Obbligo vaccinale: l’impavido Mattarella firma.

Scritto dasu 8 Giugno 2017

Torniamo a discutere di vaccini, proprio all’indomani della firma del capo dello Stato sul decreto che verrà pubblicato in Gazzetta. Il decreto è già in corso di validità quando continuano ad affastellarsi dubbi sulla capacità dello stato di mettere in atto un piano tanto ambizioso quanto scellerato: dubbi sulla copertura finanziaria che dovrebbe, nel caso sia possibile, agire in deroga ad ogni legge di stabilità; dubbi sulle possibilità organizzative e attuative delle Asl che si dovrebbero poi incaricare di mettere in pratica il decreto; dubbi sulla costituzionalità di una decretazione d’urgenza che si traduce in un TSO per tutti e non pare fondata su alcun criterio scientifico. 12 vaccinazioni obbligatorie sono un’enormità e non hanno corso in nessun paese del mondo oltre al fatto che rappresentano un inversione di tendenza rispetto a una medicina che voglia essere non paternalistica ma democratica e partecipata. L’obbligo rischia solo di approfondire il solco tra scienza e una parte della società e di far passare in secondo piano quella trasparenza e quella vigilanza attiva che permetterebbero siti uscire dal senso di complotto che soffoca molte delle spinte più vitali e avanzate del nostro corpo sociale.

Ne abbiamo parlato con il dott. Adriano Cattaneo, epidemiologo e qui portavoce della Rete Sostenibilità e Salute.

adriano cattaneo vaccini


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