Onde indopacifiche 17

Scritto dasu 27 Aprile 2021

Il Covid in India è una piaga nazionalista

In parte le occasioni di assembramento soprattutto confessionali, come il kumbh mela sul Gange hanno sicuramente contribuito a diffondere una pandemia con la compresenza di 3 milioni di persone senza mascherina che fanno abluzioni e tuffi nel fiume, ma i numeri esponenziali che hanno portato a valutare il focolaio indiano quello più preoccupante al mondo in questo momento devono fondarsi su comunicazioni manipolate e numeri distorti, che inficiano tutte le conoscenze sulla pandemia indiana comunicati finora.  E in effetti, come fa notare Matteo Miavaldi coinvolto nella trasmissione di questa puntata di “Onde indopacifiche” del 22 aprile 2021, per un paese così popolato i numeri strani sul contagio erano quelli precedenti. Già prima del 22 aprile sui social si assiste a filmati di code all’esterno degli ospedali, carenza di bombole d’ossigeno che costano anche due mensilità ciascuna, file fuori dai campi crematori… e fuori dalle cabine elettorali. In questo periodo in Bengala occidentale, popoloso stato con un gran numero di seggi in palio, che il Bjp non è mai riuscito a conquistare e se gli riuscisse l’impresa, darebbe la cifra di quanto Modi ha saputo cambiare il paese. Un paese che è il maggior produttore di vaccini che vengono esportati da Pune in tutti i paesi limitrofi e anche nel circuito Covax dedicato ai paesi più poveri: il ridotto numeri di vaccinati ha indotto il governo a interrompere l’erogazione di vaccini fuori dai confini, confermando una visione ristretta di pandemia a carattere nazionale e non da affrontare in modo globale.

Intanto proseguono le manifestazioni dei contadini contro la liberalizzazione del mercato agricolo marcata dalle leggi di settembre e da allora contestate con forza da chi verrebbe ridotto alla miseria e al fallimento, come abbiamo già documentato in puntate precedenti, facendo saltare il Welfare legato al mondo contadino. Ci sono alcune mobilitazioni e iniziative in previsione, ma l’aggiornamento non può non tenere conto della presenza del Covid – i tamponi fatti a Delhi danno percentuali di positività pari a 1 su 3.

Completiamo le notizie dall’Asia con il Myanmar, dove si riprende il simbolo delle magliette blu che richiedono il rilascio degli arrestati; ancora non si era svolto il vertice dell’Asean del 24 aprile che ha imposto 5 punti alla giunta militare, ma si era già creato il governo ombra con rappresentanze di un po’ tutti i gruppi etnici e che aveva chiesto di partecipare al summit in rappresentanza di Naypidaw.

Le molte esercitazioni militari di contenimento della facoltà di movimentazione marittima di merci e mezzi militari cinesi ha prodotto un incidente: è scomparso uno dei cinque sommergibili indonesiani con i 53 militari imbarcati.

Dalla Cina emergono come notizie importanti la conclusione del Boao Forum e l’articolo dell’ex primo ministro Wen Jiabao che nasconde nell’elogio della madre messaggi su umili origini, valori semplici e sulla lotta alla corruzione… e sottili critiche alla politica degli ultimi anni di Xi. AL cui prossima vittima, dopo le libertà liberali di Hong Kong – dove sono stati arrestati altri parlamentari d’opposizione – sarà probabilmente Taiwan.

Ed ecco qui il podcast delal trasmissione con Sabrina Moles del gruppo di “China Files”:

Ascolta “17 Il Covid in India è una piaga nazionalista” su Spreaker.


Radio Blackout 105.25

One station against the nation

Current track
TITLE
ARTIST