Il negazionismo rimosso dell’Occidente
Scritto dainfosu 22 Ottobre 2013
Mentre in questi giorni in parlamento è in corso, apparentemente senza obiezioni di sostanza, la discussione del disegno di legge sulla repressione del “negazionismo”, riteniamo utile riproporre un corposo e lucido contributo di Domenico Losurdo (Condanna dell’ebreicidio e condanna delle infamie coloniali del Terzo Reich) scritto in occasione della presentazione, alcuni anni fa, di un’analoga proposta, in seguito lasciata cadere nel vuoto.
In effetti già il dibattito sulle questioni legate allo sterminio di massa degli ebrei non è mai stato particolarmente fluido e sereno, una legge di tale fatta non giova certo e finirebbe col chiudere spazi vitali a una disciplina come quella storica già in grande difficoltà, incalzata e marginalizzata da giornalismo e tuttologia.
Ci pare quindi utile dare la parola a Domenico Losurdo, che sul tema ha uno sguardo insolito e certamente utile ad aprire riflessioni. Perché si occupa non solo del negazionismo becero e antisemita ma di quello più sottile che nega non tanto l’Olocausto quanto la possibilità della sua stessa comprensione.
Vorrei prevenire alcune critiche evidenziando che il pregiudizio antiebraico esisteva ed era forte in tutta europa ma non spiega il massacro. Erano sufficienti a che si realizzasse qualche pogrom, non certo a un massacro di tale entità.
Ascolta l’intervista a Domenico Losurdo, filosofo, storico, direttore dell’Istituto di Scienze filosofiche e pedagogiche “Pasquale Salvucci” all’Università di Urbino direttore dell’associazione politico culturale Marx XXI