
Kurdistan: timidi sviluppi nel processo di pace tra lo Stato turco ed il PKK
venerdì 7 novembre 2025
Il 28 ottobre le HPG, Forze di Difesa del Popolo del PKK, hanno annunciato il ritiro dalla Turchia come gesto di buona volontà nel processo di pace con Ankara. Una scelta che conferma la disponibilità curda al dialogo, nonostante repressione, arresti politici e militarizzazione del Kurdistan.
Quasi in parallelo, l’ultranazionalista Bahçeli, alleato di Erdoğan, ha aperto alla liberazione di Selahattin Demirtaş, dirigente del partito democratico HDP condannato a 42 anni di carcere: una mossa che sembra più tattica che realmente orientata a una soluzione politica.
Qual è oggi la forza del movimento rivoluzionario curdo? In che stato si trovano PKK, strutture civili e opposizione democratica dopo anni di attacco dello Stato turco? Il processo di pace può davvero aprire spazi a diritti e autodeterminazione, o siamo di fronte a una strategia di logoramento, in cui Ankara guadagna tempo senza concedere nulla?
Con Murat Cinar proviamo a capire se la Turchia ed il Kurdistan si stiano avvicinando alla pace o se la guerra di Erdogan contro i curdi stia semplicemente cambiando volto.
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