L’Onu e la guerra civile in Siria

Scritto dasu 1 Febbraio 2012

”La macchina della morte continua il suo lavoro” ed il livello delle uccisioni ha raggiunto un punto tale da far dichiarare all’Onu che ”i morti non sono più numerabili” sono le parole pronunciate dal premier del Qatar Hamad al Thani, che presiede la commissione della Lega Araba incaricata del dossier siriano, in apertura della riunione ad alto livello del Consiglio di Sicurezza dedicata alle violenze che in 11 mesi hanno causato in Siria migliaia di morti. Una riunione a cui hanno partecipato di persona anche il segretario di Stato Usa Hillary Clinton e i ministri degli esteri di Francia e Gran Bretagna, Alain Juppe’ e William Hague.

Simile la retorica statunitense: “Il presidente Bashar Assad e i suoi compari stanno lavorando duramente per mettere i gruppi etnici e religiosi in Siria gli uni contro gli altri, rischiando la discesa in una guerra civile”, ha detto, aggiungendo che ”tutti noi abbiamo una scelta: sostenere il popolo siriano o diventare complici di altre violenze”. Dopo aver scandito che ”la Siria appartiene a 23 milioni di cittadini e non ad un solo uomo o alla sua famiglia”, la Clinton ha poi detto di essere consapevole che ”alcuni membri qui sono preoccupati che ci stiamo dirigendo verso un altra Libia. Questa é una falsa analogia. La Siria è una situazione unica, che richiede proprio approccio, su misura per le specifiche circostanze sul terreno. Ed è quello che la Lega Araba ha proposto, un percorso per una transizione politica che preservi l’unità e le istituzioni della Siria”.

In una bozza di risoluzione presentata dal Marocco, la Lega Araba propone che il presidente al Assad si faccia da parte, passando tutti i suoi poteri al vice presidente per avviare la transizione, attraverso un governo di unità nazionale. Nel documento, che secondo fonti diplomatiche ha il sostegno di almeno dieci dei 15 Paesi del Consiglio, si condanna con forza il regime al potere, ma non si fa comunque cenno a sanzioni. La Russia – che ad ottobre assieme alla Cina aveva bloccato una iniziativa simile – ha nei giorni scorsi definito il testo “inaccettabile”. In serata, tuttavia, l’ambasciatore di Mosca al Palazzo di Vetro Vitaly Ciurkin ha affermato che al testo delle Lega sono state fatte delle modifiche, vi ”abbiamo trovato alcuni elementi del nostro testo”, e ”questo fa aumentare le speranze” di un accordo, che ”non solo è possibile, ma è anche necessario”. Il consiglio si e’ poi chiuso aggiornandosi ad oggi. Ieri non era prevista alcuna votazione; che invece dovrebbe avvenire entro la fine della settimana, sul testo della Lega araba con eventuali e probabili modifiche.

Questa la versione e i commenti ufficiali: noi ne abbiamo parlato con Stefano Capello, dubbioso che la Russia possa rivedere le sue posizioni in merito.

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