LA RIFORMA DI EUROPOL

lunedì 3 novembre 2025

Il 5 novembre, mercoledì, lə eurodeputatə della Commissione LIBE (Commissione Libertà civili, giustizia e affari interni) voteranno una nuova proposta di regolamento su Europol, che mira ad ampliare la sorveglianza di massa in nome della lotta al “traffico di migranti”.

Come avverte Leila Beladj Mohamed in un articolo scritto su questo tema, “dietro la formula apparentemente tecnica si nasconde un cambio di paradigma politico: la lotta ai trafficanti diventa il pretesto per ampliare l’infrastruttura europea di sorveglianza digitale, con il rischio di estenderla ben oltre le frontiere”.

Questa riforma, se passasse, metterebbe a rischio la sicurezza delle persone migranti, ma non solo, Ong e altri gruppi di di attivistə che si occupano di soccorso e ricerca nel Mediterraneo hanno espresso la preoccupazione che questa proposta di riforma dell’Europol tenda a criminalizzare chi presta soccorso in mare e le giornalistə che raccontano le stragi quotidiane di migranti nel Mar Mediterraneo. Categorie già spiate, tra l’altro, nel caso Paragon.

Abbiamo chiesto a Leila Beladj Mohamed, giornalista freelance, attivista transfemminista esperta di migrazioni, diritti umani, diritti digitali e geopolitica dell’area MENA, che fa parte dell’organizzazione no profit Privacy Network, di parlarci di Europol e del nuovo regolamento per ampliarne i poteri. Ascolta o scarica l’approfondimento.

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