Turchia: attacco militare nel nord Iraq contro il PKK
Scritto dainfosu 19 Giugno 2020
Il 15 giugno è annunciata ufficialmente un’operazione militare turca in Iraq settentrionale per colpire 81 postazioni appartenenti al Pkk. Oltre a bombardamenti aerei, sono arrivati anche soldati per un intervento via terra. Ad oggi risultano colpite una decina di postazioni, secondo Ankara. Il Pkk invece dichiara che i primi bombardamenti sono avvenuti attorno ai campi profughi e non contro le proprie postazioni. Ieri il Pkk ha specificato che dopo 3 giorni di scontri si sono registrate 2 morti tra le loro fila e 10 tra i soldati turchi: l’operazione turca non sembra quindi aver registrato grandi successi per ora. La comunità kurda ha risposto con manifestazioni di piazza, anche se vietate dal governo turco, e oggi siamo al quarto giorno della marcia indetta dall’Hdp, Partito democratico dei Popoli, unico partito parlamentare ad esprimersi a riguardo. Ci sono stati anche altri cortei di solidarietà contro l’attacco militare. Per quanto riguarda la comunità internazionale, la Commissione Europea si è espressa contro l’operazione, e il parlamento iracheno per due volte ha mandato una comunicazione alla Turchia invitando a ritirare le truppe. Barzani, leader del partito kurdo iracheno, non si è espresso. Non è una novità che la Turchia entri nel nord dell’Iraq con la scusa di combattere il terrorismo per la sicurezza interna. Scontri e bombardamenti sono ancora in atto. Tutto questo avviene mentre la Turchia è impegnata anche in Libia e Siria: in tutti questi fronti, Ankara ha rapporti con gli Stati uniti, ed è probabile che in Iraq abbia agito con il benestare degli USA.
Ne abbiamo parlato con Murat Cinar, ascolta la diretta: