Un punto sulla Valle di Susa, tra cronaca giudiziaria e propaganda
Scritto dainfosu 4 Marzo 2014
La Valsusa, come di consueto, occupa le pagine della cronaca cittadina per questioni che riguardano il meraviglioso e futuristico cantiere di Chiomonte o per questioni di cronaca giudiziaria. Tra ieri e oggi sono usciti diversi articoli tra le colonne di Stampa e Repubblica.
Il primo, a firma di Sara Martinenghi, giornalista torinese, sullo stato della repressione contro il movimento No Tav. La fonte ovviamente è la procura, che dirama a mezzo stampa il risultato del suo operato e batte i dati dei quali eravamo in possesso e che a spanne avevamo quantificato: sono 1ooo gli indagati tra i notav negli ultimi 4 anni. Numeri da capogiro visti così ma per il movimento si sentono tutti visti che da molto tempo frequentiamo più le aule dei tribunali che i luoghi a noi consoni.
Sono i dati del Rege (il registro informatico della procura) e dicono che nell’anno passato sono stati aperti 70 fascicoli con un totale di 280 indagati. I 70 fascicoli aperti nel 2013 si aggiungono così ai 123 aperti tra il 2010 e il 2012, e i 280 indagati dell’anno passato ai 707 già contati in precedenza. I fascicoli aperti sono 9 nel 2010, con 108 iscritti sul registro degli indagati, 64 nel 2011 con 327 indagati, 50 nel 2012 che hanno riguardato 272 persone e 70 del 2013 con 280 attivisti.
Le altre due notizie riguardavano, una, la condanna per la cosiddetta “baita abusiva”, processo che si è guadagnato le pagine dei giornali grazie alla presenza di Grillo e in virtù di ciò, anche un certo dibattito sulle pene spropositate chieste dai pm per un reato tanto insignificante. La seconda riguardava la visita di Passera al cantiere di Chiomonte, toni propagandistici per lanciare il suo nuovo movimento “Italia Unica”.
Abbiamo commentato fatti e articoli con Alberto Perino