Intrigo Rumeno: la crisi istituzionale tra populismi di destra e burocrazia europeista
Scritto dainfosu 4 Marzo 2025
A partire dalle ultime elezioni la Romania sembra essere entrata in una situazione caotica che non sembra risolversi nell’immediato. Con le rotte commerciali ucraine interrotte, la Romania è diventata anche un canale chiave per i mercati globali del grano e di altri beni ucraini. Il paese sta dedicando un’altissima percentuale del budget interno alle spese per la difesa, oltre ad avvicinarsi alla NATO, per affrontare quella che la classe politica attualmente al governo in Romania considera la più grande minaccia alla sua sicurezza: la Russia. Nel corso della competizione elettorale è esplosa la nuova figura di Calin Georgescu, controverso personaggio politico con posizioni populiste di destra e filorusse. Ufficialmente, Georgescu si presenta come imprenditore prestato alla politica, un uomo forte risoluto ad eliminare problemi endemici come la corruzione, ed ha incassato il sostegno esplicito del maggior patrocinatore internazionale del populismo di destra europeo, Elon Musk. Da quando a dicembre è stato sospeso dalle autorità rumene il secondo turno delle elezioni per il «rischio di ingerenze russe», la situazione è sembrata però avvitarsi in una crisi istituzionale e politica senza uscita. Negli scorsi giorni, a complicare il quadro, sono arrivati l’arresto di vari collaboratori di Georgescu, figure vicine all’estrema destra nel cui possesso sono state trovate armi e munizioni, e l’incriminazione del candidato presidente per vari reati, fatti che hanno provocato un sommovimento nella politica rumena.
Per cercare di dipanare l’attuale intrigo politico, abbiamo interloquito con Gianluca Falco, corrispondente de il Manifesto e dell’ ANSA dalla Romania.