Dottorandi in lotta contro la riforma Bernini

Scritto dasu 23 Ottobre 2024

I tagli all’Università e alla Ricerca previsti dalla Riforma Bernini (dal nome della ministra in carico) annunciati sul finire dell’estate hanno visto una immediata attivazione autorganizzata in molto poli accademici del paese. Dottorandi/e e ricercatori/trici si mobilitano non solo contro  i tagli al fondo di finanziamento ordinario ma più in generale contro quella che  definiscono “riforma del preruolo” che ritengono condanni al precariato oltre duemila persone, moltiplicando le figure del pre-ruolo (fino a 5!) e aumentando il periodo di precarietà ed incertezza sul proprio futuro (fino a 12 – in alcuni casi addirittura 17 – anni prima di essere stabilizzati/e).
A Torino si sono riunit3 nell’assemblea dell3 precari3 al Campus, discutendo delle condizioni materiali del loro lavoro, dell’atomizzazione e della parcellizzazione delle forme contrattuali e delle conseguenze che ha sulle loro vite questa continua spinta allo sradicamento. Al centro della discussione ( ed elle critiche) anche le politiche dell’aziendalizzazione e della militarizzazione dell’Università.

Ieri il Dipartimento Cultura Politica e Società ha approvato all’unanimità la mozione dei dottorandi in lotta. Un buon segnale che mostra come la mobilitazione de3 precari3 dell’Università raccoglie adesione e solidarietà in un pezzo significativo del mondo accademico.

La mobilitazione interseca in parte anche le ragioni della protesta studentesca che ha interessato gli atenei contro le politiche genocidarie del governo israeliano, in questi giorni a Torino, sotto l’attacco di una petizione di professori e baroni che hanno lanciato una vergognosa petizione che chiede più repressione contro le lotte autorganizzate che attraversano l’ateneo di Palazzo Nuovo.

Abbiamo raggiunto Elena dell’assemblea torinese per farci raccontare della mobilitazione


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