Onde indopacifiche 15
Scritto dainfosu 17 Aprile 2021
Dalle sonorità metalliche ai marchi “lavorati” in Xinjiang, che prevedono controcampagne governative per recuperare ogni magagna occidentale che torna utile per la propaganda che contrapponga il sistema cinese a quello americano, con cancellazione di brand da nascondere, evidenziando invece il razzismo delle forze dell’ordine americane. Questo rientra nella sensazione della Cina contro tutti che si sta vivendo nell’accelerazione di ritmi e tempi che caratterizzano la Cina; una sensazione che gli alleati degli Usa fanno di tutto per rinfocolare: le esercitazioni del quad (con a capo unità navali francesi (che nel Pacifico possiedono ancora Colonie!) per esempio sono episodi che confermano questo isolamento, almeno quanto le provocazioni cinesi sia in cielo (i sorvoli su Formosa, con il problema dei nanochip introvabili), sia in mare con le unità navali che non sono così innocue come Pechino vorrebbe far credere, ma transitano in acque contese.
Il settore dei microchip prevede tagli per problemi inerenti all’ ecologismo: anche le Filippine tentano il dialogo con tutti, ma è soprattutto il Giappone che sta tessendo nuovamente il suo rapporto con gli Usa, come si vedrà nella rassegna di Onde indopacifiche della prossima settimana con l’intervento di Marco Zappa.
Anche il Vietnam però è molto vivace, nonostante il sistema sia molto legato e imbrigliato dai personaggi che rimangono al potere da decenni. Diamo conferma della etnicizzazione del conflitto in Myanmar, pur riportando dicerie non controllate che questa situazione faccia parte di un potenziale piano per la spartizione tra Mosca e Pechino delle spoglie birmane, percorse da guerre civili, pregiudizi etnici, lotte, bombardamenti a tappeto.
E poi comincia già l’emersione di qualche dubbio che si riuscirà a far svolgere le Olimpiadi di un anno fa: nemmeno quest’anno pare che Tokyo sarà in grado di ospitare i giochi e Pyonyang ha annunciato che non parteciperà ai giochi olimpici… un disastro anche diplomatico almeno paragonabile alla tempesta abbattutasi su Timor L’Est
Si conclude con un pezzo pakistano, introdotto da Sabrina.
“15 Censure mediatiche, nanochip e 5 cerchi”.