Portogallo: il falso mito della sanatoria per le persone migranti
Scritto dainfosu 9 Aprile 2020
Nelle ultime settimane svariati media in Italia e all’estrero hanno battuto la notizia che il governo di António Costa avrebbe concesso una regolarizzazione straordinaria a tutti i migranti. E’ davvero così? In realtà ciò che il decreto legge 3863-B/2020 dispone non è affatto una sanatoria, ma semplicemente una deroga temporanea, fino al 30 giugno, della validità del titolo di autorizzazione di residenza per i rinnovi e una estensione del diritto di accesso a quanti entro il 18 marzo avevano presentato domanda di soggiorno. Ciò quindi consentirà solamente a una parte della popolazione migrante l’accesso temporaneo ai servizi pubblici, compreso quello sanitario, ma al contempo comprende anche la possibilità di firmare un contratto di lavoro e aprire un conto in banca. Una larga fetta di persone continuerà comunque a vivere in una condizione di irregolarizzazione.
In che modo il decreto si inserisce nel contesto di un paese con una popolazione in rapido invecchiamento? Regolarizzando alcuni migranti, lo stato portoghese potrebbe cercare di tutelare la propria popolazione anziana riconoscendo la realtà della migrazione in un senso utilitarista, per vincolarla all’emersione economica ed al conseguente pagamento delle tasse per rimpinguare le casse dello stato? In realtà in Portogallo i migranti, anche se irregolari, possono comunque lavorare con un contratto ed essere soggetti al pagamento le tasse, quindi probabilmente la questione in questi termini non sussiste.
Qual è attualmente la situazione dei Centros de Instalação Temporária e degli Espaços Equiparados? Sappiamo che per quanto riguarda i luoghi di detenzione sono state approvate alcune misure di scarcerazione e indulto parziali e ieri il ministro degli interni portoghese ha annunciato la chiusura temporanea, fino al 30 aprile, del Centro de Instalação Temporária dell’aeroporto di Lisbona. Che cosa è successo il 12 marzo, quando Ihor Homeniuk è stato barbaramente torturato e assassinato?
Questa mattina ne abbiamo parlato con Irene, che da anni vive in Portogallo: