Macedonia – un caso complicato
Scritto dainfosu 12 Maggio 2015
In Macedonia la situazione è di forte tensione e per il 17 maggio è prevista una grande mobilitazione a Skopje con l’obiettivo di far cadere l’attuale governo che ha represso duramente i lavoratori e gli scioperi nel corso dell’ultimo anno.
Le proteste, che ultimamente sono state riportate da media europei, sarebbero portate avanti da un gruppo auto-organizzato che segue gli scandali sulle intercettazioni telefoniche. Al momento non è ancora chiara la composizione di questo gruppo. A Kumanovo, nel nord del paese, ci sono stati finora 22 morti: 8 poliziotti e 14 dimostranti, probabilmente armati. Le intercettazioni telefoniche, che in Macedonia sono una violazione della privacy, sono state messe on line su un canale You Tube in maniera che chiunque potesse ascoltarle e riguardano sia il partito attualmente al potere che quelli dell’opposizione.
Nel settembre 2014 c’erano già state ampie mobilitazioni di operai, lavoratori del settore pubblico, studenti e precari contro le riforme strutturali imposte dall’Unione Europea, in previsione della futura entrata del paese nell’UE nel 2023. Misure accettate ed implementate dall’attuale governo di destra, che non ha mai realizzato un referendum relativo all’ingresso della Macedonia nell’UE.
Lo scorso 1 maggio i sindacati ed il movimento dei lavoratori hanno organizzato una giornata di lotta che ha visto sfilare per le strade di Skopje migliaia di persone. Le misure decise dall’UE hanno fatto aumentare molto il livello di povertà, mentre i diritti dei lavoratori vengono smantellati quotidianamente. Il governo, complice di questa situazione che anzi contribuisce ad aggravare, viene ormai considerato solo più un’élite che manipola e deruba la popolazione.
Abbiamo parlato della situazione e degli scontri degli ultimi giorni con Milena, ascolta il contributo: