Torturare il personale sanitario, bombardare gli ospedali. Politica di Israele in materia di salute
Scritto dainfosu 24 Febbraio 2025
Qualche giorno fa è circolato un video del direttore dell’ospedale Kamal Adwan, incarcerato senza accuse a dicembre. Abu Safiya è considerato uno dei medici più illustri ad aver continuato a lavorare sotto i bombardamenti israeliani per salvare i palestinesi feriti nel nord di Gaza. Alla fine di dicembre, le forze israeliane hanno preso d’assalto l’ospedale Kamal Adwan, hanno arrestato Abu Safiya sotto la minaccia delle armi e hanno distrutto l’ospedale, rendendolo inutilizzabile.
Il suo arresto ha suscitato una condanna diffusa, soprattutto dopo che è circolata un’immagine che lo ritraeva mentre camminava da solo tra le rovine, vestito con il suo camice da medico, circondato da veicoli militari israeliani: una scena che è diventata un’icona della resilienza palestinese. Qualche giorno prima, era uscito sul giornale +972 il racconto delle torture e degli abusi subiti da parte del primario di ortopedia dell’ospedale Nasserdi Khan Younis. Da un lato la prigionia nelle carceri israeliane è segnata da una normalizzazione di abusi, violenze, morti, dall’altra, gli ospedali, le ambulanze e il personale sanitario palestinese sono nel mirino di Israele, che distrugge le strutture e incarcera mediche, medici e personale sanitario, così come fa con le scuole e il personale educativo, o le giornaliste e i giornalisti. Cosa sta accadendo e perché le associazioni di categoria non denunciano ciò che accade?
Ne abbiamo parlato con Daniel, medico di Physicians for Human Rights, una ONG no-profit per i diritti umani con che utilizza la medicina e la scienza per documentare e richiamare l’attenzione sulle violazioni dei diritti umani in materia di salute. Qui un suo articolo, e qui la diretta.