Eurovision e la guerra ai poveri

Scritto dasu 29 Marzo 2022

In primavera Torino ospiterà l’Eurovision, un festival di musica internazionale. Monta l’entusiasmo delle istituzioni, a fine gennaio il sindaco Lo Russo ha affermato che “l’Eurovision Song Contest è una grande vetrina per la città, ma riporta al centro il messaggio dell’Europa. Un’Europa che vogliamo unita”.

Il 17 marzo La Stampa ha elaborato un titolo appariscente in caratteri rossi: “Rinascimento Torino”. Il giornalista menziona Eurovision, Salone del Libro, Giro d’Italia e annuncia una “primavera torinese”. L’Eurovision sarà ospitato a maggio presso il Palasport olimpico, accanto al parco di piazza d’Armi. Poco oltre il Palasport, nel lato settentrionale di piazza d’Armi, si trova un parcheggio dove da anni si rifugiano baraccati, senza tetto, cittadini privi di casa. A inizio marzo le forze dell’ordine hanno invitato i poveri ad andarsene: la contiguità fra lo spettacolo di Eurovision e l’esistenza di indigenti non è accettabile.

In un articolo uscito su Napoli Monitor Francesco Migliaccio ha ricostruito la violenza che le istituzioni cittadine scatenano contro i senza casa e senza reddito quando lo spazio pubblico deve essere “ripulito” per trasformarsi in vetrina per i grandi eventi.
Ascolta la diretta con Francesco:

 


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