","Energie rinnovabili : tra sprechi e consumo del suolo.","post",1655998492,[61,62,63,64],"http://radioblackout.org/tag/consumo-del-suolo/","http://radioblackout.org/tag/energia/","http://radioblackout.org/tag/energie-rinnovabili/","http://radioblackout.org/tag/pannelli-fotovoltaici/",[26,66,28,32],"energia",{"post_content":68,"tags":73},{"matched_tokens":69,"snippet":71,"value":72},[70],"pannelli","dalla messa in opera di \u003Cmark>pannelli\u003C/mark> solari, per esempio, implica che","In questa fase la questione dell'energia, della sua produzione e gli effetti della gestione dei flussi sono centrali, inoltre, pur parlando di energie rinnovabili occorre fare una riflessione per quanto riguarda il consumo del suolo che ne deriva. Infatti, il consumo del suolo dato dalla messa in opera di \u003Cmark>pannelli\u003C/mark> solari, per esempio, implica che il suolo non sia più vitale, né abbia possibilità produttive, esattamente come accade per la cementificazione.\r\n\r\nIn Piemonte è giunta notizia della costruzione del primo impianto fotovoltaico galleggiante, progetto che vorrebbe essere realizzato a Carignano, su un terreno di cava che è stato rivitalizzato negli anni: la contraddizione è palese a partire dal fatto che quest'opera fosse stata fatta con soldi pubblici mentre il progetto in questione andrebbe a beneficio di un privato.\r\n\r\nNonostante la questione del consumo del suolo in Piemonte non sia così critica se messa in comparazione con altre regioni d'Italia (parliamo di 111 ettari coperti da \u003Cmark>pannelli\u003C/mark> solari in Piemonte, mentre in zone come la Puglia ci sono 5 mila ettari, ossia ex aree agricole ora riconvertite per la produzione di energia) c'è da considerare che questi dati riguardano le energie rinnovabili, il che dovrebbe porre la questione in tutta la sua contraddizione. Si tratta infatti di scelte politiche, in quanto prima di \"decarbonizzare\" bisognerebbe pensare al risparmio di energia e dare priorità alla questione del consumo di energia e per quali obiettivi. Inoltre, il discorso della dispersione dell'energia dovrebbe essere uno dei primi punti sui quali lavorare partendo dal presupposto che se ci sono sprechi, perdite lungo le reti, anche più del 50% dell'acqua trasportato, il rapporto non funziona.\r\n\r\nAltre piste di riflessione in merito riguardano la costruzione di comunità energetiche, tramite una ricostituzione della distribuzione dell'energia in termini locali, il che favorirebbe sia questioni logistiche sia la tutela del territorio, abbandonando la priorità data nei confronti dei grandi impianti.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Fabio Balocco del Comitato Salviamo il Paesaggio di Torino\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/Fabio-balocco-fotovoltaico-2022_06_23_2022.06.23-10.00.00-escopost-1.mp3\"][/audio]",[74,76,78,80],{"matched_tokens":75,"snippet":26},[],{"matched_tokens":77,"snippet":66},[],{"matched_tokens":79,"snippet":28},[],{"matched_tokens":81,"snippet":83},[70,82],"fotovoltaici","\u003Cmark>pannelli\u003C/mark> \u003Cmark>fotovoltaici\u003C/mark>",[85,91],{"field":35,"indices":86,"matched_tokens":88,"snippets":90},[87],3,[89],[70,82],[83],{"field":92,"matched_tokens":93,"snippet":71,"value":72},"post_content",[70],1157451471441625000,{"best_field_score":96,"best_field_weight":97,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":47,"score":98,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":47},"2211897868544",13,"1157451471441625194",{"document":100,"highlight":121,"highlights":126,"text_match":129,"text_match_info":130},{"cat_link":101,"category":102,"comment_count":47,"id":103,"is_sticky":47,"permalink":104,"post_author":50,"post_content":105,"post_date":106,"post_excerpt":53,"post_id":103,"post_modified":107,"post_thumbnail":108,"post_thumbnail_html":109,"post_title":110,"post_type":58,"sort_by_date":111,"tag_links":112,"tags":118},[44],[46],"93579","http://radioblackout.org/2024/11/a-che-punto-e-la-lotta-contro-leolico-in-sardegna/","La Sardegna si mobilita per proteggere il proprio territorio dall’invasione indiscriminata di pale eoliche e pannelli fotovoltaici in molti modi, da molto tempo. La scorsa estate questa lotta ha avuto un'accelerazione per l'arrivo delle prime pale eoliche al porto industriale di Oristano-Santa Giusta. Lì, dopo il tam tam per l'arrivo delle pale, alte circa 120 metri, lx manifestanti hanno allestito un presidio con le tende e i gazebo, opponendosi al passaggio degli automezzi che dovevano trasportare le gigantesche apparecchiature nel Medio Campidano. Sono sorti moltissimi comitati per la sensibilizzazione al tema della speculazione energetica e degli espropri, e anche dei presìdi permanenti, come quello nelle campagne di Selargius, in provincia di Cagliari, chiamato “la rivolta degli ulivi”, in cui sono stati piantati ulivi contro l’esproprio indiscriminato e coattivo delle terre.\r\n\r\nLa politica istituzionale, nella figura della governatrice della Regione Sardegna, Alessandra Todde, si è mossa per opporsi alla realizzazione degli 800 progetti di campi eolici che varie società, italiane e non, vogliono realizzare sull'Isola. Lo scorso aprile, è arrivata la moratoria di 18 mesi ai nuovi impianti a fonti rinnovabili, approvata con un disegno di legge dalla Giunta regionale sarda.\r\n\r\nC'è anche stata una legge di iniziativa popolare, la Pratobello 24, per la quale sono state raccolte oltre 210mila firme. La proposta di legge prende il nome dall’omonima protesta che nel 1968 vide gli abitanti di Orgosolo uniti contro la militarizzazione del loro territorio. La proposta, che mira a regolamentare l’installazione di impianti da energia rinnovabile nell’Isola, sfrutta l’articolo 3 dello Statuto sardo sull’Urbanistica e sul Paesaggio. E' stata promossa sia dai Comitati, sia dall’Unione Sarda, il principale quotidiano locale. Il caporedattore del giornale è Mauro Pili, già presidente di Regione a cavallo del 2000, poi deputato nelle fila di Forza Italia. I suoi appassionati editoriali contro «l’invasione dei signori del sole e del vento» e a favore dell’arrivo del metano, per Pili la vera opzione energetica da perseguire, hanno un enorme impatto sul dibattito pubblico.\r\n\r\nAbbiamo chiesto a un compagno sardo di fare con noi il punto della lotta contro la speculazione eolica e fotovoltaica in territorio sardo, ne è uscita un'interessante chiacchierata, che abbiamo preferito dividere in due file audio:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/speculazioneenergetica.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/speculazioneenergetica2.mp3\"][/audio]","19 Novembre 2024","2024-11-19 14:53:10","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/2024-11-19-14.38.22-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"188\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/2024-11-19-14.38.22-300x188.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/2024-11-19-14.38.22-300x188.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/2024-11-19-14.38.22-1024x640.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/2024-11-19-14.38.22-768x480.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/2024-11-19-14.38.22.jpg 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","«A foras le pale»",1732027264,[113,114,115,116,117],"http://radioblackout.org/tag/speculazione-energetica/","http://radioblackout.org/tag/blocchi/","http://radioblackout.org/tag/eolico/","http://radioblackout.org/tag/presidio/","http://radioblackout.org/tag/sardegna/",[119,24,20,120,15],"#speculazione energetica","presidio",{"post_content":122},{"matched_tokens":123,"snippet":124,"value":125},[70,82],"indiscriminata di pale eoliche e \u003Cmark>pannelli\u003C/mark> \u003Cmark>fotovoltaici\u003C/mark> in molti modi, da molto","La Sardegna si mobilita per proteggere il proprio territorio dall’invasione indiscriminata di pale eoliche e \u003Cmark>pannelli\u003C/mark> \u003Cmark>fotovoltaici\u003C/mark> in molti modi, da molto tempo. 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Una forte esplosione è avvenuta durante i funerali dei membri di Hezbollah nella periferia di Beirut, nel frattempo decine e decine di squadre di ambulanze hanno dovuto rispondere a chiamate per “esplosioni multiple\".\r\n\r\nLe esplosioni, avvenute per la manomissione dei dispositivi (di azienda taiwanese poi trasferita in Ungheria, probabilmente di produzione israeliana) attraverso polvere esplosiva, sono avvenute in contemporanea, in mezzo a civili, inaugurando così una pratica senza precedenti. Nessuno ha preso parola per definire l'attacco israeliano come terrorismo di Stato, ignorando l'ONU che ha dichiarato che i responsabili dell'attacco hanno (ancora una volta) violato il diritto internazionale.\r\n\r\nLe ragioni di questo attacco sono molteplici: l'intento di Israele di mostrare la debolezza del Libano e di Hezbollah, l'obiettivo di dichiarare guerra esplicita e colpire in maniera terroristica la popolazione, agire pressione nei confronti di attori internazionali ancora poco direttamente coinvolti come gli Stati Uniti. Nell'anniversario della strage di Sabra e Chatila del 1982 il governo di Netanyahu ha voluto dimostrare le sue capacità di intelligence e di guerra altamente tecnologica, sperimentando e applicando pratiche militari innovative alla guerra coloniale.\r\n\r\nGrazie al commento di Eliana Riva, caporedattrice di PagineEsteri abbiamo analizzato la situazione dal punto di vista interno e degli effetti sull'intera area del Medio Oriente in una fase di probabile allargamento della guerra\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Libano-esplosioni-2024_09_19_2024.09.19-10.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","20 Settembre 2024","2024-09-20 12:39:07","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/proxy-image-1-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"158\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/proxy-image-1-300x158.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/proxy-image-1-300x158.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/proxy-image-1-1024x538.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/proxy-image-1-768x403.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/proxy-image-1.jpeg 1200w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Esplosioni in Libano: si apre un nuovo capitolo del genocidio",1726835947,[148,149,150,151,152,153],"http://radioblackout.org/tag/esplosioni-in-libano/","http://radioblackout.org/tag/gaz/","http://radioblackout.org/tag/gaza/","http://radioblackout.org/tag/israele/","http://radioblackout.org/tag/libano/","http://radioblackout.org/tag/palestina/",[30,18,155,156,157,158],"Gaza","Israele","libano","palestina",{"post_content":160},{"matched_tokens":161,"snippet":162,"value":163},[70,82],"contemporanea, di walkie talkie e \u003Cmark>pannelli\u003C/mark> \u003Cmark>fotovoltaici\u003C/mark>, è stata segnalata dai media","Dopo le prime esplosioni di migliaia di cercapersone in dotazione a membri di Hezbollah avvenute in Libano, un’ulteriore ondata di esplosioni in contemporanea, di walkie talkie e \u003Cmark>pannelli\u003C/mark> \u003Cmark>fotovoltaici\u003C/mark>, è stata segnalata dai media libanesi nei giorni scorsi, causando la morte di almeno 20 persone e ferendone a migliaia, anche in Siria. 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La narrazione europea che impone una transizione energetica ed ecologica non sostenibile per i territori e per chi li abita diventa qui una realtà tangibile e devastante. Allo stesso tempo i comitati a difesa della terra fioriscono ed è importante il loro ruolo nel contrapporsi a progetti e opere scellerate, il loro obiettivo infatti è quello di partecipare alla gestione dei territori, oggi presi d'assalto da questi progetti, affinché si rispettino le esigenze dell'umano e della terra.\r\n\r\nAbbiamo approfondito la situazione della zona della Gallura dove esiste un Coordinamento di Comitati contro la Speculazione eolica e fotovoltaica. La zona infatti è particolarmente interessata da questi progetti, distese di torri eoliche ricoprono le terre e il mare, decine di ettari di pannelli fotovoltaici occupano il suolo. La critica dei comitati si rivolge alla transizione energetica in corso che impone ai territori opere che distruggono gli ecosistemi e che considera i cittadini come un ostacolo alla loro realizzazione e che propaganda una transizione che è evidente rispetti esclusivamente le esigenze del profitto.\r\n\r\nL'esempio del Thyrrenian Link, un cavo sottomarino che dovrebbe collegare la Sardegna con il continente per trasportare energia elettrica prodotta attraverso la devastazione dell'isola per poi rivenderla speculandoci, è centrale. Questo progetto è emblematico della doppia violenza che si impone al territorio: lo sfruttamento dei terreni agricoli per esportare energia, intervento che già viene fatto tramite altri due cavi già esistenti, vuole essere implementato per aumentare la produzione e garantire un'ulteriore servitù della Sardegna in favore del comparto industriale del Nord Italia.\r\n\r\nMaria Grazia del coordinamento Gallura sottolinea che non verrà barattata la ricchezza di un territorio come la Sardegna, la sua identità e il suo valore.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Comitati-no-speculazione-energetica-Gallura-2024_06_20_2024.06.20-10.00.00-escopost.mp3\"][/audio]","21 Giugno 2024","2024-06-21 10:37:52","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/proxy-image-2-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"157\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/proxy-image-2-300x157.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/proxy-image-2-300x157.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/proxy-image-2-1024x537.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/proxy-image-2-768x403.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/proxy-image-2.jpeg 1050w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","La Sardegna si contrappone alla speculazione eolica e fotovoltaica.",1718966272,[182,117,183,184,185],"http://radioblackout.org/tag/devastazione-territori/","http://radioblackout.org/tag/speculazione/","http://radioblackout.org/tag/transizione-ecologica/","http://radioblackout.org/tag/transizione-energetica/",[187,15,188,189,34],"devastazione territori","speculazione","transizione ecologica",{"post_content":191},{"matched_tokens":192,"snippet":193,"value":194},[70,82],"mare, decine di ettari di \u003Cmark>pannelli\u003C/mark> \u003Cmark>fotovoltaici\u003C/mark> occupano il suolo. 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Si tratta della Venture Productions - israeliana con capitale cinese, che punta a produrre robot e droni per la pulizia di pannelli fotovoltaici e filtri per l'acqua - e della torinese Astelav, che si occupa della rigenerazione di frigoriferi usati. In tutto le due aziende dovrebbero riassorbire 390 lavoratori e - stando a quanto dichiarato da Calenda - lo farebbero con gli stessi diritti e le stesse retribuzioni, senza supporto di denaro pubblico ma utilizzando la dote che Whirpool-Embraco ha messo a disposizione per i lavoratori.\r\n\r\nLe parti coinvolte si riuniranno venerdì all’Unione industriali di Torino per capire il dettaglio del passaggio. Se le condizioni annunciate da Calenda dovessero essere rispettate si tratterebbe sicuramente di un risultato positivo, anche se i lavoratori che verrebbero riassorbiti rappresentano solo una parte nel processo di smantellamento e licenziamenti ben più lungo che si è protratto per diversi anni all'Embraco.\r\n\r\nAbbiamo commentato la notizia con Maurizio Pagliassotti, giornalista torinese che ha seguito la vertenza Embraco:\r\n\r\npagliassotti_embraco","16 Maggio 2018","2018-05-21 14:15:14","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/embraco-calenda-640x342-152901-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"161\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/embraco-calenda-640x342-152901-300x161.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/embraco-calenda-640x342-152901-300x161.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/embraco-calenda-640x342-152901-768x411.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/embraco-calenda-640x342-152901.jpg 800w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Embraco, Calenda annuncia il reintegro per i lavoratori di Riva di Chieri",1526476057,[213,214,215],"http://radioblackout.org/tag/embraco/","http://radioblackout.org/tag/lavoro/","http://radioblackout.org/tag/torino/",[22,217,218],"lavoro","torino",{"post_content":220},{"matched_tokens":221,"snippet":222,"value":223},[70,82],"droni per la pulizia di \u003Cmark>pannelli\u003C/mark> \u003Cmark>fotovoltaici\u003C/mark> e filtri per l'acqua - e","Sembra essere arrivata a un punto di svolta la vicenda che coinvolge l'Embraco, l’azienda brasiliana del gruppo Whirlpool che nei mesi scorsi ha deciso di licenziare 500 persone nel suo stabilimento a Riva di Chieri (alle porte di Torino) e di trasferire la produzione di compressori per frigoriferi in Slovacchia.\r\n\r\nDopo un lungo stallo in cui sembrava che per i lavoratori non vi fosse alcune prospettiva, ieri il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda ha annunciato che sono stati presentati ai sindacati i progetti di due aziende intenzionate a investire nell’ex Embraco. 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Il progetto di fabbrica socialmente integrata che l’assemblea permanente e le azioniste e gli azionisti della cooperativa GFF hanno consegnato alle istituzioni si trova a un punto di snodo: la produzione, vendita e recupero di pannelli fotovoltaici, la costruzione di cargo-bike, per essere messo a terra ha bisogno di due passaggi cruciali da\r\nparte delle istituzioni. Occorre che la Regione approvi la proposta di legge regionale sui consorzi industriali, presentata qualche mese fa dall’assemblea ex- Gkn, vedendo alcuni esponenti della giunta regionale Toscana, di governo e opposizione, esprimersi pubblicamente per una sua approvazione con annessi investimenti. Occorre anche che le istituzioni dicano qualcosa di chiaro su quale potrà essere la sede dello stabilimento che ospiterà la fabbrica socialmente integrata. Nello stabilimento di Campi Bisenzio gravita infatti odore di speculazione: è stata recentemente scoperta la vendita del fabbricato (conclusasi a marzo) a neonate società di copertura della proprietà, un sistema di scatole cinesi ampiamente denunciato da parte dell'assemblea permanente.\r\n\r\nLe operaie e gli operai sono stremati da una lotta che dura da tre anni e mezzo, da dieci mesi di mancati stipendi e dal clima di tensione creato ad arte da una proprietà opportunista e assenteista. Hanno richiesto\r\npubblicamente che la Regione Toscana risponda entro il 15 novembre con l’apertura di un tavolo tecnico per la messa a terra del progetto.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\nIl primo intervento è di Dario Salvetti, RSU dell’assemblea permanente del collettivo di Fabbrica ex-GKN. Il secondo intervento è di Leonard Mazone, ricercatore, che presenta all’assemblea il piano di reindustrializzazione dalle sue prime fasi, dall’ottobre 2022 sino alla situazione attuale.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/GKN-circolo-risorgimento-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n Il terzo contributo è di Alioscia Stramazzo, minoranza CGIL e il quarto di Masaccio, di Fridays For Future.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/GKN-circolo-risorgimento-2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nNell’ultimo approfondimento ci occupiamo dello sciopero nell'Hub GLS di Tortona, iniziato tra il 7 e l’8 novembre e rapidamente diffuso nelle filiali di Padova, Verona, Ascoli e Firenze. In collegamento siamo Claudio di Adl Cobas.\r\n\r\nLa protesta ha portato al blocco totale delle filiali per due giorni, un ritardo nella lavorazione delle merci che si stima possa essere riassorbito in una settimana.\r\n\r\nI recenti passi indietro di GLS e fornitori rispetto ai precedenti accordi, che prevedevano importanti aumenti salariali, hanno spinto lavoratori e sigle sindacali sigle Adl Cobas, Sudd Cobas Prato Firenze e Cobas Lavoro Privato a continuare a lottare fino al raggiungimento di precisi punti richiesti:\r\n\r\nAnticipo di 100€ sugli aumenti contrattuali, prolungamento degli scatti di anzianità, un risarcimento di 2000€ per la mancata applicazione delle maggiorazioni per lavoro notturno, sospensione delle franchigie e clausola sociale per i drivers.\r\n\r\nL’adesione agli scioperi, per quanto riguarda lo stabilimento di Tortona, è stata al 100%.\r\n\r\nIntanto Cgil, Cisl e Uil annunciano sciopero del settore logistica, a metà dicembre, a seguito della rottura del tavolo di rinnovo del CCNL.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/F_m_12_11_Claudio-ADL-COBAS-su-mobilitazioni-GLS.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","13 Novembre 2024","2024-11-13 22:45:11","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/465382225_947692684057392_5331025147172877006_n-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 12/11/2024","podcast",1731537911,[],[],{"post_content":260},{"matched_tokens":261,"snippet":262,"value":263},[70,82],"produzione, vendita e recupero di \u003Cmark>pannelli\u003C/mark> \u003Cmark>fotovoltaici\u003C/mark>, la costruzione di cargo-bike, per"," \r\n\r\nNel primo approfondimento della serata riprendiamo l’assemblea di sabato 9 novembre “Spiccare il volo o cadere” , una chiamata della rete di organizzazioni solidali di Torino con la vertenza ex-GKN di Campi Bisenzio. “Spiccare il volo o cadere” è diventato un mantra di quest’ultima fase di lotta operaia. 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