Livorno. Una montagna di immondizia travolge il sindaco a 5 stelle
Scritto dainfosu 10 Maggio 2016
L’avviso di garanzia per il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, ha fatto nascere molti interrogativi sul ruolo del Movimento 5 Stelle, di cui la giunta livornese è espressione.
Proviamo a ricostruire i fatti.
Nel giugno 2014, fra la sorpresa generale, il Movimento 5 Stelle vince le elezioni.
L’AAMPS, la società per azioni che gestisce la raccolta dei rifiuti a Livorno, è un problema, un grosso problema, ma la nuova Giunta, nemmeno fosse composta da persone che arrivano da Marte, non se ne accorge. Viene nominato Amministratore unico, un personaggio che non ha la minima esperienza in materia di gestione dei rifiuti. Viene nominato assessore all’ambiente un tipo che si vanta di avere esperienza nella raccolta di fondi europei (sic) … Il primo viene fatto fuori dopo qualche mese e sostituito da un “esperto ambientalista” che come primo atto non sa fare di meglio che certificare un piano industriale realizzato dai tecnici AAMPS e quindi basato ancora una volta sull’inceneritore del Picchianti. Una schifezza che verrà ben presto ritirata perché impresentabile.
A seguito dell’ennesimo bilancio disastroso, il sindaco grillino decide di portare i libri contabili di AAMPS in tribunale chiedendo il “concordato preventivo”. L’esperto ambientalista non è d’accordo e viene fatto fuori pure lui, sostituito da un triunvirato proveniente da Milano. Tutti pensano che dietro l’operazione ci sia la mano di uno dei guru del movimento 5 stelle.
Intanto il TAR boccia la delibera della giunta livornese che respingeva l’inserimento nell’ATO (Ambito Territoriale Ottimale), eliminando così gli ostacoli giuridici posti da Nogarin alla costruzione del nuovo inceneritore.
Solo un’azione dal basso potrebbe far rispettare il desiderio dei cittadini di una città più pulita, con meno inquinamento e più posti di lavoro, ma la campagna elettorale che ha portato alla sconfitta del PD ha terremotato comitati e attivisti. Il problema dei rifiuti, a Livorno e altrove, non è giudiziario, è politico, sociale e soprattutto economico.
Ne abbiamo parlato con Tiziano, un compagno di Livorno.
Ascolta la diretta: