
Prevost butta sul mercato la finanza vaticana

La riforma della finanza vaticana entra ufficialmente in vigore con la pubblicazione su L’Osservatore Romano. Con il Motu Proprio “Coniuncta Cura”, ossia con decisione diretta del sovrano Vaticano, Leone XIV ridefinisce i ruoli delle istituzioni economiche della Santa Sede, togliendo allo Ior – l’Istituto per le Opere di Religione – l’esclusiva sugli investimenti e restituendo all’Apsa, l’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, una funzione centrale nella gestione dei fondi. Funzione decisionale è affidata al Comitato per gli investimenti, che potrà gettarsi sul mercato quando lo ritenga conveniente.
Con Renato Strumia del SallCa Cub abbiamo ricostruito la storia della finanza vaticana, dai tempi di Marcinkus e del Banco Ambrosiano, sino all’epoca Ratzinger e dell’eminenza grigia Bertone per arrivare a Bergoglio e all’attuale papa statunitense, l’uomo giusto per traghettare gli affari vaticani nella modernità capitalista.
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