Onde indopacifiche 13
Scritto dainfosu 21 Marzo 2021
Apriamo la puntata numero 13 come avevamo aperto la precedente, ma con un salto di qualità musicale notevole, mantenendo e accentuando il grado di propaganda.
Mentre trasmettevamo non potevamo sapere come sarebbe iniziato l’incontro bilaterale organizzato nei -11 gradi Celsius di Anchorage, ma è stato sicuramente all’altezza delle aspettative spettacolari: Biden aveva appena dato del “Killer” a Putin per far sapere agli europei che le sanzioni avrebbero colpito chiunque prosegua a fare affari con il Cremlino (e con Gazprom); avevamo pensato che la nuova amministrazione avesse scelto il suo nemico a Mosca… invece sono volati stracci anche in Alaska.
Sempre nell’ambito del contenimento delle Cina coinvolge anche la Corea del Nord: la sorella di Kim ha pensato di portare il suo saluto al vertice commentando la notizia dell’intelligence americano secondo i quali i nuovi missili ballistici intercontinentali in dotazione a Pyongyang sono considerevolmente più grandi e capaci dei precedenti; intanto I funzionari statunitensi sono in allerta, mentre gli Stati Uniti e la Corea del Sud conducono esercitazioni militari ridotte e simulate e Washington torna a richiedere la denuclearizzazione della Corea del Nord.
Peraltro HK, Taiwan e Xinjiang sono tornate come un tormentone nei colloqui e in ogni esternazione americana: una competizione strategica, che coinvolge anche la diplomazia del vaccino. Questo ci conduce ad accennare a un notevole problema per molti che vorrebbero poter tornare in Cina: le procedure per entrarvi sono particolarmente complesse e poco chiare nei criteri. Certo che se l’unico vaccino riconosciuto da Pechino è Sinovac, che non è autorizzato in Europa si produce automaticamente un divieto di ingresso per milioni di persone.Altra notizia della settimanaè una sofisticazione della adozione del riconoscimento facciale presso taluni esercizi cinesi che possono carpire anche le reazioni emotive a fronte di un’offerta della merce e registrarla nel dossier del singolo cliente schedato
Ovviamente anche il Giappone gioca il suo ruolo in questo tentativo di recuperare le alleanze nell’Asia orientale ed è strano che una app nipponica (Line) abbia concesso al partner cinese di accedere a tutti i dati sensibili dei suoi utenti. Ma almeno una buona notizia proviene dal Nord del Giappone: La sentenza del giudice donna Tomoko Takebe della Corte di Sapporo di considerare incostituzionale il mancato riconoscimento di un’unione legale tra due persone dello stesso sesso è stata celebrata come una conquista dopo un travagliato percorso della comunità Lgbt, perché crea un precedente; il Giappone è l’ultimo dei G7 a riconoscere le coppie omosessuali.
Non possiamo dimenticare la terribile situazione in Myanmar, ammirando la determinazione maturata in pochi anni di aperture nella dittatura militare. La popolazione birmana è convinta sempre più del coinvolgimento cinese e quindi molte aziende a capitale cinese hanno preso fuoco; in realtà a Pechino importa la stabilità per fare i propri affari con chiunque e quindi il proseguimento dei riot potrebbe forse far intervenire Pechino in un senso o nell’altro.
Da ultimo è importante segnalare la morte di Wang Fuchun, occhiuto “fotografo dei treni”, una istituzione sia lui che le macchine sbuffanti su binari a scartamento ridotto
“13 Emozioni facciali sensibili”.