Armi chimiche verso Gioia Tauro
Scritto dainfosu 25 Giugno 2014
Il cargo danese Ark Futura con a bordo le armi chimiche siriane più pericolose ha lasciato il porto siriano di Latakia lunedì. Non è stata resa nota la data di approdo nel porto di Gioia Tauro, dove verrano trasbordati sulla nave statunitense Cape Ray circa 570 tonnellate di agenti chimici.
Sulla Cape Ray saranno spostate rami chimiche definite di priorità 1 per la loro pericolosità, come l’iprite e i precursori del gas sarin.
Queste armi saranno distrutte a bordo della nave Usa che si sposterà in acque internazionali nel Mediterraneo. L’eliminazione attraverso idrolisi sulla Cape Ray “durerà circa 60 giorni”: si tratta di una procedura ampiamente utilizzata sulla terra ferma, ma in fase sperimentale in mare aperto. Le stime di due mesi valgono solo in caso di costante bel tempo, perché, se le condizioni mtereologiche fossero avverse, le operazioni verrebbero interrotte e l’unità statunitense dfovrebbe riparare nel porto di Gioia Tauro.
Dopo la tappa nel porto calabrese, la Ark Futura proseguirà il suo viaggio verso la Gran Bretagna per consegnare circa 150 tonnellate di agenti chimici di tipo B che saranno distrutti sul territorio britannico e verso la Finlandia che neutralizzerà materiale di priorità 2 negli impianti industriali dell’Ekokem. Lo smaltimento negli stabilimenti sulla terra ferma potrebbe durare sino a quattro mesi.
La scelta di Gioia Tauro per le operazioni di sbarco e reimbarco delle armi consegnate da Assad agli Stati Uniti, è stata fatta perché la città calabrese fornisce importanti garanzie di “tranquillità” per un’operazione tanto delicata quanto rischiosa. In caso di incidente sarebbe molto difficile gestire l’emergenza che ne deriverebbe, perché le strutture di primo soccorso sul territorio sono scarse e difficilmente accessibili.
Ne abbiamo parlato con Domenico, portuale di Gioia Tauro e sindacalista.
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