La nuova direttiva europea sul copyright e i rischi per il futuro di Internet

Scritto dasu 19 Settembre 2018

Il 12 settembre il Parlamento Europeo ha votato la nuova direttiva del copyright, approvando due articoli – l’11 e il 13 – considerati particolarmente problematici per il futuro di internet. Lo stesso testo, eccetto alcuni emendamenti di poco conto, era stato bocciato a luglio.

L’iter della legge sarà in realtà ancora lungo: il testo approvato dovrà essere discusso col Consiglio dell’UE e poi votato nella plenaria del Parlamento (verosimilmente all’inizio del 2019). A quel punto dovrà poi essere recepita dai singoli stati membri. Molti osservano che, anche in caso di approvazione, la direttiva sarebbe di difficile implementazione, ricordando che una normativa simile è stata giá approvata anni fa in Spagna e in Germania, fallendo miseramente.

I due articoli attorno a cui si stanno concentrando le critiche e le richieste di bloccare la normativa trattano rispettivamente di una “Link Tax” per le piattaforme online e di “Upload Filters”, ovvero di un sistema per proteggere il diritto d’autore online. Nati con l’intento di risolvere problemi di lunga data, rischiano di crearne di ben peggiori.

Riccardo Coluccini, redattore del portale Motherboard, ci ha spiegato meglio di cosa si tratta e quali sono gli aspetti più problematici del testo:

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