Quanto distano Oslo e Gaza da Guernica?
Scritto dainfosu 13 Settembre 2013
L’anniversario dell’imbroglio diplomatico di Oslo che ha permesso a Israele di continuare la pulizia etnica in Cisgiordania e il genocidio di Gaza offre l’occasione per parlare dello stato dell’arte, di quanto è andato avanti l’annientamento dei palestinesi, ma anche di discutere di antisionismo e antisemitismo, con dovizia di segnalzioni bibliografiche e citazioni dotte, talvolta provocatorie da parte di Alfredo Tradardi e anche ottime domande-risposte da parte degli ascoltatori che hanno accettato la provocazione, confrontandosi con sms molto – giustamente per certi versi – polemici, volti a puntualizzare la distanza sia da sionisti ottenebrati dalla religione, sia da integralisti islamici, come da imperialisti occidentali per capire quali sono i termini che connotano il ruolo dei vari protagonisti: “umani relativi”, un intero popolo serial killer, checkpoint e vessazioni di israeliani che non vedono nemmeno come esseri umani quelli che vessano, distruggendo case e proprietà.
L’occasione per questa discusisone è una nuova farsa che non porterà a nulla, proprio perché il punto di partenza (muro e coloni, insediamenti e concessioni) sono carte truccate e negoziati fasulli, come li definisce Marwan Barghuti; e da nessuna parte c’è una riflessione sul sionismo e su Israele, popolo palestinese rimane fuori scena per divisioni mentre prima di decidere soluzioni va ricostituito un organismo democratico che rappresenti tutti i palestinesi, non collaborazionisti come Abu Mazen.
Poi il discorso si è allargato ala situazione geopolitica, coinvolgendo il mondo intero con riferimenti in tutte le epoche…