Martedì 12 ore 11 – Voci degli agricoltori in protesta parte 1 minuti [Radio Blackout]:
Il 5 febbraio è iniziato a Torino Sud un presidio di agricoltori arrivati da tutto il Piemonte, in particolare dal torinese e dal cuneese, che durerà cinque giorni. Già dal primo giorno sono più di quattrocento i trattori su un campo agricolo di proprietà privata adiacente alla tangenziale. La partecipazione al presidio – organizzato in maniera autonoma dai produttori – è occasione di protesta ma anche di confronto e solidarietà. Ascoltiamo alcune delle loro voci per provare a capire meglio le loro esperienze di vita, il loro lavoro, malcontento e posizioni complesse.
Martedì 12 ore 12 – Voci degli agricoltori in protesta parte 2 minuti [Radio Blackout]:
Il 5 febbraio è iniziato a Torino Sud un presidio di agricoltori arrivati da tutto il Piemonte, in particolare dal torinese e dal cuneese, che durerà cinque giorni. Già dal primo giorno sono più di quattrocento i trattori su un campo agricolo di proprietà privata adiacente alla tangenziale. La partecipazione al presidio – organizzato in maniera autonoma dai produttori – è occasione di protesta ma anche di confronto e solidarietà. Ascoltiamo alcune delle loro voci per provare a capire meglio le loro esperienze di vita, il loro lavoro, malcontento e posizioni complesse.
Mercoledì 14 ore 8,30 – Il perno originario parte 4: Intermezzo: rivoluzione “industriosa”, fiscale e militare14 minuti [Radio Blackout]:
«È polèmos (la guerra) padre di tutte le cose e di tutte il re; e gli uni rende dèi, gli altri uomini, gli uni fa schiavi, gli altri liberi». Così si legge in un frammento di Eraclito, filosofo presocratico vissuto a cavallo fra il VI e il V secolo a. C. Antica è la consapevolezza del ruolo centrale che lo scontro aperto fra raggruppamenti ostili e concorrenti gioca negli umani destini, non solo e non tanto nei suoi esiti bellici più effimeri e momentanei, ma nello sprigionare forze e passioni che in circostanze determinate facilitano il parto di una società nuova che si sviluppa nei pori di quella vecchia.
[…] Nei due precedenti episodi abbiamo visto come, attraverso la Guerra dei Trent’anni, si è forgiato il moderno Stato europeo. Questo Stato in realtà non esiste e non è mai esistito al singolare, ma solo e soltanto al plurale, cioè come un sistema di Stati. La pace di Vestfalia, che mette fine a quella guerra, rappresenta il suo formale atto di nascita. Con esso, sorgono egualmente i concetti fondamentali del pensiero politico moderno, e il primo luogo quello di sovranità, che con alterne fortune persisterà nei secoli fino ai giorni nostri.
[…] In questo quadro, le guerre del XVI e XVII secolo fungono da vettore e acceleratore. Lo Stato fiscale è in effetti indissociabile dallo Stato militare, e lo Stato militare è esso stesso indissociabile dalla rivoluzione militare che si dispiega in quel frangente storico. Sullo sfondo o il filigrana si può cogliere poi la rivoluzione industriosa o proto-industriale, che precede e prepara la rivoluzione industriale avviatasi alla fine del XVIII secolo.
Giovedì 14 ore 8,30 – La casa del nulla30 minuti [Porfido]:
Alcune lettrici di Porfido hanno letto alcuni estratti dal libro La casa del nulla di Giuliano Naria e Rosella Simone.
Pubblicato per la prima volta a metà degli anni ottanta da Tullio Pironti, e riproposto in una versione ridotta nel 1997 con il titolo “I duri”, il testo ha avuto, come i suoi autori, diverse vicissitudini, ma rimane un testo fondamentale per capire gli anni settanta-ottanta e conserva ancora oggi una freschezza narrativa inossidabile.
Sabato 16 ore 9,30 – Te lo spiega Arsider: La memetica42 minuti [Arsider]:
I media obbediscono a una logica fondamentalmente diversa rispetto alla rappresentazione, cioè a quella della simulazione.La crescente prevalenza della schiavitù macchinica rispetto ai meccanismi di sudditanza sociale deve essere in gran parte attribuita alle tecnologie dell’informazione e del calcolo. Detto in modo drammatico, dal punto di vista dell’ingegneria cibernetica, il significato di un messaggio sembra apparentemente irrilevante, o almeno escluso dall’equazione. D’ora in poi ogni evento storico sarà perseguitato dalla propria doppia memetica. Ridere è una tattica di difesa contro il non riconoscere nulla. Dobbiamo sublimare l’orrore con l’umorismo.
Sabato 16 ore 20 – Radio Carosello46 minuti [Produzioni Nessun Rimborso]:
Radio Carosello è un palinsesto radiofonico condensato in 45 minuti. Dall’informazione mattutina, ai programmi ecosostenibili del pomeriggio, fino ai quiz e alle telenovele serali. Condito da pubblicità e jingle autoprodotti. Creato dalle Produzioni Nessun Rimborso, registrato negli studios di Radio Blackout con la collaborazione di 30 voci naturalmente non retribuite.
Domenica 17 ore 18 – Podcast Franti parte 235 minuti [Franti]:
Il podcast che vi apprestate ad ascoltare prende le sue mosse dalla necessità di riattivare un ragionamento collettivo che tenga conto dell’attuale situazione in cui versa la scuola italiana, alla luce del turbine di eventi alla cui manifestazione abbiamo assistito negli ultimi anni, a partire dalla pandemia fino allo scoppio di nuove terribili guerre.
Questo esperimento porterà a contatto diverse generazioni di professori e di studenti, impegnati tutti nel difficile compito di ristabilire una egemonia del discorso e della prassi rivoluzionari – a partire anche dall’interrogarsi sul senso di parole come questa – nella scuola.
Esso è frutto di un lavoro collettivo, e per il collettivo questo lavoro è pensato e svolto: per gli studenti, i docenti e gli educatori, e tutti coloro che gravitano attorno al mondo della scuola, che credono ancora nella possibilità di quello che il situazionista Raoul Vaneigem chiamava “rovesciamento di prospettiva”.
Le puntate sono tutte registrate nei locali dell’Archivio Moroni e del Centro Sociale di via Conchetta 18, a Milano.