COME LE AZIENDE DI SICUREZZA INFORMATICA ISRAELIANE COLLABORANO CON LE AUTORITÁ ITALIANE PER ACCEDERE AI DISPOSITIVI MOBILI

Scritto dasu 25 Febbraio 2025

Allx inquirenti, si sa, piace spiare i telefoni, utilizzare questi dispositivi che portiamo sempre con noi come strumento per controllare spostamenti e comunicazioni, scritte e orali.

Ad oggi – come si legge nel blog NoCPR Torino – attraverso le intense partnership con paesi, come Israele, in grado di sviluppare sistemi di sorveglianza capaci di manomettere e accedere facilmente ai dispositivi mobili, l’accesso da parte delle polizie e dei governi ad informazioni riservate, dettagliate e sensibili può rivelarsi più pervasivo di quanto si possa immaginare. Il sistema spyware PARAGON ne è un esempio.

Grazie a un report pubblicato di recente da Amnesty International è emerso che l’azienda israeliana Cellebrite vende i suoi pacchetti di tecnologie securitarie e repressive alla Polizia serba, perchè sono stati rinvenuti dei file omonimi provenienti da Cellebrite nei telefoni di giornalistx e attivistx. Gli stessi file sono stati trovati sui telefoni di 3 compagnx, senza che lo sblocco e la copia dei dati fossero mai state comunicate e senza alcuna convocazione del perito informatico della difesa, in seguito al dissequestro.

Abbiamo chiesto a 2 compagnx dell’assemblea NoCPR di raccontarci ciò che hanno scoperto sull’uso di software di importazione israeliana ad uso repressivo in Italia.

 

 

link per chi volesse avere due informazioni tecniche: https://discuss.grapheneos.org/d/14344-cellebrite-premium-july-2024-documentation

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