Lavoro/tasse. Renzi, il mago Zurlì all’assemblea di Confindustria
Scritto dainfosu 14 Ottobre 2014
L’ultima trovata di Matteo Renzi, il mago Zurlì della politica italiana, è l’ennesimo regalo alle imprese. Niente tasse per i nuovi assunti per i primi tre anni. In altre parole: i padroni non dovranno pagare i contributi se decideranno magnanimemmente di assumere.
Renzi, evidentemente conscio del calo di popolarità tra certa imprenditoria, ha calato la sua carta all’assemblea di Confindustria a Bergamo. Dopo aver incassato il plauso della platea Renzi ha ammonito tutti: “adesso non avete più alibi!”. In questo modo ha dimostrato a Massimo D’Alema che si possono fare scelte di destra e dire cose di sinistra.
Camusso con un ringhio sempre più flebile, risponde minacciando che, dopo il corteo del 25 ottobre, potrebbe persino proclamare lo sciopero generale. Il governo traballa… dalle risate. D’altro canto, con le regole elettorali del nostro paese, Renzi ha il potere di non mettere in lista nessuno che osi contestarlo troppo in parlamento. In quanto al sindacato di riferimento del suo partito, è ormai chiaro che né può né vuole riesumare il conflitto sociale che per decenni ha sopito con energia degna di miglior causa.
In Piemonte, mentre tra sindacati di Stato, governo e padroni, ciascuno fa la sua parte, l’Istat diffonde dati sulla disoccupazione giovanile di alcuni punti sopra la media. Evidentemente la Torino da bere della collaudata coppia Chiamparino/Fassino non è riuscita a sostituire la città dell’auto, ormai emigrata negli States.
Ne abbiamo parlato con Renato Strumia.
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