimana, da assumere circa un'ora prima dell'attività sessuale. 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