Bollette, sfratti, inflazione

Scritto dasu 1 Febbraio 2022

Dal primo dell’anno l’elettricità ci costa il 55% in più, il costo gas è cresciuto del 42%.

Le risorse messe a disposizione del governo per attenuare l’impatto sociale di questi aumenti sono assolutamente inadeguate, perché la stangata resta di 1000 euro all’anno.

Nel frattempo l’inflazione riduce i salari, perché diminuisce il potere d’acquisto.

Sulla base delle rilevazioni ufficiali del Ministero del Lavoro un quarto delle lavoratrici e dei lavoratori italiani è in condizione di povertà o prossimo a diventarlo.

Quella di povertà è una definizione “tecnica” con la quale si indicano coloro, che assieme ai propri conviventi, hanno reddito netto inferiore al 60% della retribuzione media.
Ieri i toni trionfalistici con cui veniva annunciato dai media l’aumento del PIL strideva con l’evidenza di una crisi sociale sempre più grave, tra sfratti, perdita di lavoro – soprattutto femminile – aumento delle spese sanitarie, per i trasporti e la scuola.
Ne abbiamo parlato con Francesco Fricche, economista, con cui abbiamo aperto un focus anche sulle dinamiche geopolitiche che hanno contribuito, in un mosaico dalle molteplici sfaccettature, a produrre un aumento tanto significativo del prezzo del gas.

Ascolta la diretta:


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