Grecia. Il tira e molla
Scritto dainfosu 23 Giugno 2015
Lunedì doveva essere il giorno decisivo. Nel weekend la gente ha vuotato le banche, la Grexit pareva l’esito scontato del lungo braccio di ferro tra UE e governo greco. Prima del default c’era un ultimo incontro, i cui esiti, per un lungo momento, sono parsi scontati.
Invece no. Lunedì mattina le agenzie hanno battuto la notizia che l’accordo era vicino, ma il vertice slittava di qualche giorno. Il mero annuncio ha provocato un balzo in su delle borse.
Secondo alcuni analisti la partita che si gioca intorno alla Grecia ha poco a che fare con la finanza. La Grecia è un piccolo paese e il suo debito è poca cosa in confronto alle economie trainanti dell’UE. Però. Il rischio che alcuni paventano è l’effetto trascinamento, che potrebbe derivare se la Grecia venisse “salvata” senza pagare dazio. Forse anche l’Italia, il Portogallo, l’Irlanda e la Spagna potrebbero voler rinegoziare il proprio debito. Forse.
O, peggio, potrebbe farsi largo un’ipotesi più ardita, quella che il capitalismo, le banche la finanza non sono il solo orizzonte possibile.
Ne abbiamo parlato con Renato Strumia.
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