Il genocidio a Gaza non si è mai fermato: ripresi i raid aerei a tappeto

Scritto dasu 19 Marzo 2025

L’attacco con ingenti raid aerei che è stato mosso su Gaza a partire dalla notte del 17 Marzo e che da allora continua incessantemente, denominato dal governo Israeliano ” Forza e fuoco”, pone un ulteriore accellerazione al processo di rasa al suolo della striscia di Gaza tramite pulizia etnica e sfollamento, rendendo invivibile il territorio.

I bombardamenti hanno colpito Jabaliya, Beit Hanoun, Gaza City, Nuseirat, Deir el-Balah, Khan Younis e Rafah finanche  l’area di al-Mawasi.

Nell’arco quasi due giorni di attacchi si contano già più di 400 vittime civili e un’aggravamento ulteriore delle già minime condizioni del sistema sanitario. I medici dichiarano infatti che al minuto muore un ferito e che si ritrovano costretti a dover operare nella completa assenza di antidolorifici o anestetici, bloccati insieme a tutti i camion con gli aiuti che Iraele continua a sbarrare ai valichi.

I prodromi di questo attacco, già organizzato da una settimana, sono stati anticipati dal cambio di direttiva dello stato maggiore da Herzi Halevi a Eyal Zamir che dal suo insediamento ha promesso maggiore crudeltà negli attacchi sulla striscia e un’attacco di lunga durata e si va ad aggiungere alle plurime dichiarazioni di parte statunitense che delle ultime settimane promettono un futuro per Gaza di ricostruzione a benefit di una speculazione edilizia in mano sionista.

E’ infatti esplicito che l’alleato statunitense promuova e condivida le decisioni di Nethanyau, così come è evidente che il governo israeliano si sia sempre premurato di avvisare lo stato complice prima di ogni azione. Si può quindi leggere in questa serie di attacchi il primo passo della messa in atto del piano di deportazione di massa promosso da Donald Trump.

Quale la situazione attuale nella Striscia e quale un possibile immediato futuro degli attacchi in Cisgiordania? Quali i giochi statunitensi e il futuro della regione tra accordi tra Libano e Siria, i cui confini sono ancora invasi da israele, e uno Yemen in battaglia aperta con gli U.s.a. e Tel Aviv?

Ne parliamo con la caporedattrice di Pagine Esteri Eliana Riva

 


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