Le barriere della fortezza Europa: recinzioni e rimpatri
Scritto dainfosu 5 Marzo 2023
“Ogni fortezza e retto confine di pietra
fu costruito da un fervido imperatore
per tener fuori i barbari”
Con questi versi del poeta Daljit Nagra si apre l’ultimo articolo della giornalista freelance Francesca Spinelli, con cui abbiamo avuto il piacere di discorrere, in questo approfondimento, sulla gestione dei cosiddetti migranti irregolari da parte dell’Unione Europea.
Negli anni vari Stati Europei hanno inalzato muri lungo i loro confini esterni (in primis la Spagna a Ceuta e Melilla, poi la Grecia e la Bulgaria sul confine turco), invece di implementare i servizi di assistenza alle persone che richiedo asilo all’interno dell’UE. Questa logica difensiva, per non dire militare, nella gestione dei flussi migratori ha trasformato le persone in transito in potenziali nemici da cui proteggersi. Ciò a portato alla creazione della prima forza armata europea, Frontex, e a finanziare un apparato di sorveglianza tecnologica, formato da droni, radar ed altro, che, insieme alle recinzioni, costituiscono la vera barriera della Fortezza Europa.
Un altro sistema permette una protezione aggiuntiva per coloro che, non dotati di documenti accettati, riescono a varcare i confini europei: i rimpatri. Una volta entrati nella Fortezza infatti esiste il rischio costante di essere rimandati al di fuori dei suoi confini, non necessariamente nello Stato da cui si è partiti. I rimpatri, come sottolineato nell’articolo, sono sempre forzati: a nessuno viene offerta la possibilità di rimanere.
Così termina Francesca Spinelli:
“Considerazioni legali a parte, una politica di rimpatri fine a sé stessa appare come una degenerazione del diritto di uno stato di controllare il proprio territorio. Cacciare a forza decine di migliaia di persone ogni anno invece di considerarle parte di una comunità non è nell’interesse di nessuno. È solo un abuso di potere da parte di governi incapaci di accettare la realtà in cui viviamo.”
L’articolo, uscito per l’Internazionale: