Il business della ricostruzione a Gaza

Il vertice tenutosi a Sharm el-Sheikh il 13 ottobre 2025, alla presenza di molti leader arabi e europei, per garantire il riconoscimento internazionale degli accordi di pace che dovrebbero porre fine alla guerra unilaterale di Israele contro la popolazione gazawi, intende, da un lato, proseguire il tentativo di normalizzazione dei rapporti tra Paesi arabi e Stato sionista, dall’altro ricalca la prospettiva neocoloniale con cui i Paesi occidentali hanno sempre guardato alla regione. Come ha fatto notare l’economista Andrea Fumagalli su Effimera, il vertice in Egitto somigliava più alla riunione di un comitato d’affari, che a un vertice di pace. Tanto è vero che, a essere invitati sono stati i Paesi che più potranno trarre beneficio economico dal business della ricostruzione di Gaza e dallo sfruttamento dei giacimenti di gas offshore.
Abbiamo contattato l’autore dell’interessante intervento, Andrea Fumagalli, docente di economia, e gli abbiamo chiesto di parlarci dei Paesi e delle aziende che si candidano a lucrare sulla ricostruzione dell’enclave ora distrutta. Approfittando della sua disponibilità, gli abbiamo anche chiesto un commento sulla nuova manovra economica del governo Meloni. Ascolta o scarica l’approfondimento.
