","Giorno del ricordo (fascista): 10 febbraio tra Torino e dintorni","post",1581075436,[61,62,63,64,65,66,67,68,69,70,71,72,73,74,75,76,77,78,79],"http://radioblackout.org/tag/aliud/","http://radioblackout.org/tag/anpi/","http://radioblackout.org/tag/antifa/","http://radioblackout.org/tag/antifascismo/","http://radioblackout.org/tag/biciclettata/","http://radioblackout.org/tag/biella/","http://radioblackout.org/tag/c-s-o-a-gabrio/","http://radioblackout.org/tag/eric-gobetti/","http://radioblackout.org/tag/foibe/","http://radioblackout.org/tag/giorno-del-ricordo/","http://radioblackout.org/tag/grugliasco/","http://radioblackout.org/tag/juve/","http://radioblackout.org/tag/quotidiani/","http://radioblackout.org/tag/rassegna/","http://radioblackout.org/tag/roma/","http://radioblackout.org/tag/sanremo/","http://radioblackout.org/tag/stampa/","http://radioblackout.org/tag/torino/","http://radioblackout.org/tag/traini/",[81,82,83,84,85,86,87,88,89,90,91,92,93,94,95,96,97,15,98],"aliud","Anpi","antifa","antifascismo","biciclettata","biella","C.S.O.A Gabrio","eric gobetti","foibe","giorno del ricordo","grugliasco","juve","quotidiani","rassegna","Roma","sanremo","stampa","traini",{"tags":100},[101,103,105,107,109,111,113,115,117,119,121,123,126,128,130,132,134,136,138],{"matched_tokens":102,"snippet":81},[],{"matched_tokens":104,"snippet":82},[],{"matched_tokens":106,"snippet":83},[],{"matched_tokens":108,"snippet":84},[],{"matched_tokens":110,"snippet":85},[],{"matched_tokens":112,"snippet":86},[],{"matched_tokens":114,"snippet":87},[],{"matched_tokens":116,"snippet":88},[],{"matched_tokens":118,"snippet":89},[],{"matched_tokens":120,"snippet":90},[],{"matched_tokens":122,"snippet":91},[],{"matched_tokens":124,"snippet":125},[92],"\u003Cmark>juve\u003C/mark>",{"matched_tokens":127,"snippet":93},[],{"matched_tokens":129,"snippet":94},[],{"matched_tokens":131,"snippet":95},[],{"matched_tokens":133,"snippet":96},[],{"matched_tokens":135,"snippet":97},[],{"matched_tokens":137,"snippet":15},[],{"matched_tokens":139,"snippet":98},[],[141],{"field":35,"indices":142,"matched_tokens":144,"snippets":146},[143],11,[145],[92],[125],578730123365712000,{"best_field_score":149,"best_field_weight":150,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":47,"score":151,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":47},"1108091339008",13,"578730123365711977",{"document":153,"highlight":175,"highlights":194,"text_match":204,"text_match_info":205},{"cat_link":154,"category":155,"comment_count":47,"id":156,"is_sticky":47,"permalink":157,"post_author":50,"post_content":158,"post_date":159,"post_excerpt":160,"post_id":156,"post_modified":161,"post_thumbnail":162,"post_thumbnail_html":163,"post_title":164,"post_type":58,"sort_by_date":165,"tag_links":166,"tags":172},[44],[46],"9418","http://radioblackout.org/2012/07/bravi-ragazzi-per-un-pogrom-alle-radici-del-razzismo-contro-i-rom/","Nei giorni scorsi la polizia ha arrestato due ultras juventini accusandoli per il pogrom che lo scorso dicembre mandò in fumo le miserabili baracche dove vivevano i rom nel quartiere Le Vallette di Torino.\r\nI due arrestati sono del gruppo \"Bravi Ragazzi\", una delle poche formazioni ultas juventine di sinistra.\r\n\r\nRicordiamo i fatti.\r\nL’attacco incendiario che il 17 dicembre ha mandato in fumo il campo rom della Continassa a Torino è l’emblema del disprezzo diffuso verso stranieri e immigrati poveri che si allarga ogni giorno di più. Spesso a farne le spese sono i rom.\r\nSiamo alle Vallette. Un quartiere popolare, di quelli dove campare la vita non è mai stato facile. Da un lato il carcere, la discarica sociale dove tanti nati qui finiscono con trascorrere pezzi di vita; dall’altra parte c’è il nuovo stadio della Juve, dove le tensioni sociali si stemperano tra tifo e ginnastica ultrà.\r\nIn questo quartiere si è consumato un pogrom.\r\nUna ragazzina racconta un bugia, uno stupro mai avvenuto, punta il dito su due rom, i rom che vivono in baracche fatiscenti tra le rovine della cascina della Continassa.\r\nIn questa bugia è il nocciolo di un male profondo. Una famiglia ossessionata dalla verginità della figlia sedicenne, al punto di sottoporla a continue visite ginecologiche, incarna un retaggio patriarcale che stritola la vita di una ragazza. Lei, per timore dei suoi, indica nel rom, brutto, sporco, puzzolente, con una cicatrice sul viso l’inevitabile colpevole.\r\nIn pochi giorni nel quartiere cominciano a girare i soliti volantini anonimi dei “cittadini indignati”. Da anni in città i comitati più o meno spontanei animati da fascisti, postfascisti e leghisti, soffiano sul fuoco, promovendo marce per la legalità, contro lo spaccio, contro gli zingari. Tutte manifestazioni dalla cui trama sottile emerge la xenofobia, la voglia di forca .\r\nLa segretaria dei Democratici torinesi, Brangantini, ha preso le distanze dal corteo indetto per “ripulire” la Continassa, ma quella sera sfilava in prima fila. Con lei c’era tanta “brava gente” accecata dall’odio razzista.\r\nAll’arrivo dei vigili del fuoco la folla inferocita li ha fermati a lungo. Ci hanno impiegato tutta la notte a spegnere le fiamme che hanno distrutto il campo.\r\n\r\nQuando si punta il dito su un intero popolo, quando tutti sono colpevoli perché due sono sospettati di aver stuprato una ragazza, il passo successivo sono le deportazioni, i lager, le camere a gas. La pulizia etnica. Se sei diverso e povero la tua vita diventa sempre più difficile.\r\nL’estendersi del razzismo e della xenofobia allarga una frattura sociale sulla quale si incardina il consenso verso leggi che annullano anche nella forma l’assunto liberale dell’eguaglianza.\r\nI media fanno la loro parte nel creare un clima di emergenza permanente, accendendo i riflettori sugli immigrati, cui cuciono addosso lo stereotipo del criminale.\r\nI fascisti sguazzano in questo pantano, consolidando la propria presenza attiva, specie in certe zone del paese, ma sarebbe miope non vedere che il male, nella sua terrificante banalità, è ben più profondo. Investe a fondo il sentire comune di interi quartieri, anche tra la gente di \"sinistra\", come i Bravi Ragazzi della Continassa.\r\nDa anni i pogrom incendiano l’Italia. Bruciano le baracche e corrodono la coscienza civile. Qualcuno agisce, troppi plaudono silenti e rancorosi, certi che saranno più sicuri. Al riparo dalla povertà degli ultimi.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Paolo Finzi della redazione di A, curatore del DVD e libretto “A forza di essere vento” dedicato allo sterminio nazista di rom e sinti.\r\n\r\nAscolta l’intervista: Zingari\r\n\r\nScarica il file","3 Luglio 2012","Nei giorni scorsi la polizia ha arrestato due ultras juventini accusandoli per il pogrom che lo scorso dicembre mandò in fumo le miserabili baracche dove vivevano i rom nel quartiere Le Vallette di Torino.\r\nI due arrestati sono del gruppo \"Bravi Ragazzi\", una delle poche formazioni ultas juventine di sinistra.\r\n\r\nRicordiamo i fatti.\r\nL’attacco incendiario che il 17 dicembre ha mandato in fumo il campo rom della Continassa a Torino è l’emblema del disprezzo diffuso verso stranieri e immigrati poveri che si allarga ogni giorno di più. Spesso a farne le spese sono i rom.\r\nSiamo alle Vallette. Un quartiere popolare, di quelli dove campare la vita non è mai stato facile. 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Da anni in città i comitati più o meno spontanei animati da fascisti, postfascisti e leghisti, soffiano sul fuoco, promovendo marce per la legalità, contro lo spaccio, contro gli zingari. Tutte manifestazioni dalla cui trama sottile emerge la xenofobia, la voglia di forca .\r\nLa segretaria dei Democratici torinesi, Brangantini, ha preso le distanze dal corteo indetto per “ripulire” la Continassa, ma quella sera sfilava in prima fila. Con lei c’era tanta “brava gente” accecata dall’odio razzista.\r\nAll’arrivo dei vigili del fuoco la folla inferocita li ha fermati a lungo. Ci hanno impiegato tutta la notte a spegnere le fiamme che hanno distrutto il campo.\r\n\r\nQuando si punta il dito su un intero popolo, quando tutti sono colpevoli perché due sono sospettati di aver stuprato una ragazza, il passo successivo sono le deportazioni, i lager, le camere a gas. La pulizia etnica. 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La deciusione è stata presa dal ministro della giustizia Nordio, che ha scelto di non convalidarne l’arresto.\r\nElmasry veniva arrestato a Torino nella giornata di martedì 21 Gennaio, mentre pare stesse assistendo ad un match tra le squadre della Juve e del Milan. Alcuni commentatori hanno poi ipotizzato che la presenza allo stadio fosse solo una copertura per incontri di altra natura.\r\nD’altronde sono ben conosciuti i rapporti economici e politici tra l’Italia e la Libia, tra cui vergognosamente spiccano i finanziamenti italiani alla guardia costiera perché effettui i rimpatri dei migranti e la reclusione in lager gestiti proprio dalla polizia Libica. Altri interessi non secondari riguardano gli interessi de colosso Eni, interessato al greggio libico, verso il quale ha già annunciato nuove perforazioni con il benestare libico.\r\n\r\nIl governo e i suoi ministri hanno quindi tutte le intenzioni ha scarcerare quello che è a tutti gli effetti un loro partner in affari, così come a non lasciarlo nelle mani degli investigatori dell’Interpol.Fino al punto di prendere la decisione dell’Italia di non eseguire il mandato d’arresto della Corte penale internazionale, di cui ora l’Aja chiede conto.\r\n\r\nCosa ne è rimasto del sistema di cooperazione internazionale a livello giuridico e quali sono i precedenti che hanno reso così facile per il governo Italiano di farne beffe?\r\n\r\nRisponde alle nostre domande Ugo Giannangeli, avvocato penalista.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/giannelli.mp3\"][/audio]","24 Gennaio 2025","2025-01-24 14:34:18","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/Progetto-senza-titolo-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"167\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/Progetto-senza-titolo-300x167.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/Progetto-senza-titolo-300x167.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/Progetto-senza-titolo-768x428.png 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/Progetto-senza-titolo-200x110.png 200w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/Progetto-senza-titolo.png 810w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","COSA RESTA DELLA CORTE PENALE INTERNAZIONALE: MANDATI DI ARRESTO DISATTESI E IL CASO ELMASRY",1737725889,[223,224,225],"http://radioblackout.org/tag/accordi-italia-libia/","http://radioblackout.org/tag/corte-penale-internazionale/","http://radioblackout.org/tag/libia/",[227,228,229],"accordi italia-libia","Corte Penale Internazionale","libia",{"post_content":231},{"matched_tokens":232,"snippet":234,"value":235},[233],"Juve","match tra le squadre della \u003Cmark>Juve\u003C/mark> e del Milan. 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Di fatti il 12 Marzo Ariel Henry ha comunicato, da Puerto Rico dov'è stanziato nell'impossibilità di rientrare nel paese, le dimissioni non appena verrà instaurato un consiglio presidenziale di transizione.\r\n\r\nLa situazione attuale è il risultato dell'investimento statunitense nell'ascesa al potere di un'elité produttiva (Juvenel Moise ex presidente assassinato nel 2021 era uno dei maggiori industriali dell'isola) incaricata di gestire gli investimenti dei programmi di aiuto americani HELP e HOPE post terremoto e continuamente rinnovati. Elezioni fortemente contestate dalle organizzazioni sociali e dalla popolazione (in parte con forme di organizzazione autonome, in parte invece vincolate a competitors politici di Moise), che già accusavano il governo presieduto da Moise, assassinato poi nel 2021, di inadeguatezza di fronte alla crisi del paese.\r\n\r\nAbbiamo indagato il ruolo ambivalente delle gang, prevalentemente capeggiate da ex-polizziotti e storicamente legate a varie branche delle elites di potere, tra cui spicca il golpista Jimmy Chèrizier e narcotrafficante a capo della G9 an fanmi (e famiglia) e ora a capo della coalizione che riunisce anche la gang G-pep, Vivre Ensemble, che sembra nascondersi dietro a ideali rivoluzionari per non abbandonare il potere ottenuto.\r\n\r\nDall'altra parte vi è la risoluzione, datata 3 ottobre, delle Nazioni Unite che ha approvato l'intervento nell'area di un contingente di caschi blu, guidato dai militari Kenyoti. Cosa potrebbe cusare l'arrivo dei poliziotti internazionali? Quali le reali prospettive rispetto all'insediamento di un nuovo governo ad interim sulla styabilità del paese?\r\n\r\nNe parliamo ai microfoni con Roberto Codazzi.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/HaitiCodazzi.mp3\"][/audio]","15 Marzo 2024","2024-03-17 16:06:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Haiti-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Haiti-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Haiti-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Haiti-1024x576.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Haiti-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Haiti.jpg 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Haiti contesa",1710515098,[255,256,257,258],"http://radioblackout.org/tag/decolonizzazione/","http://radioblackout.org/tag/kenya/","http://radioblackout.org/tag/paramilitari/","http://radioblackout.org/tag/stati-uniti/",[260,261,262,263],"decolonizzazione","Kenya","paramilitari","Stati Uniti",{"post_content":265},{"matched_tokens":266,"snippet":267,"value":268},[233],"al potere di un'elité produttiva (\u003Cmark>Juve\u003C/mark>nel Moise ex presidente assassinato nel","In un'Haiti che ha dichiarato lo stato d'emergenza, con l'80% della capitale in mano alle bande armate ormai da sei mesi, si è arrivati ora al blocco totale delle infrastrutture e all'imposizione da Washington delle dimissioni dell'attuale governo. Di fatti il 12 Marzo Ariel Henry ha comunicato, da Puerto Rico dov'è stanziato nell'impossibilità di rientrare nel paese, le dimissioni non appena verrà instaurato un consiglio presidenziale di transizione.\r\n\r\nLa situazione attuale è il risultato dell'investimento statunitense nell'ascesa al potere di un'elité produttiva (\u003Cmark>Juve\u003C/mark>nel Moise ex presidente assassinato nel 2021 era uno dei maggiori industriali dell'isola) incaricata di gestire gli investimenti dei programmi di aiuto americani HELP e HOPE post terremoto e continuamente rinnovati. Elezioni fortemente contestate dalle organizzazioni sociali e dalla popolazione (in parte con forme di organizzazione autonome, in parte invece vincolate a competitors politici di Moise), che già accusavano il governo presieduto da Moise, assassinato poi nel 2021, di inadeguatezza di fronte alla crisi del paese.\r\n\r\nAbbiamo indagato il ruolo ambivalente delle gang, prevalentemente capeggiate da ex-polizziotti e storicamente legate a varie branche delle elites di potere, tra cui spicca il golpista Jimmy Chèrizier e narcotrafficante a capo della G9 an fanmi (e famiglia) e ora a capo della coalizione che riunisce anche la gang G-pep, Vivre Ensemble, che sembra nascondersi dietro a ideali rivoluzionari per non abbandonare il potere ottenuto.\r\n\r\nDall'altra parte vi è la risoluzione, datata 3 ottobre, delle Nazioni Unite che ha approvato l'intervento nell'area di un contingente di caschi blu, guidato dai militari Kenyoti. Cosa potrebbe cusare l'arrivo dei poliziotti internazionali? 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Un quartiere con una fama che non merita, come non la meritano i suoi allievi di scuola media con cui nessuno vuole spartire la struttura sottoutilizzata della Turoldo, un quartiere a vocazione migratoria, costruito proprio per ospitare prima gli istriani in fuga e poi i meridionali richiamati dalla fabbrica vorace, che li ha scaricati in un dormitorio (dove poi è stato collocato il carcere, il termovalorizzatore e sono stati soggetti a pogrom i rom che storicamente erano i primi ad abitarlo, per fare spazio al non-luogo stadio juventino, per i business residui della famiglia Agnelli, che lo hanno sconciato definitivamente... poco più in là gli ipermercati, l'inizio della filiera della discarica); per questo l'operazione dei media mainstream per creare un alone di razzismo attorno alla sindrome nimby non dovrebbe essere credibile, eppure l'alzata di scudi contro l'approdo del Cpia1 – che ora opera in un seminterrato della scuola media Saba (sempre all'interno della V circoscrizione), dove è stato rilevato il radon e sono a disposizione due bagni per 700 persone – nella scuola Giannelli delle Vallette, che causerebbe lo spostamento dei bambini alla scuola media Turoldo – vicina e gemella nell'aspetto – insinua il sospetto di rigetto del diverso, perché l'utenza della scuola per adulti è quasi per intero straniera. E su questo si sono subito gettati gli sciacalli delle cronache cittadine.\r\n\r\nIl fatto che la cub si schieri al fianco della protesta dei genitori rispetto alle esigenze della struttura che nasce dall'esperienza delle 150 ore trova una spiegazione nel rifiuto delle scelte non condivise dell'istituzione e nel tentativo di evitare quella guerra tra poveri, trovando una soluzione in quartiere che possa accogliere i migranti che intendono imparare l'italiano per salvarsi dalle trappole di una società non accogliente e contemporaneamente invece accogliere le istanze dei bambini del quartiere che intendono rimanere nella \"loro\" struttura.\r\n\r\nAbbiamo interpellato Marco Meotto, del coordinamento provinciale della Cub di Torino per capire dove si colloca il sindacato di base, dove le istituzioni e dove il quartiere per trovare una soluzione valida per le due scuole... chi rimane fuori sono i Baradel della Turoldo, già additati senza appello come bulli e drop-out senza speranza, ma per il loro destino cercheremo di approfondire nelle prossime puntate.\r\n\r\nIl Comune impone soluzioni divisive alle Vallette, proteste e strumentalizzazioni\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/2020_02_27_gianelli.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","27 Febbraio 2020","2020-02-28 11:16:27","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/vallette-flying-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"206\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/vallette-flying-300x206.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/vallette-flying-300x206.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/vallette-flying-768x527.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/vallette-flying.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Guerre tra poveri per un servizio imposto al territorio",1582847212,[290,291,292,293],"http://radioblackout.org/tag/cpia/","http://radioblackout.org/tag/giannelli/","http://radioblackout.org/tag/lucento-vallette/","http://radioblackout.org/tag/scuole/",[295,296,297,298],"Cpia","Giannelli","lucento vallette","scuole",{"post_content":300},{"matched_tokens":301,"snippet":302,"value":303},[92],"fare spazio al non-luogo stadio \u003Cmark>juve\u003C/mark>ntino, per i business residui della","A volte erogare un servizio utile in un territorio può irritare perché si incide su un altro degli sporadici esistenti in una zona abbandonata da sempre. 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Da diversi mesi le navi delle organizzazioni non governative che operano nel mar Mediterraneo salvando la vita di chi tenta la traversata verso l'Europa stanno subendo attacchi giuridici, mediatici e politici. Le procure di Catania e Trapani con le loro inchieste non svelano niente di che e l'operazione è più d'immagine che altro, anche se le loro disposizioni qualche effetto pratico lo hanno; ne è esempio il sequestro della Juventa avvenuto qualche mese fa che ha di fatto impedito che l'Ong tedesca Jugend Rettet potesse continuare ad effettuare salvataggi in mare. E potrebbe non essere un caso che la prima a cadere nella morsa repressiva dello Stato sia stata proprio una piccola organizzazione con pochi mezzi sia economici che legali per difendersi.\r\n\r\nSe da un lato infatti c'è l'esigenza di sviare l'attenzione dell'opinione pubblica dai massacri di migranti che gli accordi promossi da Minniti e i suoi predecessori con i Paesi d'Africa hanno contribuito a consolidare e diffondere, dall'altro togliere materialmente gli strumenti alle Ong di operare pare un obiettivo allettante per ripulire un po' il terreno e lasciare libera di agire la guardia costiera libica.\r\n\r\nIn questo contesto le Ong continuano a uscire in mare recuperando persone, raccogliendo le loro storie di violenza e ricatti, stando attente a girare alla larga dalla guardia costiera libica e dalla C-Star, la nave dei giovani di generazione identitaria, movimento di destra anti migranti che va a disturbare il loro operato.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Riccardo Gatto, comandante di imbarcazioni per l'ong Proactiva Open Arms\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\nGatto2","30 Ottobre 2017","2017-11-03 16:37:39","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/10/134602514-d97bb351-598b-47c3-b7b7-487f54ae6e18-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/10/134602514-d97bb351-598b-47c3-b7b7-487f54ae6e18-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/10/134602514-d97bb351-598b-47c3-b7b7-487f54ae6e18-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/10/134602514-d97bb351-598b-47c3-b7b7-487f54ae6e18.jpg 560w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Una chiacchierata sulla criminalizzazione delle Ong e la situazione nel mar Mediterraneo",1509371379,[322,323,324,325],"http://radioblackout.org/tag/mediterraneo/","http://radioblackout.org/tag/migranti/","http://radioblackout.org/tag/ong/","http://radioblackout.org/tag/riccardo-gatto/",[327,328,329,330],"Mediterraneo","migranti","ong","Riccardo Gatto",{"post_content":332},{"matched_tokens":333,"snippet":334,"value":335},[233],"è esempio il sequestro della \u003Cmark>Juve\u003C/mark>nta avvenuto qualche mese fa che","La vicenda della nave di Save the Children, perquisita su disposizione della procura di Trapani qualche giorno fa, riaccende l'attenzione sull'operato delle Ong accusate più o meno implicitamente di favorire l'immigrazione e di accordarsi con gli scafisti. 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internazionali per la violazione degli articoli della FIFA e soprattutto dei diritti umani. Una questione rimasta irrisolta nonostante la pressione globale.\r\n \tEventi sportivi e disastri climatici: Dal rinvio di Bologna-Milan a causa dell'alluvione di metà ottobre, fino all'annullamento del GP di Valencia: analizziamo come il cambiamento climatico stia sconvolgendo il calendario sportivo e come le federazioni siano miopi e interessati principalmente ai risvolti economici piuttosto che alle necessità delle persone coinvolte dal cataclisma.\r\n \tSaudi Aramco e il calcio femminile: Le giocatrici professioniste si uniscono in protesta contro la FIFA per la conclusione dell'accordo che porterà la Saudi Aramco a sponsorizzare le prossime coppe del mondo masc e fem. 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Genocidio preparato e programmato dalla cellula definita \"akazu\" dell' \"hutu Power\",che riuniva gli estremisti hutu attivi nel governo ruandese e nell'esercito, sostenuti dalle milizie \"interhamwe\" e dalla propaganda genocidaria di radio \"mille colline \". I francesi ,in particolare l'Eliseo e i vertici militari,sostennero il governo genocidario con armi e presenza militare schierandosi contro il Fronte patriottico ruandese composto da tutsi esiliati e guidato da Paul Kagame che dall'Uganda si opponeva militarmente al governo dell'\"hutu power\".\r\n\r\nRaccontiamo delle responsabilità dei colonialisti tedeschi e belgi nell'imporre la divisione ertnica tra hutu ,tutsi e twa in Ruanda e delle vicende che portarono al genocidio,ma raccontiamo anche del Ruanda di oggi con una esplorazione della scena trap di Kigali e del movimento artistico e culturale che viene definito \"nu Kigali\",animato dai giovani rientrati nel paese dopo la guerra che non hanno conosciuto l'orrore del genocidio del 1994.\r\n\r\n ","10 Aprile 2024","2024-04-10 13:21:17","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Ruanda-1-200x110.jpg","RADIO KALAKUTA 08/04/2024",1712754117,[502],"http://radioblackout.org/tag/radiokalakuta/",[504],"RADIOKALAKUTA",{"post_content":506},{"matched_tokens":507,"snippet":508,"value":509},[233],"trovava il presidente del Ruanda \u003Cmark>Juve\u003C/mark>nal Habyarimana e il suo omologo"," \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/RADIO-KALAKUTA-080424.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nRadio Kalakuta in questa puntata ricorda il trentennale del genocidio dei tutsi in Ruanda iniziato il 7 aprile 1994 subito dopo l'abbattimento dell'aereo sul quale si trovava il presidente del Ruanda \u003Cmark>Juve\u003C/mark>nal Habyarimana e il suo omologo del Burundi. 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Solo negli anni 60 il genocidio degli zingari é stato riconosciuto come tale, ovvero i i nazisti avano firmato la loro condanna a morte come popolo, indipendentemente da cosa pensavano o facevano. Ma i nazisti non furono i primi. Nel 1912 in Svizzera la fondazione Pro Juventute varò il progetto \"Bambini di strada\" che rapiva i bambini Jenisch (gli zingari svizzeri), li affidava a famiglie gagè (non zingari), ne cancellava i nomi e le storie, le bambine venivano sterilizzate. Nel 1972 in seguito a un'inchiesta giornalistica scoppiò lo scandalo, e la Pro Juventute chiuse il progetto \"Bambini di strada\". Ma solo nel 1998 la Pro Juventute chiese pubblicamente scusa al popolo Jenisch. \"C'é chi dice che veniamo dall'India, ma sono solo teorie, il fatto é che viviamo tutti su questo pianeta\". Buon ascolto.\r\nPer chi vuole saperne di più:\r\nPino Petruzzelli (a cura di) \"Non chiamarmi zingaro - Perseguitati e diversi da sempre, a loro la parola\" ed. 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Nella seconda parte parliamo del Festival di san Remo del '78, ascoltando anche le tre canzoni piazzatesi sul podio.\r\n\r\n22 aprile parte 1\r\n\r\n22 aprile parte 2\r\n\r\n22 aprile parte 3\r\n\r\nTrasmissione del 6 maggio in cui continuiamo le letture del testo di Kapuscinski tra cui il suo report dalla guerra greco turca sull'isola di Cipro e quello della guerra dell'Ogaden. 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